Orologico Forum 3.0

Iwc MarkXVI

Airangel

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Iwc MarkXVI
« Risposta #15 il: Maggio 20, 2008, 17:02:02 pm »
sergino ha scritto:

ma guardate che non sono le etichette che fanno la qualità, vere o false che siano, pensate che se fatto a regola d'arte un quadrante di orologio fatto in Italia, Inghilterra o in Australia sarebbe più brutto di uno fatto in Svizzera?..mmmmhhhhhh, il problema vero è che bisogna imparare ad essere disposti a riconoscere ed a pagare solo la qualità reale, o a pagare in proporzione ad essa, ben oltre le etichette ed i vari Made in.... IMHO


sergino sono d'accordo con te....ma come si fa a riconoscere la qualità reale se non è certificata da nessuno, o cmq da qualcuno che sia serio ed autorevole oltre che onesto?

Andrea80

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Iwc MarkXVI
« Risposta #16 il: Maggio 20, 2008, 17:11:57 pm »
è questo il problema... se non esistono particolari controlli e "certificazioni di qualità"... noi che certezze abbiamo su i ns. amati segnatempo???

L'onore dipende spesso dall'ora che segna l'orologio - Guillaume Apollinaire

Airangel

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Iwc MarkXVI
« Risposta #17 il: Maggio 20, 2008, 17:21:58 pm »
Andrea80 ha scritto:

è questo il problema... se non esistono particolari controlli e "certificazioni di qualità"... noi che certezze abbiamo su i ns. amati segnatempo???


su tutto, non solo sui segnatempo....anche sull'alimentare ad esempio, che è ben più importante....

persson

Iwc MarkXVI
« Risposta #18 il: Maggio 20, 2008, 18:10:15 pm »
bhè guarda sui prodotti alimentari le certificazioni diventano proprio un gran problema...
un esempio...
io ho a casa mia 200 piante di olivo, lo raccolgo lo porto a molire (molazze in pietra, spremitura per centrifigazione, ecc...) e quello "è" olio extra vergine di oliva, ma essendo un prodotto influenzabile da vari fattori, annata, condizioni climatiche, epoca di raccolta ecc. il mio prodotto ogni anno ha delle caratteristiche differenti...
altra ipotesi... io sono "pincopallino" che come lavoro produco olio e lo distribuisco alla grande distribuzione, i miei clienti vogliono un prodotto stabile, con caratteristice univoche, con un etichetta che specifichi in dettaglio il contenuto preciso, con una certificazione di qualità, facente parte parte di una filiera traccibile e tante altre belle parole... ed allora io come faccio a garantirti che l'olio di questo anno sia identico a quello dell'anno scorso e dell'anno prossimo, come faccio a dire che in quella bottiglia ci sono tot parti per milione di questo e nn più, una percentuale di acidità pari a quest'altro, come faccio a far si che quest'olio abbia lo stesso sapore di quello di due anni fa o che la bottiglia n°456 è identica come qualità organolettiche alla 2348 prodotta oggi???
vuoi sapere come faccio... con un bel laboratorio chimico!!!
mando in giro delle persone in tutto il mondo che mi riportano dei campioni di olio... gli faccio uno screaning completo e guardo quanto chimicamente si discosta dai valori del prodotto che devo realizzare e da li decido... ma è solo un discorso di costi-beneficio... se quell'olio mi arriva dal burchina-faso poco importa se per assurdo lo avessero fatto con le lucertole o con le mele a me conviene farlo diventare come il mio olio a ricondurlo alle caratteristiche organolettiche del mio prodotto... e tanto basta!... l'importante è che con il mio laboratorio riesco ad ottenere chimicamente quello che dichiaro in etichetta, deciso dal consorzio qualità e che rientri in una filiera tracciabile...

vi siete mai chiesti come mai da anni tutti i benedetti tubetti di maionese di una qualsiasi marca hanno lo stesso identico sapore??? o come mai il barattolo di cioccolato spalmabile di quando eravamo bimbi ha lo stesso identico sapore di quello che mangiamo oggi???  eche hanno clonato le uova, l'olio, il cacao, le nocciole???... no probabilmente la dentro le uova ed il cacao neppure ci sono... ora sapete com'è possibile... e la colpa più che loro è nostra, dei consumatori che pretendiamo tutto sia identico, che sia tutto scritto, che le mele siano fatte col compasso... e ci riempiamo la bocca di belle parole e di sigle... ma che evidentemente altro nn fanno che peggiorare la situazione...
« Ultima modifica: Maggio 20, 2008, 18:19:27 pm da persson »

