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Discussione sociologica sulla marca Rolex

Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #15 il: Giugno 12, 2024, 09:09:22 am »
Capisco, ma non sarei così manicheo.
Rolex ha indubbiamente contribuito in prima linea alla storia dell’orologeria, e questo ne determina un valore intangibile.
Inoltre, fa begli orologi, nella loro dimensione. E, in termini di value for money (parlo di list price ovviamente), forse si posiziona meglio di molti altri.
Per molti, può aver rappresentato l’ingresso nell’orologeria (immaginandolo come il riferimento), ciò magari avendo dato poi la possibilità di maturare maggiori conoscenze, esperienze, prodotti, lavorazioni, etc.
C’è chi conosce solo Rolex (perché magari cerca un gioiello più che un orologio o perché vuole esibire qualcosa che crede esclusivo senza avere una enorme passione per l’orologeria, o per tanti altri motivi), ma esistono anche possessori di Rolex “consapevoli”.

Premesso che ogni opinione è legittima ed apprezzabile in questo spazio libero che ci viene offerto. Sarei curioso di approfondire il tema sul ruolo di Rolex nella storia dell'orologeria che hai citato.

Cerco di spiegarmi, certamente se parliamo di percezione, di brand, di processo industrializzato, di creazione di un "sogno collettivo" sono concorde. La domanda che ci si potrebbe porre è se quanto sopra definisce la storia dell'orologeria oppure è un qualcosa che è più legato a fenomeni di comunicazione, percezione ed infine sociologia.

Faccio alcuni esempi su alcune invenzioni ed innovazioni:
- Perrelet: invenzione del sistema a carica automatica;
- Louis Moinet: inventore del cronografo;
- Ulysse Nardin: spirale in silicio;
- Breguet: invenzione del Tourbillon;
- Illinois e Whaltam: invenzione orologio impermeabile
- Omega: orologio subacqueo.

Rolex, considerando unicamente la componente "tecnica", lo associo a ricerca e sviluppo, standardizzazione dei processi produttivi, controllo qualità, affidabilità, precisione e (purtroppo) riduzione delle ore necessarie di un orologiaio per ciascun segnatempo prodotto a meno di 3 ore.
Tutti aspetti che poco hanno a che vedere con la nostra passione e personalmente la riduzione dell'intervento umano (per me) è quanto di meno desiderabile si possa fare.

Ben venga se qualcuno più addentro di me nel mondo Rolex mi illumina su aspetti od innovazioni che il marchio ha introdotto per primo e che pertanto permettono di considerarla come parte integrante della storia dell'orologeria intesa come innovazione.

P.S. a scanso di equivoci, non sono contrario al Brand, possiedo sia un Cellini in oro bianco che (mia moglie) un Oyster ma si inseriscono in un contesto molto ampio.
« Ultima modifica: Giugno 12, 2024, 09:45:32 am da Roberto B »

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #16 il: Giugno 12, 2024, 10:15:26 am »
Io credo che il 90% di possessori Rolex veri o farlocchi (nel mondo) non sa neanche se deve cambiare la pila o no.

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #17 il: Giugno 12, 2024, 10:22:45 am »
Rolex ha indubbiamente contribuito in prima linea alla storia dell’orologeria, e questo ne determina un valore intangibile.
Inoltre, fa begli orologi, nella loro dimensione. E, in termini di value for money (parlo di list price ovviamente), forse si posiziona meglio di molti altri.
Dal punto di vista tecnico l'unico contributo tecnico che Rolex ha vagamente dato all'orologeria da polso è la diffusione delle casse impermeabili. Dal punto di vista meccanico ha prodotto dei robusti calibri automatici (ma come tantissimi altri) e solo recentemente si è sforzata di realizzare un calibro cronografico (prima ha incassato Vlajoux e poi Zenith, la cui frequenza è stata ridotta per la bufala della ricerca di maggiore robustezza).

