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Discussione sociologica sulla marca Rolex

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #30 il: Giugno 13, 2024, 11:29:48 am »
Non voglio spostare il tuo giudizio iniziale, non è questo l’obiettivo, uno scambio di opinioni rappresenta arricchimento non prevaricazione.
E non sto facendo una promozione a Rolex, che di suo ha fatto poco sviluppo tecnico e innovazione, il mio è un tentativo di ragionamento allargato sul settore e l’influenza di Rolex sullo stesso, ispirato dalla curiosa situazione sociologica (come evoca il titolo del topic) che caratterizza Rolex (tendenzialmente ambita dalle masse e indigesta a molti degli appassionati, anche se non tutti).

E’ vero quello che dici, come innovazione diretta Rolex ne ha data poca al settore. E’ pur vero che il ragionamento “aziendale” allarga il perimetro anche all’influenza indiretta e ha una forte commistione con le ripercussioni sul prodotto.
Da imprenditore, certamente saprai che un’azienda con massa critica importante influenza il settore e che le sue strategie aziendali rappresentano un importante riferimento (positivo o negativo) per i competitor (pur non essendo l’unico): chi decide di essere fast follower, chi di differenziarsi sulla qualità, chi di puntare sull’innovazione, chi di posizionarsi su una nicchia diversa e aggredibile, etc. Tutte queste dinamiche sono inevitabilmente influenzate dalla direzione che prende il leader di mercato.
Quindi e’ anche grazie a Rolex se esiste questa differenziazione di prodotti, questa varietà di maison che ha deciso di posizionarsi in vari segmenti di offerta, e in generale se l’intero settore orologiero si configura come lo vediamo oggi.
Nessuno ovviamente può sapere cosa sarebbe successo senza Rolex, ma per fare un esempio estremo, irrealistico forse ma per rendere l’idea, senza Rolex l’intero settore magari non avrebbe raggiunto inerzia e dimensione tale da sopravvivere e oggi l’orologio da polso magari avrebbe fatto la fine dei tasca, con buona pace degli investimenti di settore per l’innovazione (che, già nella situazione di oggi, è mediamente piuttosto carente).
L'azienda di cui parli non è stata Rolex, ma Swatch. E' stato lo Swatch ed il suo geniale inventore che ha rimesso l'attenzione sul polso. Rolex è stata solo fortunata a trovarsi mediamente bene nel momento della rinascita, ma insieme ad altre maison di lusso.
Oggi, se ne discutiamo, non è per motivi legati all'orologeria in senso stretto. Rolex, per meriti del management, perchè scelta da alcuni maître à penser, per una fortunata serie di coincidenze o per tutti questi fattori è un marchio percepito in un certo modo, come la Ferrari, che nonostante in pista sia una ciofeca rimane l'auto di lusso ambita da tutti e vende perfino gli accendini da 1€ a millemila euri solo perchè c'è il cavallino rampante sopra (qualcosa che red Bull non otterrà mai nemmeno tra un secolo).
Ecco perchè ribadisco il mio giudizio sul fenomeno Rolex (che, come h già scritto, è slegato dalla gestione aziendale, che invece da un punto di vista "tecnico" va benissimo così).

Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #31 il: Giugno 13, 2024, 13:23:42 pm »
Non ho mai amato Rolex. Mi è sempre sembrato un modo di ostentare i soldi, uno status symbol e a me non piacciono gli status symbol. Anche quando non ne capivo nulla di orologeria.
Però ora ammetto che ha dei pregi che nessun brand di orologeria ha.
1) riconoscibilità. Al pari di una Porsche, una borsa hermes, una cintura di gucci o una scarpa di balenciaga, chi ha Rolex vuole farsi associare ad una persona di successo e mediamente accade. Perché negarlo?
2) rapporto prestigio/prezzo. Tra tutti i marchi simili per prestigio agli occhi di terzi, forse Rolex ha i listini più competitivi. Considerate che il Santos si avvicina pericolosamente al sub.
Chi vuole mostrare lo status sociale e comprare un orologio di lusso, ha in Rolex una porta di accesso.
3)affidabilità. Non ho ovviamente prove dirette, ma il possessore medio non sa cosa significhi fare una revisione.
4) fedeltà. I modelli Rolex cambiano ma rimangono fedeli al design. A quante case di maggiore spessore tecnico imputiamo cambiamenti troppo radicali? Pensateci.

Come vedete non ho inserito nell'elenco la speculazione che ha solo moltiplicato il prestigio di Rolex. Mio fratello, possessore di diversi orologi ma mai di Rolex, non proprio un collezionista edotto sulla storia e tecnica orologiera, un paio di anni fa riuscì a comprare un batman a listino (che ha ancora). Coi miei occhi ho visto tante persone che lo ammiravano perché era stato capace di farselo dare in concessionaria, perché impossibile da ottenere. Io col mio Blancpain con 1185 o il mio Breguet passavo inosservato. A me frega niente, però difficile ammettere che possa non far piacere, siamo onesti.

A me non fa piacere per niente, ho avuto un Sea Dweller, un Freccione Mach1 ed un Daytona per ultimo, li ho venduti per il disagio che mi creavano e la paura che mi spaccassero i denti per togliermeli.

