davvero delle meravigle... l'orologeria è quasi tutta in queste realtà piuttosto che altrove...
chiaramente guardando questi oggetti si tracciano delle linee di pensiero e si ritrovano alcune affinità che forse arrivano ad essere tributi a quelli che sono stati a volte i propri maestri (è impossibile nn notare come Smith possa essersi formato sotto l'ala di Daniels) o delle vere e proprie firme e forse proprio in quest'ottica vanno valutate alcune caratteristiche... però un pochino a me spiazzano e nn me ne volere Severo, ma i calibri di questi due mastri (perchè ormai l'alievo ha ampiamente dimostrato di essere ai livelli del maestro) mi sanno tanto spogli... sarà l'abitudine ma vedere la totale assenza di finiture,(nessun anglage, nessuna lavorazione a coté, quasi nessuna lucidatura)... nn so forse crea un "agrodolce" (perchè di dolce c'è la tecnica immensa e l'attenzione ai dettagli meccanici e tecnici, tipo i castoni in oro fermati da viti, gli organi regolatori eccelsi...) che di certo è piacevolmente gradevole, ma al quale forse nn sono troppo abituato...