Airangel

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Iwc MarkXVI
« Risposta #19 il: Maggio 20, 2008, 18:18:08 pm »
guarda Fabrizio, a me basterebbe sapere con certezza che il miele che compro arriva da asiago e non da kiev....che l'olio che compro arriva dall'italia o dalla spagna, o dalla grecia e non dall'ungheria...e mi vanno benissimo anche le mele sporche e brutte perchè sono biologiche....però voglio sapere da dove arrivano...devo essere messo nella condizione di scegliere....scegliere se comprare o no i pomodori cinesi.....le albicocche cilene ecc....

la nostra colpa è anche quella di volere frutta e verdura fuori stagione....perchè tanto la gdo ce li da sempre e comunque.
impariamo a comprare sano e secondo stagione....meglio poi con i gruppi di acquisto magari...i cosiddetti gas, che acquistano da cascine o direttamente dai produttori......

altro problema: in campania....ci sono delle zone, tipo marcianise, uno dei comuni più inquinati d'europa, dove sono state fatte delle analisi nel terreno e hanno visto che è contaminato per le numerose discariche di rifiuti tossici abbandonati.
sapete dove produce la pasta...la barilla?
a marcianise!
e sapete quanta acqua ha bisogno per produrre la pasta? quantità enormi....e se la falda è inquinata, io che pasta mi mangio??

persson

Iwc MarkXVI
« Risposta #20 il: Maggio 20, 2008, 18:28:23 pm »
due anni fa io ho controllato integrità dei sigilli di 2 container-tank da 19 tonnelate cadauno di olio che arrivava dalla siria... i container lo sai che sono fatti di metallo, ed era fine luglio, quindi ti lascio immaginare come poteva essere quell'olio (ammesso pure che fosse ottimo alla partenza) dopo i giorni di mare sopra il ponte di una nave da carico... prezzo condotto, quindi fino al piazzaele del cliente 38000€ a container, quindi 2€ al kg... quell'olio è diventato olio extravergine dell'umbria (8-10 €/kg) ed è possibilissimo che ci hai condito l'insalata pure tu... dato che è di uno dei più importanti marchi umbri presenti sulla grande ditribuzione... e sta tranquillo che del fatto che arrivasse dalla siria (ma più che altro, come era arrivato) sull'etichetta nn c'era scritto... ma cmq è un prodotto D.O.P. (denominazione di origne protetta)...
questo è quello che mangiamo... allora se questo deve essere cmq, tanto vale saperlo che i pomodori che mangiamo arrivano dalla cina... perchè almeno ci mettiamo l'anima in pace ma ci togliamo sti costi assurdi di questa nuova burocratizzazione fatta ad ok da gente che con le certificazioni ci tira su un bel po' di soldi per le proprie tasce e altro nn fa...
« Ultima modifica: Maggio 20, 2008, 18:34:57 pm da persson »

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Iwc MarkXVI
« Risposta #21 il: Maggio 20, 2008, 18:34:32 pm »
io prendo l'olio carli, però se sai qualcosa ti prego non mi spuxxxxxre un mito....altrimenti non so più che olio magnà...[:D][;)]

persson

Iwc MarkXVI
« Risposta #22 il: Maggio 20, 2008, 18:37:09 pm »
nn era quello, nn credo neppure sia umbro...
stai tranquillo... quello che usi tu lo avranno fatto con l'olio delle revisoni delle macchine! [:D][:D][:D]
scherziamoci su va... tanto così è...

Airangel

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Iwc MarkXVI
« Risposta #23 il: Maggio 20, 2008, 18:39:54 pm »
no è ligure....allora mi sa che dovrò fare il tagliando pure io tra un pò....[:D]

a parte gli scherzi....gli esperti dicono che spesso il cancro si prende a tavola....credo sia vero....[:(]

persson

Iwc MarkXVI
« Risposta #24 il: Maggio 20, 2008, 18:45:15 pm »
lo disse poco tempo fa pure Veronesi che il 70% circa delle cause di tumore è alimentare... il resto è dato da fattori ambientali quali inquinamento chimico, elettromagnetico ecc...
ma nn c'è da stupirsi... anni fa un mio collega trattava delle coltivazioni di ortaggi estensive con un pesticida a largo spettro d'azione di prima classe che aveva un dosaggio di 50gr/ettaro (50 gr/ettaro!) e dei tempi di carenza da rispettare chiaramente... lui lo usava con perizia... ma in cina o gliù di lì che ti pensi che si mettono a rispettare i tempi di carenza per raccogliere il prodotto?!?!? nn hanno il rispetto neppure i loro figli... vedi un po'!
...quindi stasera tutti una bella pizza al pomoro!!! [:o)] (tanto di qualcosa bisognorà pur morire, no?!? [V])