Questo dei furti è un altro discorso anche se rilevante, ma parlavo del compiacimento nella riconoscibilità dell'oggetto e di cosa dice al 99% della gente che si accorge di cosa hai al polso.

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #32 il: Giugno 13, 2024, 14:19:59 pm »
Capisco cosa dici.
Io mi sono voluto concentrare sul dato oggettivo che Rolex è leader di mercato con il 30% di mkt share, con le dirette conseguenze di ciò sull’intero settore orologiero.
Non entro poi sull’aspetto se sia stata brava o, come capisco tu ritenga, fortunata (forse si, secondo me ha i suoi meriti, per me difficile da valutare, e qualsiasi opinione io abbia rimarrebbe comunque un argomento nella sfera del qualitativo e soggettivo).

Sappiamo che Rolex non ha innovato, non ha particolari complicazioni in bouquet d’offerta e ha contribuito molto poco in prima persona alle evoluzioni tecniche di settore.
Ma secondo me, fortunata o meno, apprezzata o meno, la domanda è: Rolex ha avuto l’influenza di una protagonista o di una comparsa nella storia dell’orologeria? Il film avrebbe preso una forma diversa senza Rolex?
Io credo da protagonista, mi sembra di capire che tu invece veda Rolex come una comparsa (fortunata) che se eliminata dal cast non avrebbe cambiato il film.


Non voglio spostare il tuo giudizio iniziale, non è questo l’obiettivo, uno scambio di opinioni rappresenta arricchimento non prevaricazione.
E non sto facendo una promozione a Rolex, che di suo ha fatto poco sviluppo tecnico e innovazione, il mio è un tentativo di ragionamento allargato sul settore e l’influenza di Rolex sullo stesso, ispirato dalla curiosa situazione sociologica (come evoca il titolo del topic) che caratterizza Rolex (tendenzialmente ambita dalle masse e indigesta a molti degli appassionati, anche se non tutti).

E’ vero quello che dici, come innovazione diretta Rolex ne ha data poca al settore. E’ pur vero che il ragionamento “aziendale” allarga il perimetro anche all’influenza indiretta e ha una forte commistione con le ripercussioni sul prodotto.
Da imprenditore, certamente saprai che un’azienda con massa critica importante influenza il settore e che le sue strategie aziendali rappresentano un importante riferimento (positivo o negativo) per i competitor (pur non essendo l’unico): chi decide di essere fast follower, chi di differenziarsi sulla qualità, chi di puntare sull’innovazione, chi di posizionarsi su una nicchia diversa e aggredibile, etc. Tutte queste dinamiche sono inevitabilmente influenzate dalla direzione che prende il leader di mercato.
Quindi e’ anche grazie a Rolex se esiste questa differenziazione di prodotti, questa varietà di maison che ha deciso di posizionarsi in vari segmenti di offerta, e in generale se l’intero settore orologiero si configura come lo vediamo oggi.
Nessuno ovviamente può sapere cosa sarebbe successo senza Rolex, ma per fare un esempio estremo, irrealistico forse ma per rendere l’idea, senza Rolex l’intero settore magari non avrebbe raggiunto inerzia e dimensione tale da sopravvivere e oggi l’orologio da polso magari avrebbe fatto la fine dei tasca, con buona pace degli investimenti di settore per l’innovazione (che, già nella situazione di oggi, è mediamente piuttosto carente).
L'azienda di cui parli non è stata Rolex, ma Swatch. E' stato lo Swatch ed il suo geniale inventore che ha rimesso l'attenzione sul polso. Rolex è stata solo fortunata a trovarsi mediamente bene nel momento della rinascita, ma insieme ad altre maison di lusso.
Oggi, se ne discutiamo, non è per motivi legati all'orologeria in senso stretto. Rolex, per meriti del management, perchè scelta da alcuni maître à penser, per una fortunata serie di coincidenze o per tutti questi fattori è un marchio percepito in un certo modo, come la Ferrari, che nonostante in pista sia una ciofeca rimane l'auto di lusso ambita da tutti e vende perfino gli accendini da 1€ a millemila euri solo perchè c'è il cavallino rampante sopra (qualcosa che red Bull non otterrà mai nemmeno tra un secolo).
Ecco perchè ribadisco il mio giudizio sul fenomeno Rolex (che, come h già scritto, è slegato dalla gestione aziendale, che invece da un punto di vista "tecnico" va benissimo così).

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #33 il: Giugno 14, 2024, 10:38:36 am »
Io credo da protagonista, mi sembra di capire che tu invece veda Rolex come una comparsa (fortunata) che se eliminata dal cast non avrebbe cambiato il film.
Forse è diverso il film. 


Io non credo che Rolex sia una comparsa ORA. Io credo che fino a 20/25 anni fa era una marca di lusso come tante (35/40 anni fa era certamente molto meno quotata di Ebel, che oggi invece è praticamente scomparsa), poi per vari motivi, ovvero moda, capacità del management, fortuite combinazioni astrali ecc. oggi sia quello che è. Ed oggi, secondo me, è un oggetto slegato dalla sua funzione, essendosi trasformato in qualcosa di diverso, come ho già scritto.


