Orologico Forum 3.0

S.O.S. orologiai indipendenti

Airangel

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S.O.S. orologiai indipendenti
« il: Luglio 23, 2008, 12:48:05 pm »
ecco la lettera inviata al ministri Scajola:

Roma, lì 22.07.2008
Ill.mo On. Claudio Scajola
Ministro per lo Sviluppo Economico
Via Molise, 2
00187 ROMA

Oggetto: Riparazione di orologi.

Illustre Signor Ministro,
come è noto, le scriventi Associazioni seguono da tempo, tra gli altri, i problemi degli orologiai italiani ed è in qualità di rappresentanti di queste imprese che richiamiamo la Sua cortese attenzione su una serie di questioni riguardanti il settore.

Quello dell’orologeria è un segmento particolare che oggi sconta gli effetti di una politica commerciale di stampo monopolistico ad opera di pochi gruppi internazionali.

Le imprese del settore, che hanno optato per la qualità del servizio alla clientela, hanno investito energie e risorse per migliorare conoscenze e competenze, oltre che per affinare tecniche di riparazioni molto sofisticate anche, a suo tempo, in collaborazione con le Case svizzere produttrici di orologi.

Oggi la categoria può vantare tecnici di alto livello che hanno operato per anni a stretto contatto con le aziende produttrici, gli importatori ed i commercianti del settore.

Se fino a qualche anno fa, gli operatori del settore disponevano della materia prima occorrente per le riparazioni degli orologi (i ricambi originali venivano venduti dai grossisti oppure dagli stessi importatori), adesso assistiamo ad politica di “distribuzione selettiva” dei pezzi di ricambio attuata dalle più importanti case produttrici svizzere del segmento alto del mercato.

Tale limitazione ha di fatto tagliato fuori dal mercato le imprese artigiane di riparazione che si sono viste bloccare le forniture dei ricambi.

Come è facile immaginare, i danni arrecati da questa azione si riflettono anche sul consumatore finale, che è messo oggi nelle condizioni di non poter più scegliere liberamente il proprio orologiaio di fiducia.

Sull’argomento la stessa Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha ritenuto opportuno procedere ad un’indagine che, purtroppo, non ha prodotto azioni incisive.

Attualmente la situazione delle nostre imprese artigiane si è ulteriormente aggravata alla luce del fatto che anche le aziende che prestano un’assistenza autorizzata dalla casa non ricevono più, da qualche tempo, i pezzi di ricambio.

Le conseguenze di quest’atteggiamento dei produttori non possono che condurre alla chiusura di imprese con conseguente riduzione dell’occupazione.

Questa situazione preoccupa le nostre Organizzazioni, sia perché rappresenta un ostacolo al naturale ricambio generazionale degli imprenditori (nessun giovane si applicherà in anni di studio senza avere dinanzi a sé una prospettiva di sviluppo), sia perché costituisce un’inopportuna battuta d’arresto nel processo di qualificazione e riqualificazione professionale dei nostri imprenditori, per i quali è fondamentale l’aggiornamento tecnico.

Le nostre Associazioni hanno già provveduto alla raccolta di un’abbondante documentazione probatoria in numerosi Stati membri dell’UE, visto che il comportamento dei fabbricanti si attua, in maniera generalizzata, nell’Unione Europea.

La stessa documentazione è stata a suo tempo presentata in via riservata, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Una nostra delegazione si è più volte incontrata con l’Associazione dei grossisti ed importatori in Italia di orologi e di loro parti, recandosi anche in Svizzera per un confronto diretto con l’Associazione dei fabbricanti.

Tutti questi incontri non hanno sortito effetto alcuno.

Sulla base della documentazione raccolta in vari Stati membri dell’UE è stato messo a punto, dalla nostra Associazione Europea dei Riparatori Orologiai (CEAHR), sorta in ambito UEAPME, una segnalazione/denuncia che è stata già presentata alla Commissione, a Bruxelles.

