Si potrebbe parlare a lungo (la tematica e’ interessante anche se la tipologia di argomento non facilita la comunicazione in forma scritta), ma collegandomi al tuo ultimo messaggio, si manifesta evidente l’aspetto sociologico di Rolex: mentre trovo naturale parlare di singoli orologi, commentarne pregi e difetti, riscontro che per Rolex il discorso viene spostato esclusivamente sul paradigma del “ti piace Rolex”, il focus non è più lo specifico orologio ma, anzi, sembra incentrarsi sulla persona che il marchio Rolex di norma profilerebbe e non sull’oggetto.
Se capisco bene (ma è una mia lettura), quando tu vedi Rolex vedi il feticcio, che ti infastidisce (“un film sgradevole”) a tal punto da frapporsi fra te e l’orologio, che magari è un onesto sub che in se’ è un prodotto gradevole nella sua dimensione ma che ti viene coperto, offuscato dal totem.
Quel totem di cui sopra, porta te (e molti altri) ad affermare che “chi compra Rolex lo fa perché vuole la corona sul quadrante e basta”.
Un giudizio perentorio, assoluto.
Ma non è sempre così, e la dimostrazione empirica e fattuale la trovi anche in questo forum dove ci sono (o ci sono stati, nei casi di chi purtroppo naviga meno oggi in questi lidi) possessori Rolex, e non credo che lo facciano o lo abbiano fatto per la corona o per l’illusione del lasciapassare.
Non ne sono sicuro, ma mi pare che lo stesso Fansie, opener di questo topic in cui si domanda se il possessore Rolex sia un po’ “cafoncello” o debba compensare una mancanza di personalità, abbia lui stesso un Rolex.
Esistono soggetti che, nell’ambito di una passione e di una rosa di scelte, accolgono magari anche un Rolex perché gli piace, perché lo hanno preso in una fase dove lo hanno pagato come un normale prodotto industriale (cioè non sopra listino), perché è un modello particolare, perché ha il dial in madreperla, o perché vogliono un sub resistente e gradevole, o perché gli piace il design di quel gmt, etc
Arrivo a dire che, paradossalmente, quei (pochi?) che acquistano un Rolex con questo spirito hanno personalità pronunciata, non debole, perché sanno che verranno associati loro malgrado ad una generica categoria di “cafoncelli” .
Io credo da protagonista, mi sembra di capire che tu invece veda Rolex come una comparsa (fortunata) che se eliminata dal cast non avrebbe cambiato il film.
Forse è diverso il film.
In effetti, mi sembra che per te Rolex sia nel genere horror :-). Non so per me. Forse una commedia, di quelle che non metterei nella lista delle perle del cinema, magari di quelle che non vincono premi della critica ma raccolgono grande successo nel pubblico
Io non credo che Rolex sia una comparsa ORA. Io credo che fino a 20/25 anni fa era una marca di lusso come tante (35/40 anni fa era certamente molto meno quotata di Ebel, che oggi invece è praticamente scomparsa), poi per vari motivi, ovvero moda, capacità del management, fortuite combinazioni astrali ecc. oggi sia quello che è. Ed oggi, secondo me, è un oggetto slegato dalla sua funzione, essendosi trasformato in qualcosa di diverso, come ho già scritto.
Non solo Rolex. Oggi qualsiasi orologio meccanico è slegato dalla sua benché minima funzione (che siano grandi complicazioni o anche le più basiche funzioni di ora e data)
Tecnicamente è e rimane una comparsa, chiunque sappia cosa c'è sotto un quadrante non può negarlo. Eventuali migliorie sul suo calibro automatico sono una misera briciola rispetto a quanto fatto da JLC, Longines, Zenith, IWC e decine di altre maison. Spero che almeno in questo forum nessuno voglia contestare questa verità.
Questo è chiaro, e sarebbe inutile discuterne specialmente in questo forum in quanto credo noto a tutti, ma il taglio che tentavo di dare (evidentemente senza risultare efficace) al ragionamento e’ sul ruolo indiretto di Rolex di stimolo al mkt.
Storicamente non ha generato alcun fenomeno: ne è protagonista, ma non lo ha GENERATO. Beh, a me vengono in mente fenomeni generati da Rolex, che hanno impattato il settore, non ultimo l’approccio liste, FOMO, etc non su rarità e pezzi esclusivi ma su oggetti industriali mainstream, in produzione corrente ad alti volumi. Un abbaglio collettivo e persistente per gran parte dell’utenza. Un vero e proprio fenomeno di fermento e ravvivato interesse dei clienti per un oggetto che a livello razionale è semplicemente anacronistico e funzionalmente non necessario. Chi ha generato fenomeni è stata Swatch.
Chi può continuare a generarli, se volesse, rimarrebbe comunque il gruppo Swatch, per dimensioni, marchi posseduti e capacità complessiva, con buona pace di cinesi e giapponesi. Rolex da sola ha fatturato (e mkt share) ben superiore all’intero gruppo Swatch, non concordo che Swatch potrebbe e Rolex no. Se Rolex decidesse di invadere il mercato con, che so io, un sub regolatore (sto facendo un esempio a caso), magari la cosa non decolla ma se decollasse avrebbe un riverbero sull’intero settore. E, non essendo Rolex parte di un gruppo, l’impatto sul mkt di una sua manovra strategica è molto più diretto e immediato rispetto a quello di un gruppo che, per dare massa critica, dovrebbe muovere in maniera sincrona tutti i suoi marchi. In realtà con il Moonswatch ne sta generando ancora, ma in fasce di prezzo diverse, ovviamente, da Rolex.
Secondo me non siamo d'accordo per un solo, benchè legittimo punto di vista: a te Rolex in fondo piace, per me è indifferente: se mi regalassero un Daytona in oro bianco con il quadrante blu lo venderei il giorno stesso per comprare un altro perpetuo o un rattrappante. Da cosa lo evinco? Nel paragone tra Rolex e gruppo Swatch parli di fatturato: va bene per un'analisi finanziaria, ma non per un'analisi sociologica, per via dell'enorme ed incolmabile differenza di modelli venduti (incolmabile non solo per mancanza di volontà ed ovvia differenza di marketing, ma di infrastrutture nel medio termine, cioè di fabbriche).
Quanto al mercato, Rolex può, forse, stimolare quello degli orologi di lusso, il gruppo Swatch, pure ben rappresentato nella fascia di lusso, muove tutto il resto. Per dire: si la gente sogna la Ferrari, ma poi compra la Panda (e al limite ci appiccica sopra l'adesivo della Ferrari). In ogni caso secondo me Rolex non stimola nemmeno il mercato degli orologi di lusso: chi compra un Harry Winston, un Cartier o un IWC è consapevole di cosa sta comprando, magari non sa nulla di Pellaton o del Pasha (intendo ovviamente il tizio che amava nuotare), ma conosce le differenze tra i vari brand, chi compra Rolex invece lo fa perchè vuole la corona sul quadrante e basta e non è necessariamente ricco, anzi, di solito è vero esattamente il contrario, come dimostrato dalle quotazioni e dagli scambi di certi rottami anni '70 che vediamo su ebay, ch24 ecc. (per non parlare di omaggi e falsi).
In buona sostanza e come dicevo fin dall'inizio, Rolex ha cessato di essere un segnatempo, non è un bene di lusso come gli altri, non ha particolari requisiti tecnici ecc., cosa rimane? Il totem, il feticcio da esibire, il PRESUNTO lasciapassare per un mondo e/o un destino migliore. E quindi si, è un film sgradevole.