Tecnicamente è e rimane una comparsa, chiunque sappia cosa c'è sotto un quadrante non può negarlo. Eventuali migliorie sul suo calibro automatico sono una misera briciola rispetto a quanto fatto da JLC, Longines, Zenith, IWC e decine di altre maison. Spero che almeno in questo forum nessuno voglia contestare questa verità.


Storicamente non ha generato alcun fenomeno: ne è protagonista, ma non lo ha GENERATO. Chi ha generato fenomeni è stata Swatch.
 Chi può continuare a generarli, se volesse, rimarrebbe comunque il gruppo Swatch, per dimensioni, marchi posseduti e capacità complessiva, con buona pace di cinesi e giapponesi. In realtà con il Moonswatch ne sta generando ancora, ma in fasce di prezzo diverse, ovviamente, da Rolex.

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #34 il: Giugno 14, 2024, 12:28:13 pm »
Io credo da protagonista, mi sembra di capire che tu invece veda Rolex come una comparsa (fortunata) che se eliminata dal cast non avrebbe cambiato il film.
Forse è diverso il film
In effetti, mi sembra che per te Rolex sia nel genere horror :-). Non so per me. Forse una commedia, di quelle che non metterei nella lista delle perle del cinema, magari di quelle che non vincono premi della critica ma raccolgono grande successo nel pubblico

Io non credo che Rolex sia una comparsa ORA. Io credo che fino a 20/25 anni fa era una marca di lusso come tante (35/40 anni fa era certamente molto meno quotata di Ebel, che oggi invece è praticamente scomparsa), poi per vari motivi, ovvero moda, capacità del management, fortuite combinazioni astrali ecc. oggi sia quello che è. Ed oggi, secondo me, è un oggetto slegato dalla sua funzione, essendosi trasformato in qualcosa di diverso, come ho già scritto.
Non solo Rolex. Oggi qualsiasi orologio meccanico è slegato dalla sua benché minima funzione (che siano grandi complicazioni o anche le più basiche funzioni di ora e data)

Tecnicamente è e rimane una comparsa, chiunque sappia cosa c'è sotto un quadrante non può negarlo. Eventuali migliorie sul suo calibro automatico sono una misera briciola rispetto a quanto fatto da JLC, Longines, Zenith, IWC e decine di altre maison. Spero che almeno in questo forum nessuno voglia contestare questa verità.
Questo è chiaro, e sarebbe inutile discuterne specialmente in questo forum in quanto credo noto a tutti, ma il taglio che tentavo di dare (evidentemente senza risultare efficace) al ragionamento e’ sul ruolo indiretto di Rolex di stimolo al mkt.

Storicamente non ha generato alcun fenomeno: ne è protagonista, ma non lo ha GENERATO. Beh, a me vengono in mente fenomeni generati da Rolex, che hanno impattato il settore, non ultimo l’approccio liste, FOMO, etc non su rarità e pezzi esclusivi ma su oggetti industriali mainstream, in produzione corrente ad alti volumi. Un abbaglio collettivo e persistente per gran parte dell’utenza. Un vero e proprio fenomeno di fermento e ravvivato interesse dei clienti per un oggetto che a livello razionale è semplicemente anacronistico e funzionalmente non necessario. Chi ha generato fenomeni è stata Swatch.
 Chi può continuare a generarli, se volesse, rimarrebbe comunque il gruppo Swatch, per dimensioni, marchi posseduti e capacità complessiva, con buona pace di cinesi e giapponesi. Rolex da sola ha fatturato (e mkt share) ben superiore all’intero gruppo Swatch, non concordo che Swatch potrebbe e Rolex no. Se Rolex decidesse di invadere il mercato con, che so io, un sub regolatore (sto facendo un esempio a caso), magari la cosa non decolla ma se decollasse avrebbe un riverbero sull’intero settore. E, non essendo Rolex parte di un gruppo, l’impatto sul mkt di una sua manovra strategica è molto più diretto e immediato rispetto a quello di un gruppo che, per dare massa critica, dovrebbe muovere in maniera sincrona tutti i suoi marchi. In realtà con il Moonswatch ne sta generando ancora, ma in fasce di prezzo diverse, ovviamente, da Rolex.

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #35 il: Giugno 14, 2024, 19:21:53 pm »
Io credo da protagonista, mi sembra di capire che tu invece veda Rolex come una comparsa (fortunata) che se eliminata dal cast non avrebbe cambiato il film.
Forse è diverso il film
In effetti, mi sembra che per te Rolex sia nel genere horror :-). Non so per me. Forse una commedia, di quelle che non metterei nella lista delle perle del cinema, magari di quelle che non vincono premi della critica ma raccolgono grande successo nel pubblico

