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Taca la bala.....

Bertroo

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« Risposta #2115 il: Gennaio 15, 2010, 16:38:38 pm »
Andrea80 ha scritto:

robbè se lui non può vedere i napoletani... è una cosa...
ma che i bacolesi schifano i napoletani.. è una caxxata grossa come una casa... che solo uno che non conosce la realtà napoletana può sparare... io non ci vedo nulla di male che uno con il padre napoletano tifi napoli lo capisco molto più di uno che tifa milan senza avere nessun collegamento con la città di milano...
[;)]



Come detto sopra la squadra di calcio per me non c'entra con la città......io per esempio a basket tifo lottomatica! dipende...poi ripeto di bacoli me lo ha detto lui poi se è vero o meno che ne so? Mi attesto a ciò che mi dice.....[:D][:D][:D]

Andrea80

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« Risposta #2116 il: Gennaio 15, 2010, 16:40:07 pm »
... è questo il concetto di base sbagliato!!!
[;)]

L'onore dipende spesso dall'ora che segna l'orologio - Guillaume Apollinaire

Patrizio

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« Risposta #2117 il: Gennaio 15, 2010, 17:21:38 pm »
Andrea80 ha scritto:

si tifa per una squadra sola...
io nemmeno la nazionale guardo!!!
questa è la dimostrazione che siete pagnottisti...
altro che simpatie per le altre squadre!!!
[;)][:D]


eh eh eh un uomo destro come te la nazionale la deve tifare per forza...
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Andrea80

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« Risposta #2118 il: Gennaio 15, 2010, 18:19:10 pm »
né destra né sinistra... ma uno solo il popolo una sola la lotta!!!
[:D][;)]

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« Risposta #2119 il: Gennaio 15, 2010, 19:15:02 pm »
che lotta? ah per sudafrrica 2010...!

ps. nn c'è da vergognarsi della propria idea politica...il passato ammonisce ma non ritorna (di solito)
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Airangel

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« Risposta #2120 il: Gennaio 16, 2010, 08:36:42 am »
Roberto ha scritto:

Anche a me piace la classica domenica di campionato...ma ormai le pertite si giocano esattemente ogni 3 giorni! E proporre la domenica e basta risulterebbe deleterio per le squadre in coppa.....comunqu leggete qui alla faccia della crisi e delle aziende italiane:

Sempre più Italia in Premier
Cellino compra il West Ham
Il presidente del Cagliari a sorpresa rileva lo storico club di Londra
di FULVIO BIANCHI La Repubblica

 Lo chiamano The Italian Factor. C'è sempre più Italia nel calcio inglese, ma stavolta non è un allenatore a sedersi in panchina. E' addirittura un presidente che compra un intero club: si tratta di Massimo Cellino, 54 anni, sardo, imprenditore del settore alimentare, noto al pubblico come presidente del Cagliari, che ha deciso di rilevare il West Ham, storico club di Londra fondato nel 1895 e attualmente allenato da Gianfranco Zola. Un pezzo di Sardegna insomma ad Upton Park, East London, difficile da credere ma è così. Anche se a onor del vero quando Zola lasciò il Cagliari, dopo aver contribuito alla sua ultima promozione in A, ci furono parecchie ruggini tra i due. In questo momento il club non è messo benissimo in classifica, è penultimo con 18 punti e Zola dopo essere stato accolto benissimo dai tifosi è un po' in difficoltà. "Voglio salvare la squadra" ha detto Cellino.
   
Il presidente del Cagliari è da giorni a Londra per chiudere una trattativa molto complicata e nel pomeriggio saltava da un taxi all'altro, da uno studio di avvocati all'altro. Da tener conto che il West Ham ha anche un manager romano Gianluca Nani. Si parla di cifre altissime, circa 60 milioni di sterline - 68 milioni di euro - da investire nell'operazione. Come vengano reperiti tutti questi soldi, non si sa ancora. Cellino a quanto pare deve superare la concorrenza di altri pretendenti: Sullivan ex manager del Birmingham e Fernandez imprenditore della Malesia. Ma l'imprenditore sardo viene dato in vantaggio sugli altri: "Voglio chiudere presto" avrebbe detto agli avvocati.
 
 Cellino ha avuto anche qualche problema personale negli anni a Cagliari, per polemiche varie con l'amministrazione cittadina: nel 2008 dichiarò che avrebbe lasciato la presidenza e venduto la società, cosa che poi non è successa. La sua residenza ufficiale è a Miami in Florida. In ogni caso proprio oggi è stata approvata dalla Giunta Comunale di Cagliari la delibera circa il nuovo stadio Sant'Elia che dovrebbe consentire, tra l'altro, al capoluogo sardo di ospitare le gare degli Europei 2016 qualora fossero assegnati all'Italia. Cellino teneva moltissimo al progetto del nuovo stadio.
 