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #18 il: Giugno 12, 2024, 10:25:47 am »
Io credo che il 90% di possessori Rolex veri o farlocchi (nel mondo) non sa neanche se deve cambiare la pila o no.
Sei ottimista!  ;D

Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #19 il: Giugno 12, 2024, 10:36:19 am »
Rolex ha indubbiamente contribuito in prima linea alla storia dell’orologeria, e questo ne determina un valore intangibile.
Inoltre, fa begli orologi, nella loro dimensione. E, in termini di value for money (parlo di list price ovviamente), forse si posiziona meglio di molti altri.
Dal punto di vista tecnico l'unico contributo tecnico che Rolex ha vagamente dato all'orologeria da polso è la diffusione delle casse impermeabili. Dal punto di vista meccanico ha prodotto dei robusti calibri automatici (ma come tantissimi altri) e solo recentemente si è sforzata di realizzare un calibro cronografico (prima ha incassato Vlajoux e poi Zenith, la cui frequenza è stata ridotta per la bufala della ricerca di maggiore robustezza).

Concordo, certamente hanno contribuito alla diffusione di modelli impermeabili ma come già detto non l'hanno inventato loro.

Rimane pertanto la mia domanda, cosa ha introdotto che ha segnato (leggasi innovato) la storia dell'orologeria?

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #20 il: Giugno 12, 2024, 10:46:03 am »
Io mi riferisco al contributo alla storia dell’orologeria, che non è necessariamente e solo legato all’innovazione (che Rolex certamente non può vantare).

Secondo me Rolex porta spesso a giudizi polarizzati, più che equi.
Da un lato, i molti che l’acquistano nell’illusione sia il non plus ultra di pregio, tecnica, contenuti, esclusività, dall’altro chi la associa esclusivamente a quel tipo di platea.

Perché’ Rolex avrebbe un ruolo primario nel settore? Proprio gli elementi che hai citato: percezione, brand, design, sogno collettivo (oltre ad essere stata, ad esempio, tra i pionieri degli impermeabili).
È diventata leader di settore, gli ha dato massa critica e questo ha inevitabilmente contribuito a determinare la storia dell’orologeria, perché ne ha alimentato l’indotto, la competizione, l’incentivo di terzi a entrare nel settore, l’alternativa in offerte e la sfida a proporre alternative migliori e a innovare per creare vantaggio competitivo contro un brand meno innovativo ma più solido.

Senza Rolex, credo che il settore oggi sarebbe diverso. Migliore? Peggiore? Non lo so, ma diverso. E questo di per se significa per me che Rolex ha contribuito a determinare la storia dell’orologeria.

Poi, come qualsiasi realtà di larghi volumi, molte persone l’ acquistano senza piena consapevolezza di pregi, difetti, valore intrinseco o alternative.


Capisco, ma non sarei così manicheo.
Rolex ha indubbiamente contribuito in prima linea alla storia dell’orologeria, e questo ne determina un valore intangibile.
Inoltre, fa begli orologi, nella loro dimensione. E, in termini di value for money (parlo di list price ovviamente), forse si posiziona meglio di molti altri.
Per molti, può aver rappresentato l’ingresso nell’orologeria (immaginandolo come il riferimento), ciò magari avendo dato poi la possibilità di maturare maggiori conoscenze, esperienze, prodotti, lavorazioni, etc.
C’è chi conosce solo Rolex (perché magari cerca un gioiello più che un orologio o perché vuole esibire qualcosa che crede esclusivo senza avere una enorme passione per l’orologeria, o per tanti altri motivi), ma esistono anche possessori di Rolex “consapevoli”.

Premesso che ogni opinione è legittima ed apprezzabile in questo spazio libero che ci viene offerto. Sarei curioso di approfondire il tema sul ruolo di Rolex nella storia dell'orologeria che hai citato.