Io non credo che Rolex sia una comparsa ORA. Io credo che fino a 20/25 anni fa era una marca di lusso come tante (35/40 anni fa era certamente molto meno quotata di Ebel, che oggi invece è praticamente scomparsa), poi per vari motivi, ovvero moda, capacità del management, fortuite combinazioni astrali ecc. oggi sia quello che è. Ed oggi, secondo me, è un oggetto slegato dalla sua funzione, essendosi trasformato in qualcosa di diverso, come ho già scritto.
Non solo Rolex. Oggi qualsiasi orologio meccanico è slegato dalla sua benché minima funzione (che siano grandi complicazioni o anche le più basiche funzioni di ora e data)

Tecnicamente è e rimane una comparsa, chiunque sappia cosa c'è sotto un quadrante non può negarlo. Eventuali migliorie sul suo calibro automatico sono una misera briciola rispetto a quanto fatto da JLC, Longines, Zenith, IWC e decine di altre maison. Spero che almeno in questo forum nessuno voglia contestare questa verità.
Questo è chiaro, e sarebbe inutile discuterne specialmente in questo forum in quanto credo noto a tutti, ma il taglio che tentavo di dare (evidentemente senza risultare efficace) al ragionamento e’ sul ruolo indiretto di Rolex di stimolo al mkt.

Storicamente non ha generato alcun fenomeno: ne è protagonista, ma non lo ha GENERATO. Beh, a me vengono in mente fenomeni generati da Rolex, che hanno impattato il settore, non ultimo l’approccio liste, FOMO, etc non su rarità e pezzi esclusivi ma su oggetti industriali mainstream, in produzione corrente ad alti volumi. Un abbaglio collettivo e persistente per gran parte dell’utenza. Un vero e proprio fenomeno di fermento e ravvivato interesse dei clienti per un oggetto che a livello razionale è semplicemente anacronistico e funzionalmente non necessario. Chi ha generato fenomeni è stata Swatch.
 Chi può continuare a generarli, se volesse, rimarrebbe comunque il gruppo Swatch, per dimensioni, marchi posseduti e capacità complessiva, con buona pace di cinesi e giapponesi. Rolex da sola ha fatturato (e mkt share) ben superiore all’intero gruppo Swatch, non concordo che Swatch potrebbe e Rolex no. Se Rolex decidesse di invadere il mercato con, che so io, un sub regolatore (sto facendo un esempio a caso), magari la cosa non decolla ma se decollasse avrebbe un riverbero sull’intero settore. E, non essendo Rolex parte di un gruppo, l’impatto sul mkt di una sua manovra strategica è molto più diretto e immediato rispetto a quello di un gruppo che, per dare massa critica, dovrebbe muovere in maniera sincrona tutti i suoi marchi. In realtà con il Moonswatch ne sta generando ancora, ma in fasce di prezzo diverse, ovviamente, da Rolex.
Secondo me non siamo d'accordo per un solo, benchè legittimo punto di vista: a te Rolex in fondo piace, per me è indifferente: se mi regalassero un Daytona in oro bianco con il quadrante blu lo venderei il giorno stesso per comprare un altro perpetuo o un rattrappante. Da cosa lo evinco? Nel paragone tra Rolex e gruppo Swatch parli di fatturato: va bene per un'analisi finanziaria, ma non per un'analisi sociologica, per via dell'enorme ed incolmabile differenza di modelli venduti (incolmabile non solo per mancanza di volontà ed ovvia differenza di marketing, ma di infrastrutture nel medio termine, cioè di fabbriche).
Quanto al mercato, Rolex può, forse, stimolare quello degli orologi di lusso, il gruppo Swatch, pure ben rappresentato nella fascia di lusso, muove tutto il resto. Per dire: si la gente sogna la Ferrari, ma poi compra la Panda (e al limite ci appiccica sopra l'adesivo della Ferrari). In ogni caso secondo me Rolex non stimola nemmeno il mercato degli orologi di lusso: chi compra un Harry Winston, un Cartier o un IWC è consapevole di cosa sta comprando, magari non sa nulla di Pellaton o del Pasha (intendo ovviamente il tizio che amava nuotare), ma conosce le differenze tra i vari brand, chi compra Rolex invece lo fa perchè vuole la corona sul quadrante e basta e non è necessariamente ricco, anzi, di solito è vero esattamente il contrario, come dimostrato dalle quotazioni e dagli scambi di certi rottami anni '70 che vediamo su ebay, ch24 ecc. (per non parlare di omaggi e falsi).


In buona sostanza e come dicevo fin dall'inizio, Rolex ha cessato di essere un segnatempo, non è un bene di lusso come gli altri, non ha particolari requisiti tecnici ecc., cosa rimane? Il totem, il feticcio da esibire, il PRESUNTO lasciapassare per un mondo e/o un destino migliore. E quindi si, è un film sgradevole.

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #36 il: Giugno 15, 2024, 04:56:34 am »
Si potrebbe parlare a lungo (la tematica e’ interessante anche se la tipologia di argomento non facilita la comunicazione  in forma scritta), ma collegandomi al tuo ultimo messaggio, si manifesta evidente l’aspetto sociologico di Rolex: mentre trovo naturale parlare di singoli orologi, commentarne pregi e difetti, riscontro che per Rolex il discorso viene spostato esclusivamente sul paradigma del “ti piace Rolex”, il focus non è più lo specifico orologio ma, anzi, sembra incentrarsi sulla persona che il marchio Rolex di norma profilerebbe e non sull’oggetto.

