Quello che oggigiorno viene definito "orologio tropicale" ha delle caratteristiche abbastanza banali, un qualsiasi sub, robusto e con il quadrante bruno/marrone, viene identificato come "tropicale".
Probabilmente ciò è dovuto al fatto che, se sottoposto a temperature elevate e ad un forte grado di umidità, il quadrante di un orologio, poteva subire una specie di "ossidazione", assumendo una colorazione più intensa virante al bruno e questi orologi, che vengono prodotti con quadranti già colorati con tinte che richiamano quel tipo di degenerazione cromatica, vengono identificati come tali.
Da notizie che io ho, (abbastanza vaghe e incomplete) sembra che in realtà, in origine, questo tipo di orologi, avesse delle caratteristiche costruttive particolari e ben definite.
In tempi in cui, le guarnizioni, erano ancora di la da venire, venivano costruiti orologi adatti a superare senza troppi inconvenienti, la sfida lanciata da questi climi caldi e umidi.
Trovarono applicazione al polso di fazenderos sudamericani, più o meno dagli anni'20, agli anni '40. Di tipo portoghese, ma con una cassa molto robusta e massiccia in acciaio inox, fondello anchesso in acciaio, a scatto molto preciso, tanto che una volta chiusi, era quasi impossibile aprirli manualmente. Praticamente impermeabili, non per merito di guarnizioni di gomma o nylon, ma soltanto in virtù della precisione costruttiva e della loro robustezza. Non so chi costruisse questi oggetti e dubito anche, che da noi se ne trovino, dal momento che erano destinati a climi molto più esasperati dei nostri, quì in Europa.
Forse, nella soffitta di qualche fazenda sudamericana, c'è qualche orologio del nonno, con queste caratteristiche costruttive; per quanto abbia fatto ricerche in tal senso, non mi è ancora riuscito di vederne uno, ne tantomeno toccarlo! Se qualcuno di voi leggendo queste righe, sa già di cosa parlo; sarebbe per me un vero piacere averne notizie, grazie.[:p][:p][:p]