Calciopoli, spunta un teste a sorpresa
e accusa l'Inter su un caso Cordoba
Il guardalinee Mario Coppola racconta di presunte pressioni esercitate dall'allora designatore Gennaro Mazzei per ammorbidire il referto riguardante l'espulsione del colombiano avvenuta durante la partita di campionato tra i nerazzurri e il Venezia: ''Da quel momento in poi non ho più fatto la serie A''
di DARIO DEL PORTO
NAPOLI - All'udienza di Calciopoli un testimone a sorpresa, il guardalinee Mario Coppola racconta: "Dopo l'appello dil Francesco Saverio Borrelli (ex capo della Procura di Milano durante le indagini su Mani Pulite e all'epoca dei fatti al vertice dell'ufficio indagini della Federcalcio, ndr), mi presentai spontaneamente dai carabinieri per parlare di alcuni episodi che avevano riguardato l'Inter".
Secondo il testimone, i fatti si riferivano a presunte pressioni esercitate dall'allora designatore Gennaro Mazzei per ammorbidire il referto riguardante l'espulsione del calciatore colombiano Ivan Ramiro Cordoba avvenuta durante la partita di campionato tra i nerazzurri e il Venezia. Per quella esplulsione il difensore sudamericano interista era stato squalificato per due gare consecutive di campionato. Coppola ha però sostenuto di non aver aderito alla sollecitazione che avrebbe ricevuto: "Da quel momento in poi non ho più fatto la serie A e questo è solo uno degli episodi che potrei raccontare".