A prescindere dal gradimento per il risultato, convenite con me che in alcuni casi (non tutti) questi calibri sono stati progettati ANCHE in funzione di una eventuale "scheletratura"?
Io credo (pur basandomi solo su una mia impressione, non supportata da dati di fatto) che questa sia una delle grandi differenze, diciamo così, filosofiche tra i calibri di alto livello moderni e quelli del passato: prima un calibro lo si progettava per le prestazioni che si volevano ottenere e solo in un secondo tempo un artigiano specializzato provava a scheletrarlo, con risultati che dipendevano esclusivamente dalla sua abilità. Oggi invece (sempre secondo me!) molte maison, come Bulgari, prevedono in fase progettuale tutte le successive versioni a partire da uno o più calibri di base, compresa la scheletratura, che non è più affidata all'estro del singolo, ma ad uno specifico progetto, tanto da riuscire a creare "disegni" ripetibili (e, ovviamente, totalmente realizzati da un macchinario).
Se tutto questo sia affascinante e/o gradevole a vedersi è, ovviamente, una decisione del singolo appassionato maio, pur essendo sostanzialmente d'accordo con fabri5.5, trovo che alcuni modelli (li ho citati), siano riusciti bene.