La maggioranza della società del West Ham è nelle mani di Bjorgolfur Gudmundsson, ricco business man islandese le cui società private sono state però travolte dalla crisi dell'isola e soprattutto da alcune inchieste finanziare che hanno in sostanza bloccato l'operatività del club. In generale comunque quasi tutti i club inglesi, pur tra i più ricchi e importanti, attraversano un momento finanziario molto difficile, assillati da debiti e deficit mostruosi. Basta pensare che proprio in questi giorni il Manchester United ha lanciato un prestito di 500 milioni di sterline.

   E' la prima volta che un imprenditore italiano arriva addirittura a mettere le mani su un club della Premier League. Un precedente negli anni '90 è stato quello del Nizza, in Francia, che fu acquistato dal presidente della Roma Franco Sensi: un'esperienza non certo positiva, fallimentare e chiusa ben presto. Cellino è presidente dal 1992 del Cagliari, club che rilevò dai fratelli Orrù. Il Cagliari è stabilmente in serie A da sei stagioni, e negli ultimi anni i risultati sono anche migliorati molto prima con Davide Ballardini in panchina e poi soprattutto con Massimiliano Allegri. Lo scorso anno il Cagliari si è piazzato nono, proprio come la classifica attuale. Adesso il salto clamoroso del suo presidente in Inghilterra: nessuno pensava che avesse le forze economiche per un'operazione del genere.
 
  Il calcio inglese da un anno a questa parte è stato caratterizzato da un'invasione di allenatori provenienti dall'Italia. Dopo Fabio Capello sulla panchina della nazionale, ecco Zola al West Ham che certo avrà avuto una sua parte nel convincere il presidente del Cagliari ad andare in Inghilterra, Ancelotti al Chelsea e Mancini al Manchester City. The Italian Factor conta sempre di più.
  (13 gennaio 2010)



a questo proposito:

Il Sun attacca Cellino
"E' un truffatore"Il tabloid inglese non vede di buon occhio l'interesse del presidente del Cagliari per il West Ham. "Nel '96 e nel 2001 è stato condannato per truffa. Queste sentenze spingeranno la Premier a definirlo inadatto"


LONDRA- "Un truffatore carcerato mette gli occhi sugli Hammers". E' l'accusa del tabloid inglese 'The Sun'nei confronti del presidente del Cagliari, Massimo Cellino, interessato all'acquisto del West Ham. La trattativa tra il club londinese e l'imprenditore sardo per l'acquisizione degli Hammers è definita dal quotidiano come una notizia "shock" per la Premier League, in quanto non corrisponderebbe ai requisiti di "persona impeccabile" richiesti.

L'ACCUSA DEL SUN - Ormai da tre giorni nella capitale britannica, il presidente del Cagliari è determinato a chiudere la trattativa al più presto, possibilmente già entro la fine della settimana. Ma la concorrenza della finanziaria Intermarket, e le resistenze della proprietà, la CB Holding, che non ha fretta di vendere, restano i principali ostacoli all'acquisto del club londinese. A gettare benzina sul fuoco, quindi, ci ha pensato il 'Sun'che nell'articolo dai toni polemici ricorda i guai con la giustizia avuti da Cellino nel 1996 e nel 2001. "Nel 1996 - scrive il tabloid - Cellino ha trascorso 8 giorni in galera, accusato di aver truffato l'Unione Europea e il ministero dell'Agricoltura italiano per 7,5 mln di sterline (8,5 mln di euro). Al processo fu condannato a 14 mesi con la condizionale. Nel 2001 inoltre è stato condannato ad altri 15 mesi per aver falsificato i bilanci del Cagliari".

CELLINO INADATTO - Il tabloid inglese, ricordando che l'imprenditore sardo ha trascorso otto giorni in carcere per questa vicenda, si chiede come sia possibile che "ad un controverso milionario possa essere permesso di diventare proprietario di un club di Premier League". A tal proposito il 'Sun'si dice certo che "queste sentenze spingeranno sicuramente la Premier League a giudicarlo inadatto a guidare un club". Ma le critiche a Cellino travalicano l'aspetto giudiziario e sotto accusa finiscono anche le sue capacità gestionali. "Nei 18 anni in cui è stato presidente del Cagliari ha cambiato ben 28 allenatori". (15 gennaio 2010)


eheheheheheh, se questi parametri fossero applicati al calcio italiano con presidenti pieni di condanne, non ne rimarrebbe in piedi uno.......[B)][:(][B)][8]

alanford

Taca la bala.....
« Risposta #2121 il: Gennaio 17, 2010, 08:39:47 am »
Disperata voglia di scudetto con tutte le maniere lecite e non!