Cerco di spiegarmi, certamente se parliamo di percezione, di brand, di processo industrializzato, di creazione di un "sogno collettivo" sono concorde. La domanda che ci si potrebbe porre è se quanto sopra definisce la storia dell'orologeria oppure è un qualcosa che è più legato a fenomeni di comunicazione, percezione ed infine sociologia.

Faccio alcuni esempi su alcune invenzioni ed innovazioni:
- Perrelet: invenzione del sistema a carica automatica;
- Louis Moinet: inventore del cronografo;
- Ulysse Nardin: spirale in silicio;
- Breguet: invenzione del Tourbillon;
- Illinois e Whaltam: invenzione orologio impermeabile
- Omega: orologio subacqueo.

Rolex, considerando unicamente la componente "tecnica", lo associo a ricerca e sviluppo, standardizzazione dei processi produttivi, controllo qualità, affidabilità, precisione e (purtroppo) riduzione delle ore necessarie di un orologiaio per ciascun segnatempo prodotto a meno di 3 ore.
Tutti aspetti che poco hanno a che vedere con la nostra passione e personalmente la riduzione dell'intervento umano (per me) è quanto di meno desiderabile si possa fare.

Ben venga se qualcuno più addentro di me nel mondo Rolex mi illumina su aspetti od innovazioni che il marchio ha introdotto per primo e che pertanto permettono di considerarla come parte integrante della storia dell'orologeria intesa come innovazione.

P.S. a scanso di equivoci, non sono contrario al Brand, possiedo sia un Cellini in oro bianco che (mia moglie) un Oyster ma si inseriscono in un contesto molto ampio.

Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #21 il: Giugno 12, 2024, 11:01:46 am »
Condivido, non senza un pizzico di "sconforto", le tue considerazioni.
Parlo di sconforto perché se è vero che hanno determinato uno stimolo per il mercato, risultano "leggeri" verso tutto quello a cui io attribuisco valore. Concetto che ho già espresso precedentemente ed evito (per il bene comune) di ripetermi.  :D



Io mi riferisco al contributo alla storia dell’orologeria, che non è necessariamente e solo legato all’innovazione (che Rolex certamente non può vantare).

Secondo me Rolex porta spesso a giudizi polarizzati, più che equi.
Da un lato, i molti che l’acquistano nell’illusione sia il non plus ultra di pregio, tecnica, contenuti, esclusività, dall’altro chi la associa esclusivamente a quel tipo di platea.

Perché’ Rolex avrebbe un ruolo primario nel settore? Proprio gli elementi che hai citato: percezione, brand, design, sogno collettivo (oltre ad essere stata, ad esempio, tra i pionieri degli impermeabili).
È diventata leader di settore, gli ha dato massa critica e questo ha inevitabilmente contribuito a determinare la storia dell’orologeria, perché ne ha alimentato l’indotto, la competizione, l’incentivo di terzi a entrare nel settore, l’alternativa in offerte e la sfida a proporre alternative migliori e a innovare per creare vantaggio competitivo contro un brand meno innovativo ma più solido.

Senza Rolex, credo che il settore oggi sarebbe diverso. Migliore? Peggiore? Non lo so, ma diverso. E questo di per se significa per me che Rolex ha contribuito a determinare la storia dell’orologeria.

Poi, come qualsiasi realtà di larghi volumi, molte persone l’ acquistano senza piena consapevolezza di pregi, difetti, valore intrinseco o alternative.


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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #22 il: Giugno 12, 2024, 18:36:16 pm »
No, io non condivido perchè l'oggetto "Rolex" si è trasfigurato, non è più orologio, è un totem, come ho scritto nel mio commento iniziale.
Non si tratta di fare commenti polarizzati, ma di osservare la realtà: il contributo di Rolex all'orologeria è scarsissimo. 

E' decisamente più importante il suo contributo alla cinematografia.