Se capisco bene (ma è una mia lettura), quando tu vedi Rolex vedi il feticcio, che ti infastidisce (“un film sgradevole”) a tal punto da frapporsi fra te e l’orologio, che magari è un onesto sub che in se’ è un prodotto gradevole nella sua dimensione ma che ti viene coperto, offuscato dal totem.

Quel totem di cui sopra, porta te (e molti altri) ad affermare che “chi compra Rolex lo fa perché vuole la corona sul quadrante e basta”.
Un giudizio perentorio, assoluto.
Ma non è sempre così, e la dimostrazione empirica e fattuale la trovi anche in questo forum dove ci sono (o ci sono stati, nei casi di chi purtroppo naviga meno oggi in questi lidi) possessori Rolex, e non credo che lo facciano o lo abbiano fatto per la corona o per l’illusione del lasciapassare.
Non ne sono sicuro, ma mi pare che lo stesso Fansie, opener di questo topic in cui si domanda se il possessore Rolex sia un po’ “cafoncello” o debba compensare una mancanza di personalità, abbia lui stesso un Rolex.

Esistono soggetti che, nell’ambito di una passione e di una rosa di scelte, accolgono magari anche un Rolex perché gli piace, perché lo hanno preso in una fase dove lo hanno pagato come un normale prodotto industriale (cioè non sopra listino), perché è un modello particolare, perché ha il dial in madreperla, o perché vogliono un sub resistente e gradevole, o perché gli piace il design di quel gmt, etc

Arrivo a dire che, paradossalmente, quei (pochi?) che acquistano un Rolex con questo spirito hanno personalità pronunciata, non debole, perché sanno che verranno associati loro malgrado ad una generica categoria di “cafoncelli” .

Io credo da protagonista, mi sembra di capire che tu invece veda Rolex come una comparsa (fortunata) che se eliminata dal cast non avrebbe cambiato il film.
Forse è diverso il film
In effetti, mi sembra che per te Rolex sia nel genere horror :-). Non so per me. Forse una commedia, di quelle che non metterei nella lista delle perle del cinema, magari di quelle che non vincono premi della critica ma raccolgono grande successo nel pubblico

Io non credo che Rolex sia una comparsa ORA. Io credo che fino a 20/25 anni fa era una marca di lusso come tante (35/40 anni fa era certamente molto meno quotata di Ebel, che oggi invece è praticamente scomparsa), poi per vari motivi, ovvero moda, capacità del management, fortuite combinazioni astrali ecc. oggi sia quello che è. Ed oggi, secondo me, è un oggetto slegato dalla sua funzione, essendosi trasformato in qualcosa di diverso, come ho già scritto.
Non solo Rolex. Oggi qualsiasi orologio meccanico è slegato dalla sua benché minima funzione (che siano grandi complicazioni o anche le più basiche funzioni di ora e data)

Tecnicamente è e rimane una comparsa, chiunque sappia cosa c'è sotto un quadrante non può negarlo. Eventuali migliorie sul suo calibro automatico sono una misera briciola rispetto a quanto fatto da JLC, Longines, Zenith, IWC e decine di altre maison. Spero che almeno in questo forum nessuno voglia contestare questa verità.
Questo è chiaro, e sarebbe inutile discuterne specialmente in questo forum in quanto credo noto a tutti, ma il taglio che tentavo di dare (evidentemente senza risultare efficace) al ragionamento e’ sul ruolo indiretto di Rolex di stimolo al mkt.

