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ginobi ha scritto:
| Rolexmania ha scritto:
Caro Gino, dovresti imparare ad ascoltare.... Prima dicevi che era ossido di rubino e mi hai fatto ridere, perchè per fare un'ossido ho imparato a scuola che ci vogliono 2 cose: un metallo e l'ossigeno. Il rubino artificiale è una pietra: il corindone o impropriamente kiamato rubino o zaffiro (in base al colore assunto con l'aggiunta di altri metalli), una pietra quindi che viene ottenuta partendo dall'alluminio. Hai presente cosa sia un bagno anodico? O cosa sia l'ossidazione anodica? O l'elettrocolore? Devi studiare tanto e poi ne riparliamo. Un link dove puoi documentarti. Ciao da mariano. http://www.geomin.unibo.it/strutture/Pag_pers/Gasparotto/Lezioni/Gemmologia_2006_04_gemme%20colorate1.pdf
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caro Mariano, a me sembra che , a parte il lapsus iniziale nel quale sono caduto e che ti ha fatto ridere, di cui mi sono accorto grazie al tuo intervento (e te ne ringrazio), stiamo dicendo la stessa cosa.. oppure no ??
in che maniera, con che tecnica o come avvenga il trattamento superficiale mi sono ben guardato dall' aggiungerlo perchè è al di fuori delle mie conoscenze; ho letto con attenzione quanto hai scritto e ti ringrazio nuovamente per la spiegazione.. ma io dalla tua spiegazione continuo a capire che si tratta di un trattamento superficiale a base di alluminio.. oppure no ??
se poi così non fosse chiedo scusa per.. la mia ignoranza.. dovuta evidentemente al fatto che devo studiare ancora tanto..
Ciao, Gino
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Non devi chiedere scusa, perchè non hai offeso nessuno, ti ringrazio per la tua gentilezza e non è un reato ignorare un processo tecnico.[
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Alla tua domanda rispondo in questo modo: Il trattamento superficiale dell'alluminio e delle sue leghe con altri metalli leggeri (metalli cui la densità è =/<4 kg/dm2) si chiama anodizzazione o ossidazione anodica. Questo processo costituito da un bagno anodico a base di acido solforico in vasche di piombo collegate al catodo (negativo). Nel trattamento elettrochimico viene utilizzata la corrente continua pulsante(semionda), il pezzo da anodizzare si collega all'anodo, (ecco da dove deriva il nome ANODIZZAZIONE)e chiuso il circuito elettrico inizia il processo ossidoriduttivo. Cosa avviene quindi?
Viene effettuata una trasformazione elettrochimica della superficie di alluminio creando sulla superficie uno strato di ossido estremamente duro e compatto. Queste caratteristiche unite ad un’ottima resistenza alla corrosione (è già ossidato!) e ad un elevato isolamento elettrico hanno determinato il successo di questo trattamento nel campo delle leghe leggere. E mi pare che fino qui sia facile da capire. Il colore rosso RUBINO che la Rolex ha voluto dare può variare da opaco a lucido e varia in funzione del bagno post ossidazione, del colore del materiale base e del grado di satinatura effettuato prima del trattamento.
Il pezzo quando esce dal bagno anodico è come lo stomaco umano, presenta dei villi (si vedono al microscopio) il colore va a riempire gli spazi interstiziali delle creste, ecco che si presenta di vari colori.
Le caratteristiche tecniche variano in base a quanto dura il bagno e le correnti in gioco, normalmente vanno da uno spessore di 3 a 20micron. (Le tensioni in gioco sono molto basse da 10 a 30 Volt.)
Spero questa volta di aver fatto chiarezza sulle ruote rosse di Rolex.
E' possibile fare la colorazione anche con prodotti a base di Teflon che conferiscono al materiale un'autolubrificazione, ma analizzando le ruote Rolex con un microscopio non vi è traccia del trattamento al Teflon.(PTFE)[
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Saluti da mariano.