Gianci...
Pur comprendendoti volevo spendere una parola per ciò che enrico ha speso come augurio...
Stellini orologini ecc ecc....
Io penso serenamente che nulla su questa terra debba condizionare il primo naturale sguardo verso il mondo.
In altre parole sappiamo bene quale tesoro inestimabile sia e resti per sempre... "la percezione della vita da parte dell'anima e della vergine sensibilità di un bambino"
Quella insomma di una persona che ha ben preservato e curato un'animo gaio gentile e leggero... Non superficiale ed irriverente, ma saggiamente sereno e gioviale, ricco di verace sensibilità senza troppa riverenza e convenzionale rispetto per la forma, ma credimi molto ma molto più concreto ed attendo alla buona sostanza...
Proprio come fà il fanciullo.
Tale indole
Dovremmo rispettarla e preservarla dentro di noi e difenderla sempre da qualsiasi attacco di quella vita che poi spesso ci riduce a cani idrofobi cinici e smaliziati.
Io penso che la forza vera la trovi nella ingenutà di un bambino, la trovi nellla sua tenerezza e paura - la trovi nel suo corpo ancora elastico duttile e flessuoso...
Prova a riflettere sul corpo ormai semirigido e sulla coscienza ormai imputridita di mille pensieri adulti di un "uomo fatto"
Dove troviamo la vera forza e amore?
Non a caso guardando bene la morte è corpo rigido
non a caso la vita è corpo flessibile
Enrico non ha infierito ne sulla tua apprensione ne ha bastonato fuori posto qualsiasi etica e morale...
Ha dato a queste pur sentite pagine una piccola piccola lezione di sana vera umanità scordata.
imho
Renato[
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PS
forza passerotto Piemontese![
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