Orologico Forum 3.0

l'alta orologeria giapponese

belloriccoefamoso

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« Risposta #15 il: Maggio 13, 2008, 15:55:46 pm »
a me non dispiace esteticamente il seiko...

sergino

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l'alta orologeria giapponese
« Risposta #16 il: Maggio 13, 2008, 16:28:07 pm »
Questa soluzione tecnica è stata recensita non molto tempo fà su di una delle principali riviste del settore ed anche in quella occasione, dopo una analisi completa e dettagliata del calibro, è stata riconosciuta come realmente qualche cosa di nuovo, originale e valido. Detto questo, anche con le macchine giapponesi e l'elettronica coreana all'inizio c'era molta diffidenza e scetticismo (è anche vero che i giapponesi spendono una frazione infinitesima degli svizzeri in marketing, ed i risultati si vedono), ma il vero rischio è che  alla fine possano essere i cinesi a mettere fine alle nostre diatribe territoriali[}:)], risolvendo il problema alla radice, anche se ancora i segnali sono minimi e lontani.
Se in realtà non sai ciò che stai chiedendo, non ti stupire di ciò che in realtà ti viene risposto.
Sinceramente Vostro, Sergino


[img=right]http://img41.imageshack.us/img41/4967/classimmagine.jpg[/img=right] [img=left]http://img41.imageshack.us/img41/1091/chronomatimagine.jpg[/img=left]

caludio

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l'alta orologeria giapponese
« Risposta #17 il: Maggio 13, 2008, 21:54:42 pm »
Ma in soldoni cosa fanno?
Perchè se costano un pacco non mi ispirano molto...

Claudio

l'alta orologeria giapponese
« Risposta #18 il: Giugno 03, 2008, 17:03:01 pm »
Scusate se mi permetto, siccome oltre che di orologi sono molto appassionato di moto d'epoca vorrei farvi notare:
fino alla fine degli anni '60 l'industria motociclistica che conta e che era vista come l'unica possibile era concentrata in Europa, con la sola eccezzione della Harley in USA, ed in particolare non era concepibile niente che non fosse Inglese (ARIEL, BSA, TRIUMPH, BROUGH SUPERIOR, NORTON ecc..) Tedesco (BMW) o Italiano (Moto Guzzi, Gilera, MV Agusta, Moto Morini, ecc..); qundo alla vigili degli anni 70 la Honda lanciò l'innovativa CB four, tecnicamente molto più avanti di tutto ciò che offriva il mercato tradizionale i puristi storsero il naso, le case, invece di cercare di contrastare la nuova arrivata con soluzioni tecniche altrettanto all'avanguardia, si trincerarono dietro la tradizione e il loro blasone, i puristi continuavano a storcere il naso, ma i puristi non fanno il mercato e sapete come è andata a finire? Gurdarsi attorno e contare il rapporto tra moto jap e moto nostrane! E quasi tutte le case europee hanno chiuso.[V]
 

Airangel

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« Risposta #19 il: Giugno 03, 2008, 17:09:14 pm »
sì ma il campo degli orologi è molto diverso....e poi le case svizzere di certo non stanno a guardare, ma propongono innovazioni, se non meccaniche dove in questo campo non c'è molto da inventare, quantomeno nel design....e funziona visto che sono i mercati orientali a gonfiare gli utili di molte delle maison al top svizzere.

rri

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« Risposta #20 il: Giugno 03, 2008, 19:47:03 pm »
Questa discussione è infondo la testimonianza tangibile di quanti si ostinano a decifrare l'orologeria e la passione vera per essa come sortita a braccetto di senno e tecnica assoluta.
La fortuna di un mondo cosi caldamente appassionato ed opportunamente non sempre convenzionale anzi perfino dissacrante è proprio l'esatto opposto.
L'errore è leggere sempre col monocolo d'ingrandimento agli occhi e scordare che certe aperture mentali al "dolce e profondo sentire" delle cose, lo fanno valori storici, culturali, e di pura sensibilità che proprio sono dissonanti dalla neovisione industrial popolare del Sol Levante.
Tanto è vero che la summa dell'orologio per il sol levante pare resti filosoficamente "la massima precisione oraria possibile" accompagnata dalla miglior clonazione dell'ogetto europeo.
Poca roba con qualche riflessione in più

Renato

fabri5.5

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« Risposta #21 il: Giugno 03, 2008, 23:22:57 pm »
renato sei fantastico!![;)]
i japan hanno veramente un approccio diverso nelle cose rispetto
a noi. (non ho ancora capito se in positivo o meno).


Albe

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« Risposta #22 il: Giugno 04, 2008, 00:20:04 am »
Mi sembra una soluzione tecnicamente interessante. Niente pila, neanche ricaricabile, ma solo un sistema meccanico con "bilancere" elettronico. Quindi un sistema completamente autonomo che non necessita di ricambi neanche a lungo termine, come gli orologi meccanici (salvo guasti o usura).
Mi sembra la prima soluzione di tal genere. Veramente interessante.
Certo noi appassionati forse non vediamo di buon occhio le marche del sol levante, anche se hanno invaso il mondo con prodotti superaffidabili ed a basso costo, perchè in fondo noi siamo legati ai prodotti europei che hanno una più lunga storia alle spalle. E quindi, se non succede una catastrofe, un Patek fa sempre più figura di un Seiko.
E poi, in fondo, non vogliamo un prodotto a basso costo al nostro polso!!!![:D][:D]

Alberto

Andrea80

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« Risposta #23 il: Giugno 04, 2008, 11:05:18 am »
Albe ha scritto:
E poi, in fondo, non vogliamo un prodotto a basso costo al nostro polso!!!![:D][:D]
Alberto


quoto alb... ma sopratutto questo passaggio [:D][:D][:D]

L'onore dipende spesso dall'ora che segna l'orologio - Guillaume Apollinaire