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #23 il: Giugno 12, 2024, 18:41:34 pm »
Edit: è curioso notare che il maggiore contributo alla cinematografia lo hanno dato due suoi modelli incompleti, il Submariner di James Bond senza bracciale ed il GMT Master del Colonnello Kurtz senza ghiera, a riprova del fatto che la sua fama, precedente ed attuale, è dovuta a motivi che non hanno assolutamente a che fare con l'orologeria in senso stretto.
« Ultima modifica: Giugno 12, 2024, 18:48:13 pm da SoloMeccanico »

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #24 il: Giugno 12, 2024, 19:18:42 pm »
La tesi che l’oggetto Rolex non sia più orologio, non interferisce di per sé con il contributo di Rolex all’orologeria, diretto o indiretto che sia e a prescindere dalla direi oggettiva scarsa propensione di Rolex all’innovazione.
Osservando la realtà, Rolex e’ il brand più noto e il principale e più importante produttore su base mondo con una quota di mercato del 30% e quindi, come varrebbe per qualsiasi altro business, un gigante di questo peso necessariamente influenza l’intero settore. Magari Rolex rappresenta tutto ciò che non si apprezza, ma sposta gli equilibri del settore e quindi ne influenza le sorti.

Questo a prescindere dalle considerazioni che ho letto, e che condivido, che Rolex risulti leggera in molti degli attributi che un appassionato (di norma) ricerca in un orologio.


No, io non condivido perchè l'oggetto "Rolex" si è trasfigurato, non è più orologio, è un totem, come ho scritto nel mio commento iniziale.
Non si tratta di fare commenti polarizzati, ma di osservare la realtà: il contributo di Rolex all'orologeria è scarsissimo. 

E' decisamente più importante il suo contributo alla cinematografia.
« Ultima modifica: Giugno 12, 2024, 19:24:25 pm da Bug04 »

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #25 il: Giugno 12, 2024, 20:48:49 pm »
La tesi che l’oggetto Rolex non sia più orologio, non interferisce di per sé con il contributo di Rolex all’orologeria, diretto o indiretto che sia e a prescindere dalla direi oggettiva scarsa propensione di Rolex all’innovazione.
Osservando la realtà, Rolex e’ il brand più noto e il principale e più importante produttore su base mondo con una quota di mercato del 30% e quindi, come varrebbe per qualsiasi altro business, un gigante di questo peso necessariamente influenza l’intero settore. Magari Rolex rappresenta tutto ciò che non si apprezza, ma sposta gli equilibri del settore e quindi ne influenza le sorti.

Questo a prescindere dalle considerazioni che ho letto, e che condivido, che Rolex risulti leggera in molti degli attributi che un appassionato (di norma) ricerca in un orologio.
Tutto quello che hai scritto va benissimo, ma per Role SA, intesa come azienda. Allora diciamo che Rolex ha dato un notevole contributo all'industria svizzera, presente e del recente passato, e, ovviamente, al suo PIL.

Ma l'orologeria è fatto di altro: di innovazione (Rolex non pervenuta) di design (orologi uguali a se stessi da 70 anni: avevano l'Oysterquarz di Genta e non lo fanno più), di tecnica (idem come l'innovazione). Cosa rimane? Il totem. Da modestissimo, direi minuscolo imprenditore mi spello le mani per gli applausi, da appassionato di orologi rimango fermo al giudizio iniziale.

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #26 il: Giugno 12, 2024, 23:29:31 pm »
Non voglio spostare il tuo giudizio iniziale, non è questo l’obiettivo, uno scambio di opinioni rappresenta arricchimento non prevaricazione.
E non sto facendo una promozione a Rolex, che di suo ha fatto poco sviluppo tecnico e innovazione, il mio è un tentativo di ragionamento allargato sul settore e l’influenza di Rolex sullo stesso, ispirato dalla curiosa situazione sociologica (come evoca il titolo del topic) che caratterizza Rolex (tendenzialmente ambita dalle masse e indigesta a molti degli appassionati, anche se non tutti).