Storicamente non ha generato alcun fenomeno: ne è protagonista, ma non lo ha GENERATO. Beh, a me vengono in mente fenomeni generati da Rolex, che hanno impattato il settore, non ultimo l’approccio liste, FOMO, etc non su rarità e pezzi esclusivi ma su oggetti industriali mainstream, in produzione corrente ad alti volumi. Un abbaglio collettivo e persistente per gran parte dell’utenza. Un vero e proprio fenomeno di fermento e ravvivato interesse dei clienti per un oggetto che a livello razionale è semplicemente anacronistico e funzionalmente non necessario. Chi ha generato fenomeni è stata Swatch.
 Chi può continuare a generarli, se volesse, rimarrebbe comunque il gruppo Swatch, per dimensioni, marchi posseduti e capacità complessiva, con buona pace di cinesi e giapponesi. Rolex da sola ha fatturato (e mkt share) ben superiore all’intero gruppo Swatch, non concordo che Swatch potrebbe e Rolex no. Se Rolex decidesse di invadere il mercato con, che so io, un sub regolatore (sto facendo un esempio a caso), magari la cosa non decolla ma se decollasse avrebbe un riverbero sull’intero settore. E, non essendo Rolex parte di un gruppo, l’impatto sul mkt di una sua manovra strategica è molto più diretto e immediato rispetto a quello di un gruppo che, per dare massa critica, dovrebbe muovere in maniera sincrona tutti i suoi marchi. In realtà con il Moonswatch ne sta generando ancora, ma in fasce di prezzo diverse, ovviamente, da Rolex.
Secondo me non siamo d'accordo per un solo, benchè legittimo punto di vista: a te Rolex in fondo piace, per me è indifferente: se mi regalassero un Daytona in oro bianco con il quadrante blu lo venderei il giorno stesso per comprare un altro perpetuo o un rattrappante. Da cosa lo evinco? Nel paragone tra Rolex e gruppo Swatch parli di fatturato: va bene per un'analisi finanziaria, ma non per un'analisi sociologica, per via dell'enorme ed incolmabile differenza di modelli venduti (incolmabile non solo per mancanza di volontà ed ovvia differenza di marketing, ma di infrastrutture nel medio termine, cioè di fabbriche).
Quanto al mercato, Rolex può, forse, stimolare quello degli orologi di lusso, il gruppo Swatch, pure ben rappresentato nella fascia di lusso, muove tutto il resto. Per dire: si la gente sogna la Ferrari, ma poi compra la Panda (e al limite ci appiccica sopra l'adesivo della Ferrari). In ogni caso secondo me Rolex non stimola nemmeno il mercato degli orologi di lusso: chi compra un Harry Winston, un Cartier o un IWC è consapevole di cosa sta comprando, magari non sa nulla di Pellaton o del Pasha (intendo ovviamente il tizio che amava nuotare), ma conosce le differenze tra i vari brand, chi compra Rolex invece lo fa perchè vuole la corona sul quadrante e basta e non è necessariamente ricco, anzi, di solito è vero esattamente il contrario, come dimostrato dalle quotazioni e dagli scambi di certi rottami anni '70 che vediamo su ebay, ch24 ecc. (per non parlare di omaggi e falsi).


In buona sostanza e come dicevo fin dall'inizio, Rolex ha cessato di essere un segnatempo, non è un bene di lusso come gli altri, non ha particolari requisiti tecnici ecc., cosa rimane? Il totem, il feticcio da esibire, il PRESUNTO lasciapassare per un mondo e/o un destino migliore. E quindi si, è un film sgradevole.

fansie

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #37 il: Giugno 15, 2024, 10:06:20 am »
Questo topic mi ha fornito davvero moltissimi spunti di riflessione.
Come sempre, e chi mi conosce lo sa, prendo l’Orologeria come argomento di estrema leggerezza. Pertanto, in estrema disinvoltura, dico cose, o utilizzo toni e termini, che altri non si sognerebbero di fare.
Detto ciò, voglio precisare che ho anche il massimo rispetto di chi ha dedicato nella sua vita molto tempo e risorse agli orologi, e li reputa una “questione seria”. Come spiegato, non è il mio caso, quindi potrei essere risultato pure un po’ troppo “esagerato” nell’’esprimermi nel post di apertura. Ma penso che sia stata una buona discussione, ricca di concetti interessanti e non sfociata in attacchi tra le varie tifoserie.
Io ho un orologio di marca Rolex. Confermo.
Federico

SoloMeccanico

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #38 il: Giugno 15, 2024, 11:46:08 am »
Confondere i rari frequentatori di questo forum di estrema ed irraggiungibile nicchia con il mondo di acquirenti che c'è fuori è un errore troppo grossolano per non essere voluto e deriva dal personale gradimento per il marchio in oggetto, che per qualche motivo non viene chiaramente ammesso.


Chi ha aperto la discussione ha scelto un orologio con un quadrante particolare che per un caso ha un certo marchio sul quadrante: se fosse stato un Movado, un Sarcar, un Theorein (sto citando volutamente marchi scomparsi) o vattelapesca lo avrebbe comprato lo stesso (anche in ragione della sua particolare fortuna nel rinvenire occasioni economiche). O almeno, questo dimostrano altri acquisti fatti nello stesso periodo e riguardanti orologi assolutamente fuori mercato.


Se vogliamo seguire il titolo della discussione non possiamo esimerci, senza ricadere nella malafede, dall'ammettere che la massa di possessori dei coronati NON cerca un sub gradevole, un cronografo automatico, una ghiera zigrinata o altro, ambisce solo alla corona sul quadrante per godere della calda e rassicurante illusione di far parte di un gruppo.
Quanto sopra è dimostrato dalle liste di attesa presso i concessionari, dall'assurda pretesa di creare un curriculm vitae di acquisti per diventare assegnatari delle referenze più richieste, dalle centinaia di discussioni pubblicate altrove (per fortuna) in cui il parvenu del momento si vanta di aver "finalmente" ricevuto il suio costoso pezzo di acciaio industriale dopo "mesi" di attesa e infine, lo ribadisco, dalla mole di imitazioni, omaggi o veri e propri falsi che viene quotidianamente acquistata in migliaia di pezzi al giorno.


P.S. ricordo che per quanto mi riguarda ognuno è libero di comprare quello che vuole, perfino un'atroce schifezza come i venezianico. Se gli fa piacere fa bene a farlo ed a sfoggiare il suo costoso pezzo d'acciaio, oro, brillanti, madrepIrla ecc.: sono felice per lui! Naturalmente questo non cambia di una virgola quello che ho scritto.