Venghino siori venghino!


Il limite della vergogna è stato finalmente superato, l’ultima maschera è finalmente caduta: l’AC Milan dispone a proprio piacimento dei calendari delle competizioni ufficiali nazionali, l’AC Milan scrive e risponde in nome e per conto della Lega Calcio. Nessuna maschera, nessuna vergogna: la Lega è casa nostra e ci facciamo un po’ quel che ci pare.


I fatti – I fatti ci parlano di un calendario stravolto. Milan-Udinese, quarti di Coppa Italia, era in programma per il 20 gennaio. Poi il 24 il derby di campionato, il 27 Fiorentina-Milan (recupero della diciassettesima giornata) e il 28 Inter-Juventus, quarti di Coppa Italia. A seguito della richiesta del Milan di rinviare la sfida dell’Udinese, invece, si giocherà prima il derby (confermato, bontà loro, al 24), poi il 27 Milan-Udinese, il 28 Inter-Juventus e il 24 febbraio Fiorentina-Milan.





Le motivazioni - Già, le motivazioni. Qui siamo alla parte comica: motivazioni non ce ne sono. Le motivazioni sono che il Milan non voleva arrivare stanco (?) al derby. Perchè evidentemente avendo una rosa inadeguata non è in grado di giocare due partite in cinque giorni. Il Milan non può arrivare stanco al derby, il Milan non ha una rosa adatta a sostenere tre competizioni, il Milan ha sbagliato la preparazione: spostiamo le partite. Le motivazioni sono che il Milan non vuole giocare contro l’Udinese. Le motivazioni sono che al Milan non sta bene la data del 20 gennaio. Le motivazioni, per quel che ne sappiamo, sono che il 20 gennaio Galliani ha la cresima del figlio, o ha un torneo alla playstation, o vuole solo andare a letto presto. Motivazioni insulse o addirittura inesistenti, sicuramente non tali da giustificare uno stravolgimento ad hoc del calendario.


Ma le motivazioni, evidentemente, stanno nel considerare la Lega Calcio come una sede distaccata di via Turati. Il Milan chiede, la Lega risponde. Galliani ordina, Beretta esegue. Senza giustificazione alcuna.


Le conseguenze - E se prima eravamo nel comico, adesso scadiamo nel tragico.


Conseguenza numero uno: lo stadio Giuseppe Meazza di Milano ospiterà due partite, Milan-Udinese e Inter-Juventus, nel giro di 24 ore: cosa mai successa prima nella storia del calcio professionistico italiano. Due partite in 24 ore distruggerebbero qualsiasi manto erboso. A questo aggiungiamo che il manto erboso in questione è quello del Meazza, notoriamente non un gioiello da questo punto di vista. E aggiungiamo anche che il “trauma” per il campo si verifica alla fine di gennaio, periodo nel quale le temperature e le condizioni climatiche non aiutano certo il recupero del campo.



Conseguenza numero due: ad una specifica richiesta dell’Inter alla Lega Calcio, portata attraverso le parole dell’ad Paolillo, arriva una risposta attraverso un comunicato ufficiale…dell’AC Milan! Un comunicato semplicemente scandaloso per forma e sostanza. Per forma: perchè la richiesta -ufficiale- di Paolillo era rivolta alla Lega Calcio. A che titolo risponde l’AC Milan? Con quale autorità? Con quale capacità decisionale? Con quale riconoscimento di “controparte” per la questione in gioco? Per sostanza: perchè il contenuto del comunicato è inaccettabile. Vergognosamente ironico in alcune sue parti, scandalosamente arrogante in altre. Propongono il sorteggio, loro. Fanno anche la parte di quelli aperti ad ogni soluzione e di quelli che si prodigano per trovare un accordo. Prima giocano sporco, sistemando le cose come meglio gli aggrada -e, ripeto, senza motivazione alcuna-…e poi pretendono che gli sia detto anche grazie, magari, perchè loro “sono disposti al sorteggio”. L’arroganza smascherata. L’ultimo velo di Vergogna che cade, mostrando al mondo ciò che nascondeva. Noi abbiamo deciso così: adeguatevi.



L’AC Milan ha disposto per tre volte il rinvio della partita di campionato Fiorentina-Milan. L’AC Milan ha disposto il rinvio immotivato di Milan-Udinese. E chissà cos’altro ancora. E tutto questo non attraverso “oscure manovre di Palazzo”, ma attraverso comunicati ufficiali. L’AC Milan risponde di queste decisioni in nome e per conto della Lega Calcio che, in tutto questo, resta colpevolmente e assurdamente in silenzio, rispettando scelte, decisioni e risposte messe in atto dall’AC Milan.