E’ vero quello che dici, come innovazione diretta Rolex ne ha data poca al settore. E’ pur vero che il ragionamento “aziendale” allarga il perimetro anche all’influenza indiretta e ha una forte commistione con le ripercussioni sul prodotto.
Da imprenditore, certamente saprai che un’azienda con massa critica importante influenza il settore e che le sue strategie aziendali rappresentano un importante riferimento (positivo o negativo) per i competitor (pur non essendo l’unico): chi decide di essere fast follower, chi di differenziarsi sulla qualità, chi di puntare sull’innovazione, chi di posizionarsi su una nicchia diversa e aggredibile, etc. Tutte queste dinamiche sono inevitabilmente influenzate dalla direzione che prende il leader di mercato.
Quindi e’ anche grazie a Rolex se esiste questa differenziazione di prodotti, questa varietà di maison che ha deciso di posizionarsi in vari segmenti di offerta, e in generale se l’intero settore orologiero si configura come lo vediamo oggi.
Nessuno ovviamente può sapere cosa sarebbe successo senza Rolex, ma per fare un esempio estremo, irrealistico forse ma per rendere l’idea, senza Rolex l’intero settore magari non avrebbe raggiunto inerzia e dimensione tale da sopravvivere e oggi l’orologio da polso magari avrebbe fatto la fine dei tasca, con buona pace degli investimenti di settore per l’innovazione (che, già nella situazione di oggi, è mediamente piuttosto carente).
 

La tesi che l’oggetto Rolex non sia più orologio, non interferisce di per sé con il contributo di Rolex all’orologeria, diretto o indiretto che sia e a prescindere dalla direi oggettiva scarsa propensione di Rolex all’innovazione.
Osservando la realtà, Rolex e’ il brand più noto e il principale e più importante produttore su base mondo con una quota di mercato del 30% e quindi, come varrebbe per qualsiasi altro business, un gigante di questo peso necessariamente influenza l’intero settore. Magari Rolex rappresenta tutto ciò che non si apprezza, ma sposta gli equilibri del settore e quindi ne influenza le sorti.

Questo a prescindere dalle considerazioni che ho letto, e che condivido, che Rolex risulti leggera in molti degli attributi che un appassionato (di norma) ricerca in un orologio.
Tutto quello che hai scritto va benissimo, ma per Role SA, intesa come azienda. Allora diciamo che Rolex ha dato un notevole contributo all'industria svizzera, presente e del recente passato, e, ovviamente, al suo PIL.

Ma l'orologeria è fatto di altro: di innovazione (Rolex non pervenuta) di design (orologi uguali a se stessi da 70 anni: avevano l'Oysterquarz di Genta e non lo fanno più), di tecnica (idem come l'innovazione). Cosa rimane? Il totem. Da modestissimo, direi minuscolo imprenditore mi spello le mani per gli applausi, da appassionato di orologi rimango fermo al giudizio iniziale.
« Ultima modifica: Giugno 13, 2024, 00:02:40 am da Bug04 »

Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #27 il: Giugno 13, 2024, 00:10:33 am »
Trovo in effetti le tue posizioni equilibrate. Se da antiche reminiscenze universitarie possiamo definire la sociologia come il rapporto tra ordine e progresso, il progresso che possiamo attribuire a rolex è forse quello di avere sottolineato con forza un valore ulteriore dell'oggetto orologio, che da strumento assume un qualsivoglia valore aggiunto? Che poi questo valore non sia nell'innovazione tecnica o nella mano dell'artigiano lo abbiamo ben compreso e chiaramente molti appassionati e romantici ne escono impensieriti. Però questa forza del valore aggiunto può avere giovato anche ad altre proposte che oggi riteniamo valide, oppure a un interesse del cliente che si avvicina così ad una maggiore conoscenza della materia, determinando un interesse e un progresso generale invece più universalmente gradito. Che poi la narrazione rolex sia discutibile e un poco artefatta e destinata spesso ai non-consapevoli questo è un altro capitolo

Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #28 il: Giugno 13, 2024, 08:18:18 am »
Non ho mai amato Rolex. Mi è sempre sembrato un modo di ostentare i soldi, uno status symbol e a me non piacciono gli status symbol. Anche quando non ne capivo nulla di orologeria.
Però ora ammetto che ha dei pregi che nessun brand di orologeria ha.
1) riconoscibilità. Al pari di una Porsche, una borsa hermes, una cintura di gucci o una scarpa di balenciaga, chi ha Rolex vuole farsi associare ad una persona di successo e mediamente accade. Perché negarlo?
2) rapporto prestigio/prezzo. Tra tutti i marchi simili per prestigio agli occhi di terzi, forse Rolex ha i listini più competitivi. Considerate che il Santos si avvicina pericolosamente al sub.
Chi vuole mostrare lo status sociale e comprare un orologio di lusso, ha in Rolex una porta di accesso.
3)affidabilità. Non ho ovviamente prove dirette, ma il possessore medio non sa cosa significhi fare una revisione.
4) fedeltà. I modelli Rolex cambiano ma rimangono fedeli al design. A quante case di maggiore spessore tecnico imputiamo cambiamenti troppo radicali? Pensateci.

Come vedete non ho inserito nell'elenco la speculazione che ha solo moltiplicato il prestigio di Rolex. Mio fratello, possessore di diversi orologi ma mai di Rolex, non proprio un collezionista edotto sulla storia e tecnica orologiera, un paio di anni fa riuscì a comprare un batman a listino (che ha ancora). Coi miei occhi ho visto tante persone che lo ammiravano perché era stato capace di farselo dare in concessionaria, perché impossibile da ottenere. Io col mio Blancpain con 1185 o il mio Breguet passavo inosservato. A me frega niente, però difficile ammettere che possa non far piacere, siamo onesti.

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #29 il: Giugno 13, 2024, 10:50:38 am »
Non ho mai amato Rolex. Mi è sempre sembrato un modo di ostentare i soldi, uno status symbol e a me non piacciono gli status symbol. Anche quando non ne capivo nulla di orologeria.
Però ora ammetto che ha dei pregi che nessun brand di orologeria ha.
1) riconoscibilità. Al pari di una Porsche, una borsa hermes, una cintura di gucci o una scarpa di balenciaga, chi ha Rolex vuole farsi associare ad una persona di successo e mediamente accade. Perché negarlo?
2) rapporto prestigio/prezzo. Tra tutti i marchi simili per prestigio agli occhi di terzi, forse Rolex ha i listini più competitivi. Considerate che il Santos si avvicina pericolosamente al sub.
Chi vuole mostrare lo status sociale e comprare un orologio di lusso, ha in Rolex una porta di accesso.
3)affidabilità. Non ho ovviamente prove dirette, ma il possessore medio non sa cosa significhi fare una revisione.
4) fedeltà. I modelli Rolex cambiano ma rimangono fedeli al design. A quante case di maggiore spessore tecnico imputiamo cambiamenti troppo radicali? Pensateci.

Come vedete non ho inserito nell'elenco la speculazione che ha solo moltiplicato il prestigio di Rolex. Mio fratello, possessore di diversi orologi ma mai di Rolex, non proprio un collezionista edotto sulla storia e tecnica orologiera, un paio di anni fa riuscì a comprare un batman a listino (che ha ancora). Coi miei occhi ho visto tante persone che lo ammiravano perché era stato capace di farselo dare in concessionaria, perché impossibile da ottenere. Io col mio Blancpain con 1185 o il mio Breguet passavo inosservato. A me frega niente, però difficile ammettere che possa non far piacere, siamo onesti.

A me non fa piacere per niente, ho avuto un Sea Dweller, un Freccione Mach1 ed un Daytona per ultimo, li ho venduti per il disagio che mi creavano e la paura che mi spaccassero i denti per togliermeli.