da Repubblica.it
Ecco perché il nostro calcio va incontro al declino.
E' iniziato il declino del calcio italiano.
Dal 2012-'13, ormai è sicuro, avremo solo tre squadre in Champions League: a luglio, quando cominceranno le nuove Coppe europee, si partirà infatti con una classifica quinquennale depurata dalla stagione 2005-'06, a noi favorevole. La Germania avrà 4 punti di vantaggio, forse anche di più, e sarà praticamente impossibile rimontarla. Ma il rischio di avere solo tre club, con gravi danni economici e d'immagine, potrebbe arrivare anche prima, dal 2011-'12: la situazione attuale infatti vede al comando l'Italia (terza) sulla Germania (quarta): il vantaggio, dopo gli ultimi risultati di Europa League (successo della Juve, una vittoria e due pari delle tedesche) si è assottigliato in questa stagione infelice, adesso noi siamo a 62,195 e loro a 60,374. Esattamente un margine di vantaggio di 1,82. Molto dipenderà da cosa farà l'Inter col Chelsea e se la Juve andrà avanti nella seconda Coppa ma il rischio di sorpasso è reale. I tedeschi hanno ancora 5 squadre su sei in corsa, noi due su sette!
Secondo fattore di declino, il "Ffp", la parolina magica che spaventa tanti club europei, ed anche italiani. E' il financial fair play, il traguardo cui punta Michel Platini. L'obiettivo di rendere i bilanci dei club compatibili, etici. Senza più quei buchi di adesso. Per questo è iniziato un percorso, che si concluderà nel 2015. Ma, come spiega Gianni Infantino, segretario generale Uefa, "le regole entreranno in vigore già nel 2012-2013 e ci sarà un qualche tipo di periodo di transizione, che stiamo definendo. Ma questo non significa che un club non può essere escluso già nel 2012, se la situazione è davvero cattiva e sta peggiorando". Le norme sono ancora in fase di definizione. "Da quest'estate i club sapranno quali saranno le regole e se un club non fa niente e pensa che le regole si applicheranno solo dopo il 2012-'13, beh questo è un calcolo sbagliato". Infantino si dice convinto dell'efficacia del financial fair play:"Escludere i club non è il nostro obiettivo, ma se ci sono delle regole, il nostro obiettivo è che queste vengano rispettate". Intervistato dal Daily Mail, Gianni Infantino, si è espresso anche sulle singole situazioni delle squadre inglesi, fra le più indebitate. Via libera per il Manchester United: non conta tanto il debito connesso all'acquisto del club ma il rapporto tra entrate e uscite: "Lo United è, sicuramente, gestito molto bene da David Gill, e finché ogni anno possono generare un attivo di bilancio come adesso, va bene. Nel lungo termine comunque la questione è se possono rientrare del debito contratto". E il Liverpool, che ha un debito intorno ai 40 milioni di sterline? "Devono stare attenti a non fare questo genere di perdite ogni anno. Per riuscirci ci sono diverse strade: ridurre il livello del debito o anche ridurre gli stipendi dei giocatori, anche se questo ha conseguenze sui risultati sportivi". Il Chelsea sta riducendo invece le perdite, contenute intorno ai 40 milioni di sterline nell'ultimo bilancio: "Un buon esempio, dissero qualche anno fa che il loro obiettivo era il pareggio di bilancio nel futuro, e ora ci sono le nuove regole ad aiutare. Se tutti seguono le regole, questa spirale inflattiva che continua ad alzare salari e prezzi di mercato, cesserà. Sarà un gran cambiamento e non penso che i proprietari saranno scontenti". Mah. L'Inter ridurrà gli investimenti, vista anche la situazione della Saras. Berlusconi ha già iniziato coi tagli al Milan. Ci saranno meno soldi, quindi meno campioni. Sarà dura tenere il passo di inglesi, tedesche, spagnole. Sempre più dura. Basteranno i ricavi da stadio? Non lo so. Mi sembra che Galliani sia troppo ottimista. San Siro, che pure è uno degli impianti migliori in Italia, già adesso ha larghi vuoti: il Milan quest'anno avrà un incasso ridotto, in campionato, di 10-12 milioni rispetto allo scorso anno. Eppure è lì, a due passi dall'Inter. E' un problema complessivo, non bastano più i ricavi dei diritti tv. Bisogna riportare la gente negli stadi, con una campagna seria, garantendo la sicurezza. Gli stadi tedeschi sono strapieni, quegli inglesi pure. Noi su quel fronte siamo troppo indietro. Il declino è nell'aria, ma i nostri presidenti che fanno? Litigano per gli arbitraggi, ballano mentre il Titanic sta affondando...
Maroni e il "Daspo educativo" per i genitori
Interessante intervista al ministro Roberto Maroni sul Calcio Illustrato, mensile di riferimento della Lega Nazionale Dilettanti, guidata da Carlo Tavecchio. Il n.1 del Viminale ha ribadito che il prossimo anno ci sarà la tessera del tifoso (ma la commissione mista non si mai riunita), mentre ha proposto un "Daspo educativo" riservato ai genitori. Di cosa si tratta? Ecco: "Ci sono genitori che trasformano i figli in gladiatori, che danno del cretino all'allenatore. Questo è un modo punitivo, esasperato e assolutamente sbagliato di vivere il calcio da genitori e di formare i ragazzi. Se potessi, quindi, introdurrei il Daspo educativo per tenere fuori dai campi i genitori invasati...". Ottima proposta.