Tutto il resto


Conseguenza numero tre: la creazione di un precedente pericolosissimo. Perchè quello che sta succedendo in questi giorni può significare solo due cose: o l’AC Milan può disporre a piacimento dei calendari e aggiustarseli come meglio crede in funzione di carichi di preparazione, lista infortunati o altre contingenze -cosa evidentemente inaccettabile in una Lega di (presunti) professionisti- oppure, in alternativa, da oggi qualsiasi squadra ha il diritto di chiedere il rinvio immotivato di una partita. E di ottenerlo: neanche compatibilmente con i calendari, ma indipendentemente da essi. Sì, perchè i calendari non erano affatto compatibili con questa decisione: sono stati forzati, sono stati deformati, sono stati adattati. Sono stati portati al punto da far giocare due partite nello stesso stadio a 24 ore di distanza. Sono stati portati al punto da “regalare” un turno infrasettimanale a due squadre impegnate in quei giorni in Champions League: il che suona quantomeno bizzarro, in un periodo nel quale si parla di prendere provvedimenti (l’anticipo al venerdì) per facilitare il cammino delle italiane in Europa.



Ebbene, l’AC Milan può tutto questo. Da oggi tutta l’Italia e tutto il mondo sanno che se Adriano Galliani vuole bere una tazza di the con gli amici, le partite del campionato si adattano di conseguenza. Da oggi tutta l’Italia e tutto il mondo sanno chi è che prende le decisioni in nome e per conto della Lega Calcio. Da oggi tutta l’Italia e tutto il mondo sanno che se vogliono rivolgere una domanda alla Lega Calcio italiana, devono sentirsi rispondere dall’AC Milan. Rappresentante ufficiale e tutore legale di una istituzione mai caduta così in basso.


da: bausciacafe.com
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Airangel

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« Risposta #2122 il: Gennaio 17, 2010, 13:38:30 pm »
da una società che come presidente ha il presidente del consiglio di governo, cosa ci si può aspettare?

ah già è vero....lui era in conflitto di interesse, quindi il presidente è galliani.
[B)]

Patrizio

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« Risposta #2123 il: Gennaio 17, 2010, 13:45:47 pm »
se va bene per la politica italiana va bene anche per il calcio...
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Airangel

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« Risposta #2124 il: Gennaio 17, 2010, 14:12:43 pm »
Patrizio ha scritto:

se va bene per la politica italiana va bene anche per il calcio...


infatti è un problema irrisolto, e in entrambi i campi, io non l'ho mai negato.

gidi_34

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« Risposta #2125 il: Gennaio 17, 2010, 14:24:57 pm »
[:D]Forza Bari!!![:D]
abbiam fatto tutto noi...partita, gol ed errori per farvi segnare...la superiorità tecnica e d umana è stata schiacciante!

[:D]

Airangel

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« Risposta #2126 il: Gennaio 17, 2010, 14:26:48 pm »
gidi_34 ha scritto:

[:D]Forza Bari!!![:D]
abbiam fatto tutto noi...partita, gol ed errori per farvi segnare...la superiorità tecnica e d umana è stata schiacciante!

[:D]


megalomane!
[:D][:D]

gidi_34

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« Risposta #2127 il: Gennaio 17, 2010, 14:40:08 pm »
okkio al milan...

alanford

Taca la bala.....
« Risposta #2128 il: Gennaio 17, 2010, 16:07:39 pm »
gidi_34 ha scritto:

[:D]Forza Bari!!![:D]
abbiam fatto tutto noi...partita, gol ed errori per farvi segnare...la superiorità tecnica e d umana è stata schiacciante!

[:D]


Non allargarti troppo.
Sul nostro rigore, il cartellino doveva essere rosso e, fare gli ultimi 20 minuti in dieci
e con il fiato corto, poteva accadere di tutto.

cicci

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Taca la bala.....
« Risposta #2129 il: Gennaio 17, 2010, 16:27:56 pm »

Stamani ero a passeggio con mio figlio (6 anni) e stavano arrivando i mezzi con la Juventus presso l'albergo dove alloggiano qui in centro con tutta la scorta. Non mi interesso di calcio se non quello che fa mio figlio, ma è stata la sua osservazione che mi ha fatto sorridere.... C'era anche una discreta scorta di polizia al seguito e mio figlio osserva:
-"Ma la tutta questa polizia è qui perchè se perde la partita gli danno la multa??"[8)]
Io sorridendo ho risposto:
-"Dipende da come perdono la partita"[:I][:I]

Cicci
[;)]
« Ultima modifica: Gennaio 17, 2010, 16:29:24 pm da cicci »
La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)