A fronte di ciò, siamo a richiedere un intervento del Suo Dicastero, proprio alla luce dell’aumento del numero delle chiusure di imprese che si sta verificando.

Restiamo a disposizione per fornire copia della documentazione suindicata, auspicando un incontro per esaminare l’argomento più compiutamente.

Cogliamo l’occasione, illustre Ministro, per porgerLe i sensi della nostra più profonda stima.

IL PRESIDENTE
Unione Artistico e
Tradizionale – CNA
Coordinamento Orafi
(F. to Nino Tagliamonte)

IL PRESIDENTE
Confartigianato Orafi
Sezione Orafi
(F. to Luciano Bigazzi)

l'arroganza di queste aziende monopoliste è insopportabile....[:(][:(!][V][B)]

alanford

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« Risposta #1 il: Luglio 23, 2008, 13:01:59 pm »
Facendo chiudere loro, possono spellarci vivi sempre meglio!

Airangel

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« Risposta #2 il: Luglio 23, 2008, 13:04:55 pm »
ne parlavamo appunto tempo fa....il business che interessa di più a loro è quello di costringerci a rivolgerci sempre e solo a loro per qualsiasi cosa...."consigliandoci" revisioni ogni 3 anni....[:(][:(!][xx(]

Andrea80

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« Risposta #3 il: Luglio 23, 2008, 15:11:35 pm »
... speriamo che in questa "guerra" vinca il buonsenso.... [;)][:)]

L'onore dipende spesso dall'ora che segna l'orologio - Guillaume Apollinaire

lupo

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« Risposta #4 il: Luglio 23, 2008, 16:20:33 pm »
Un vero problema,tutti parlano di liberallizare eppoi questi sono i risultati Monopolio.IO quando riparo un orologio voglio affidarlo a chi mi pare.

persson

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« Risposta #5 il: Luglio 23, 2008, 16:36:20 pm »
se il mio zenith dovesse rompersi (toccate tutti ferro) io lo manderò a riparare da chi dico io... se quella persona sarà messa nelle condizioni di nn poterlo fare, allora vorrà dire il mio zenith passerà il resto dei suoi giorni fermo e chiuso in un cassetto ed io tornerò a vivere senza orologio al polso come ho già fatto per numerosi anni in passato... quello che è certo è che ne zenith italia ne a le locle metteranno le mani sul MIO orologio...

quindi per quel che mi riguarda questi signori delle manifatture possono tranquillamente inizare a mettersi il cuore in pace...
« Ultima modifica: Luglio 23, 2008, 16:37:09 pm da persson »

Airangel

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« Risposta #6 il: Luglio 23, 2008, 16:41:15 pm »
come in tutte le cose....noi diciamo consumatori abbiamo un potere nelle nostre mani enorme....cioè quello di smettere di comprare orologi finchè non sarà superato questo problema....
purtroppo però non succederà mai, perchè c'è frammentazione....per fare numero dovremmo essere in tanti e tutti d'accordo....e non tutti sono sensibili a certi problemi....
quello di fare massa è sempre il problema numero 1 purtroppo.

dovrebbe pensarci la UE quindi, tra le norme per la misura massima di una zucchina e la lunghezza di una banana.....[:(][:(!][V]

Andrea80

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« Risposta #7 il: Luglio 23, 2008, 16:42:38 pm »
... fabrizio... ma questo discorso estremista... quante persone pensi che lo faranno???
io personalmente quando e se i miei orologi si fermeranno... costi quel che costi... li farò riparare... anche se personalmente questa "mafia" proprio non mi va giù....

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persson

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« Risposta #8 il: Luglio 23, 2008, 17:20:36 pm »
io nn mi pongo il problema di quanti lo farebbero e nn ho certo trovato una soluzione al problema...
ho solo detto quello che farò in un determinato futuro se si verificheranno determinati eventi e circostanze... e nota bene... ho detto farò, nn farei, perche quella che ho espresso nn è un opinione o una semplice idea, è un fatto che si realizzerà di certo al realizzarsi di determinate circostanze... tutto qua...