Bug04

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #39 il: Giugno 15, 2024, 16:46:49 pm »
Ma guarda che stai forse immaginando situazioni che non sussistono (per quello certi discorsi sono più efficaci a voce), io non sto eludendo la risposta e non ho alcun problema (perché dovrei?) a dire che, tra i Rolex, trovo anche orologi che mi piacciono (nella loro dimensione, che significa ad esempio che se dovessi avere la fortuna di dover scegliere su un tavolo tra un UN o GP rattrapante con Venus 179 e un crono Daytona che tra l’altro non mi ha mai intrigato più di tanto, prenderei il GP).
Pensavo fosse chiaro con il discorso che tentavo di fare.
Anche il Cellini di Fansie, non sarà un Simplicity ma mi piace.
Il punto è proprio che non credo che ci sia da “ammettere” (visto che il termine evoca una sorta di peccato originale).
È vero che i Rolex nella maggioranza dei casi si portano dietro un profilo da “totem” (uso la tua immagine che, sia chiaro, trovo azzeccata e corretta), ma li giudizi perentori e assoluti non funzionano perché c’è, esiste anche un’altra platea (certo di dimensioni più contenute), la cui prova empirica d’esistenza risiede anche in questo forum (a parte il Cellini di Fansie, negli anni sono apparsi nelle pagine di questo forum anche freccioni, GMT, Daytona, sub, …).

Io stesso, in prima istanza se vedo un Rolex al polso, penso a un ostaggio dell’apparire, delle liste, ma poi provo a lasciare anche spazio a possibilità diverse. Raro, ma possibile.


Confondere i rari frequentatori di questo forum di estrema ed irraggiungibile nicchia con il mondo di acquirenti che c'è fuori è un errore troppo grossolano per non essere voluto e deriva dal personale gradimento per il marchio in oggetto, che per qualche motivo non viene chiaramente ammesso.


« Ultima modifica: Giugno 15, 2024, 17:22:49 pm da Bug04 »

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #40 il: Giugno 16, 2024, 10:55:38 am »
Ad horas l'unico modello che di cui potrei ammettere un acquisto dettato dalla passione per gli orologi, vagamente e dopo una lunga indagine sul soggetto che lo afferma, è l'Oysterquarz (le cui quotazioni per i modelli in acciaio non sono variate di molto rispetto agli anni passati, salvo una rivalutazione dovuta all'inflazione).  Non appena si sono create le liste di attesa (non riesco a trovare le parole per esprimere correttamente il mio disprezzo per questo fenomeno indotto) si sono "buttati" sui Cellini: pochi grammi di metallo preziso che racchiudono un calibro di livello medio basso, non un gradino ma diversi piani sotto qualunque modello simile (solotempo in oro) di maison come Longines, Omega, Zenith, Movado IWC, Piaget, Vacheron, Patek, Audoemars (altri tre bei feticci da trapper) ecc. ecc.

Per qualunque altro modello rimane il fenomeno di cui si sta discutendo, in funzione del proprio portafoglio: dal rottame anni '70 al modello in platino con diamanti. Escludo categoricamente che oggi, a giugno del 2024, si possa credere alla buonafede di chi afferma di aver comprato un coronato perchè "appassionato" di orologi: mente a se stesso ed a tutto il resto del mondo.
 
« Ultima modifica: Giugno 16, 2024, 10:57:25 am da SoloMeccanico »

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #41 il: Giugno 16, 2024, 15:43:36 pm »
E’ la tua legittima opinione. Penso che abbiamo sviscerato il fenomeno. L’obiettivo non era far cambiare opinione sul tema ma discuterne.
Secondo me stai esprimendo un concetto giusto ma io lo vivrei in modo meno radicale: “buonafede”, “ammettere” … suvvia, sembra un processo! Stiamo parlando di orologi … non mi curerei ne’ di buonafede ne’ di ammissioni, comprassero ciò che vogliono sia chi è abbagliato dal totem sia i pochi (che per te non esistono, mi e’ chiaro) che comprano perché gli piace. Ogni acquisto ha una sua storia.

Per quanto concerne l’Oysterquarz, è effettivamente anche per me un orologio molto interessante e ancora, almeno in parte, fuori dall’onda speculativa. Sarà perché per molti i quarzo non meriterebbero attenzione, a parte i soliti intoccabili con certi nomi sul quadrante come FPJ (per carità, più rari, complessi, pregiati, esclusivi) per i quali sempre in lista bisogna mettersi (mi verrebbe da dire: se non è Rolex e’ pan bagnato …), tuttavia (OT) alcuni commenti sull’Oysterquarz che ho raccolto, anche se non li ho mai approfonditi o verificati, mi parlano di una particolare onerosità della gestione e manutenzione in caso di problemi.