(siamo spudoratamente in OT... scusate!!!)
« Ultima modifica: Maggio 20, 2008, 19:00:04 pm da persson »

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Iwc MarkXVI
« Risposta #25 il: Maggio 20, 2008, 18:56:59 pm »
vada per la pizza!....ma con la bufala ahahahahah....[:0][;)][}:)][:)]

sergino

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Iwc MarkXVI
« Risposta #26 il: Maggio 20, 2008, 19:15:25 pm »
airangel ha scritto:

sergino ha scritto:

ma guardate che non sono le etichette che fanno la qualità, vere o false che siano, pensate che se fatto a regola d'arte un quadrante di orologio fatto in Italia, Inghilterra o in Australia sarebbe più brutto di uno fatto in Svizzera?..mmmmhhhhhh, il problema vero è che bisogna imparare ad essere disposti a riconoscere ed a pagare solo la qualità reale, o a pagare in proporzione ad essa, ben oltre le etichette ed i vari Made in.... IMHO


sergino sono d'accordo con te....ma come si fa a riconoscere la qualità reale se non è certificata da nessuno, o cmq da qualcuno che sia serio ed autorevole oltre che onesto?


beh, prendiamo il caso in oggetto, i forum possono essere utili anche per queste cose; se nel tempo il problema all'IWC rimane isolato, può essere un semplice difetto "statistico", se invece episodi del genere dovessero ripresentarsi bisognerebbe cominciare al fare qualche pensiero sui nostri potenziali prossimi acquisti [B)]; interessante sarebbe poi conoscere l'eventuale comportamento dell'assistenza, nel caso venisse tirata in ballo, anche questo deve essere valutato quando si fà un acquisto da migliaia di euro. Bisogna andare forse un pò oltre il semplice innamoramento e guardare con occhio (ed orecchio) attento e critico il "prodotto" dei nostri sogni. IMHO
Se in realtà non sai ciò che stai chiedendo, non ti stupire di ciò che in realtà ti viene risposto.
Sinceramente Vostro, Sergino


[img=right]http://img41.imageshack.us/img41/4967/classimmagine.jpg[/img=right] [img=left]http://img41.imageshack.us/img41/1091/chronomatimagine.jpg[/img=left]

Andrea80

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Iwc MarkXVI
« Risposta #27 il: Maggio 20, 2008, 19:38:44 pm »
sergino, mi sembra assurdo che dobbiamo sbattere (in + di uno... perchè il caso isolato non fa statistica...) la faccia contro il muro per conoscere la validità di un prodotto....
certo questo potrebbe essere valido per l'acquisto di un prodotto già presente sul mercato da tempo... ma sul nuovo mi sembra veramente triste come cosa [:(][:(][:(]

L'onore dipende spesso dall'ora che segna l'orologio - Guillaume Apollinaire

fabri5.5

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Iwc MarkXVI
« Risposta #28 il: Maggio 20, 2008, 23:13:36 pm »
senza dubbio la qualita' si va abbassando.
avete notato il gyromax di patek?
è sempre stato con 8 masselot, da un po' di tempo
a questa parte solo con 4.
solo per i calibri complicati 8.

belloriccoefamoso

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Iwc MarkXVI
« Risposta #29 il: Maggio 21, 2008, 00:52:16 am »
certi manager? CERTI???? TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Armani?
D&G?
Geox?
Prada?
Paciotti
krizia...
tutti caxxo! tutti!
ho parlato ieri proprio con uno dei titolari di una catena di 5 centri commerciali famosi di Udine: ARTENI...
e mi ha detto...
tutti producono tra la cina e la romania...se non fosse cosi' i capi costerebbero 2/3 volte tanto...
punto...
produrre in italia non e' possibile in pratica!
drammatico...

ROGER ha scritto:

Ho visto anche io Report domenica... che amarezza!
E' tristissima l'immoralità di certi manager che, al grido di battaglia "risparmiare risparmiare risparmiare", tolgano lavoro agli artigiani italiani per alimentare il mercato nero dello sfruttamento, d