Andrea80

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« Risposta #9 il: Luglio 23, 2008, 17:35:37 pm »
quindi rinunceresti al tuo amato zenith... per il solo fatto di non volere farlo riparare a loro...
????!!!!
Capisco la rabbia.... ma veramente pensi riusciresti a fare a meno del tuo amato segnatempo per non dare "ragione" a loro????!!!!

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persson

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« Risposta #10 il: Luglio 23, 2008, 17:48:20 pm »
ne sono certo e cmq nn è questione di rabbia... nn è che l'orologio lo butterei via... resterebbe con me... nn lo porterei ma lo avrei lo stesso, sarebbe cmq mio... semplicemente nn essendo un bene così necessario (questo discorso con l'automobile nn potrei farlo... mi serve anche per lavorare...) fino a quando nn sarei posto nuovamente nella possibilità di decidere a chi affidarlo per la riparazione, lo accantonerei e lo conserverei... se questa possibilità mi venisse negata per sempre... l'orologio resterà per sempre nel fantomatico cassetto... e di certo nn è che ne comprerei altri... ma ripeto, nn è una questione di rabbia, lo dico in maniera estremamente lucida e serena...

Andrea80

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« Risposta #11 il: Luglio 23, 2008, 17:51:01 pm »
... cmq rinunceresti all'utilizzo di qualcosa che hai comprato per "usare" in tutte le situazioni, hai ammesso tu, se non ricordo male che lo tieni sempre al polso... secondo te questa "mancanza" non ti porterà a cambiare idea???? [:I]

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Airangel

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« Risposta #12 il: Luglio 23, 2008, 17:53:50 pm »
beh...sarebbe una bella prova di coerenza e perseveranza....io non ci riuscirei....e cmq se tutti facessero così, le case non potrebbero fare altro che cambiare idea...[;)]

persson

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« Risposta #13 il: Luglio 23, 2008, 18:13:50 pm »
no, nn credo Andrea... fino a quando sarebbe stato possibile lo avrei usato in ogni situazione... e da un determinato momento in poi, anche se nn lo usassi più, sarebbe cmq mio, con tutti i suoi, anzi i nostri, bei graffietti e scalfiture...
è l'imposizione di qualcosa che nn riesco a concepire...
se al momento dell'acquisto avessi accettato una clausola che mi obbligava farlo riparare solo dalla casa madre, allora nn ci sarebbero stati problemi... ma dal momento che per essere mio, l'ho pagato soldi seri e molti, zenith nn deve permettersi la pretesa di recriminare nessun diritto (diretto o indiretto che sia) su quell'oggetto ed io devo essere totalmente libero e messo nella condizione di poterne disporne come meglio credo e reputo opportuno...
sono un loro cliente e quindi in fase di revisione (fatta fare da chi dico io ed a loro nn deve interessare) se necessiteranno pezzi di ricambio, sarò io, da cliente a richiederli personalmente a loro... a quel punto se nn vorranno fornire ad un cliente dei pezzi di ricambio che sono in produzione... bhè allora dovranno giustificarmi il perchè...
« Ultima modifica: Luglio 23, 2008, 18:16:56 pm da persson »

persson

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« Risposta #14 il: Luglio 23, 2008, 18:20:14 pm »
e poi questa potrebbe essere un'arma a doppio taglio... chissà... forse potrebbero fiorire nuove ditte o realtà che producano pezzi (ingranaggi, guarnizioni, molle, ecc.), guardacaso uguali a quelli che sono usati in tutti gli orologi meccanici... e nn mi venite a raccontare che zenith, pp, vc, o chiunque altro hanno il brevetto su un ingranaggio, o un guarnizioncina o-ring o cose del genere...

quindi occhio signori cari... potreste, come si dice dalle mie parti, "farvi la frusta per il vostro cxxo..." [;)]
« Ultima modifica: Luglio 23, 2008, 18:43:16 pm da persson »