Ad horas l'unico modello che di cui potrei ammettere un acquisto dettato dalla passione per gli orologi, vagamente e dopo una lunga indagine sul soggetto che lo afferma, è l'Oysterquarz (le cui quotazioni per i modelli in acciaio non sono variate di molto rispetto agli anni passati, salvo una rivalutazione dovuta all'inflazione).  Non appena si sono create le liste di attesa (non riesco a trovare le parole per esprimere correttamente il mio disprezzo per questo fenomeno indotto) si sono "buttati" sui Cellini: pochi grammi di metallo preziso che racchiudono un calibro di livello medio basso, non un gradino ma diversi piani sotto qualunque modello simile (solotempo in oro) di maison come Longines, Omega, Zenith, Movado IWC, Piaget, Vacheron, Patek, Audoemars (altri tre bei feticci da trapper) ecc. ecc.

Per qualunque altro modello rimane il fenomeno di cui si sta discutendo, in funzione del proprio portafoglio: dal rottame anni '70 al modello in platino con diamanti. Escludo categoricamente che oggi, a giugno del 2024, si possa credere alla buonafede di chi afferma di aver comprato un coronato perchè "appassionato" di orologi: mente a se stesso ed a tutto il resto del mondo.
« Ultima modifica: Giugno 16, 2024, 15:45:32 pm da Bug04 »

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #42 il: Giugno 16, 2024, 19:21:38 pm »
comprassero ciò che vogliono sia chi è abbagliato dal totem sia i pochi (che per te non esistono, mi e’ chiaro) che comprano perché gli piace. Ogni acquisto ha una sua storia.
E' sicuro che comprano quello che vogliono, mica gli puntano una pistola alla tempia. E quello che vogliono è un feticcio, non un segnatempo, per i motivi che sono stati ampiamente spiegati. Un Rolex, un suv, un* fidanzat* siliconat* e ti senti a posto con te stess* e finalmente accettat*.


In ogni caso rimango un convinto difensore della libertà che dovrebbe essere garantita ad ognuno di noi di investire come meglio crede i suoi soldi, ad esempio in cavalli e champagne (Cit.) oppure di sprecarli per un pezzo di acciaio e/o oro industriale. E spero che nessuno si debba vergognare di queste scelte mascherandole in qualche modo o adducendo scuse di ogni genere (per le quali, alla bisogna, posso fornire consulenza professionale e completamente fatturata  ;) )

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #43 il: Giugno 17, 2024, 00:52:59 am »
Viva infatti gli acquisti in libertà, e serenità, per chi ha il privilegio di poter farsi un regalo.
Per fortuna, personalmente non ho incontrato nessuno che si sia vergognato dell’acquisto di un orologio, di qualsiasi marca, tipo e prezzo. Anche coloro che acquistano qualcosa che per me non ha alcun senso o attrattivita’ (per loro evidentemente senso lo ha).
Facendo mente locale, al massimo i pochi che mi vengono in mente che di recente hanno acquistato un Rolex mi davano l’idea che velatamente si illudessero che fosse il riferimento in termini di qualità e blasone, ma questo è un altro discorso e non mi sono messo ad annoiarli su cosa ne penso di dove si collochi Rolex per me rispetto all’offerta di settore (non fa statistica, ma mi sembra però che i relativi compagni non fossero siliconati, magari in alcuni casi qualche ritocchino anche se non proprio silicone).

comprassero ciò che vogliono sia chi è abbagliato dal totem sia i pochi (che per te non esistono, mi e’ chiaro) che comprano perché gli piace. Ogni acquisto ha una sua storia.
E' sicuro che comprano quello che vogliono, mica gli puntano una pistola alla tempia. E quello che vogliono è un feticcio, non un segnatempo, per i motivi che sono stati ampiamente spiegati. Un Rolex, un suv, un* fidanzat* siliconat* e ti senti a posto con te stess* e finalmente accettat*.


In ogni caso rimango un convinto difensore della libertà che dovrebbe essere garantita ad ognuno di noi di investire come meglio crede i suoi soldi, ad esempio in cavalli e champagne (Cit.) oppure di sprecarli per un pezzo di acciaio e/o oro industriale. E spero che nessuno si debba vergognare di queste scelte mascherandole in qualche modo o adducendo scuse di ogni genere (per le quali, alla bisogna, posso fornire consulenza professionale e completamente fatturata  ;) )
« Ultima modifica: Giugno 17, 2024, 01:03:08 am da Bug04 »

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Re:Discussione sociologica sulla marca Rolex
« Risposta #44 il: Giugno 17, 2024, 02:03:44 am »
Bello, ricordavo bene!
Io ho trovato interessante il tuo post, con il giusto taglio leggero, grazie dello spunto di discussione.


Questo topic mi ha fornito davvero moltissimi spunti di riflessione.
Come sempre, e chi mi conosce lo sa, prendo l’Orologeria come argomento di estrema leggerezza. Pertanto, in estrema disinvoltura, dico cose, o utilizzo toni e termini, che altri non si sognerebbero di fare.
Detto ciò, voglio precisare che ho anche il massimo rispetto di chi ha dedicato nella sua vita molto tempo e risorse agli orologi, e li reputa una “questione seria”. Come spiegato, non è il mio caso, quindi potrei essere risultato pure un po’ troppo “esagerato” nell’’esprimermi nel post di apertura. Ma penso che sia stata una buona discussione, ricca di concetti interessanti e non sfociata in attacchi tra le varie tifoserie.
Io ho un orologio di marca Rolex. Confermo.