Orologico Forum 3.0

Fortis

Airangel

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Fortis
« Risposta #45 il: Novembre 12, 2008, 16:12:55 pm »
beh, ognuno alla fine può dire quello che vuole....poi sta a noi capire...o cercare di capire chi dice frottole o meno....
cmq sia harwood e perrelet sono effettivamente tra i primi....
IMHO

Fortis
« Risposta #46 il: Novembre 12, 2008, 16:22:24 pm »
airangel ha scritto:

beh, ognuno alla fine può dire quello che vuole....poi sta a noi capire...o cercare di capire chi dice frottole o meno....
cmq sia harwood e perrelet sono effettivamente tra i primi....
IMHO

Harwood e Perrelet sono sicuramente i primi, anche se poi e da stabilire, chi dei due è stato il "primo", questo per quanto attiene il brevetto e già questa è una contesa.
Se poi dobbiamo stabilire chi ha iniziato per primo la produzione, la cosa si fa ancora più fumosa. [:D][:D]
« Ultima modifica: Novembre 12, 2008, 16:23:06 pm da mariol4749 »

alanford

Fortis
« Risposta #47 il: Novembre 12, 2008, 17:10:03 pm »
Per stabilire l'inventore conta SOLO il brevetto.
La produzione c'entra nulla.

Fortis
« Risposta #48 il: Novembre 12, 2008, 17:45:56 pm »
alanford ha scritto:

Per stabilire l'inventore conta SOLO il brevetto.
La produzione c'entra nulla.

Depositati negli uffici brevetti di tutto il mondo, ammuffisce una quantità abnorme di brevetti, che senza una produzione corrispettiva, contano ancora meno di nulla, forse è proprio questo aspetto della questione che Cartier; Fortis e altri si contendono: chi è stato il primo a produrli, il primato dell'invenzione è sufficentemente assodato. [:D][:D]
« Ultima modifica: Novembre 12, 2008, 17:51:44 pm da mariol4749 »

Airangel

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Fortis
« Risposta #49 il: Novembre 12, 2008, 18:42:45 pm »
è un primato che resterà conteso per sempre credo....
IMHO

alanford

Fortis
« Risposta #50 il: Novembre 12, 2008, 18:44:20 pm »
Quindi il quesito è:
Chi ha inventato l'automatico?
oppure chi ha prodotto per primo l'automatico?
Sono due cose totalmente diverse e non di scarsa rilevanza.

Fortis
« Risposta #51 il: Novembre 12, 2008, 20:57:41 pm »
Mi rendo conto che forse non sono stato abbastanza particolareggiato e ho dato per scontate alcune cose.
Facciamo un pò di chiarezza.
Lo svizzero Louis perrelet, è stato in assoluto il primo ad applicare una massa oscillante, alla molla di ricarica di un orologio da tasca.
L'inglese John Harwood, è stato in assoluto il primo ad applicare una massa oscillante, alla molla di ricarica di un orologio da polso.
La materia del contendere tra i due, è legata all'applicazione pratica dell'invenzione, il primo in assoluto è stato Perrelet, ma aveva previsto la sua applicazione, unicamente su orologi da tasca, mentre Harwood la brevettò come invenzione applicata ad un orologio da polso; tutto lì, ma non è poco se si va a cavillare.
Siccome stavamo parlando di orologi da polso, ho citato Harwood come conseguenza logica di ciò di cui stavamo discutendo.
Nella cronistoria di Fortis, dalla stessa maison scritta, si parla di primato temporale nella produzione di orologi automatici e successivamente, anche di primato nella costruzione di cronografi automatici.
Volendo considerare come primato, ogni successiva applicazione di meccanismi di carica automatica su tipologie sempre diverse di orologi, non si finisce più, diverse maison possono vantare così un primato in questo senso, senza tema di smentite, ma sicuramente sarebbe doverosa da parte loro qualche precisazione in merito.
Rolex, ad esempio, rivendica la primogenitura dell'orologio a carica automatica con finestrella del datario, precisazione doverosa, dal momento che quello con datario regolato da sfera, era già stato fatto da altri.
Sarete daccordo con me, quando dico che la materia del contendere, se vista tenendo conto di questi aspetti, diventa piuttosto fumosa? E fonte di controversie, se non supportata da distinzioni e precisazioni, anche alquanto pretestuose e noiose. [:D][:D]
« Ultima modifica: Novembre 12, 2008, 20:58:23 pm da mariol4749 »

Airangel

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Fortis
« Risposta #52 il: Novembre 13, 2008, 07:33:07 am »
di questo passo....ogni maison rivendicherà la primogenitura di qualcosa....[;)]
IMHO

alanford

Fortis
« Risposta #53 il: Novembre 13, 2008, 08:03:31 am »
I brevetti contano i brevetti, il resto è acqua fresca.
SE Perrelet ha brevettato una massa oscillante su un orologio da tasca, il brevetto è suo
l'invenzione è sua.
Successivamente Harwood ha brevettato una massa oscillante su un orologio da polso?
Quello si chiama MODELLO DI UTILITA' ossia inventare qualcosa che migliora una cosa già inventata.
Sono abbastanza addentrato nell'argomento e per questo mi permetto di puntualizzare
nonostante che non conosca la storia ma attenendomi a ciò che ha scritto Mario.

Fortis
« Risposta #54 il: Novembre 13, 2008, 10:27:56 am »
alanford ha scritto:

I brevetti contano i brevetti, il resto è acqua fresca.
SE Perrelet ha brevettato una massa oscillante su un orologio da tasca, il brevetto è suo
l'invenzione è sua.
Successivamente Harwood ha brevettato una massa oscillante su un orologio da polso?
Quello si chiama MODELLO DI UTILITA' ossia inventare qualcosa che migliora una cosa già inventata.
Sono abbastanza addentrato nell'argomento e per questo mi permetto di puntualizzare
nonostante che non conosca la storia ma attenendomi a ciò che ha scritto Mario.

Continuiamo a girare attorno allo stesso palo, ma alla fine, non si riesce a venirne a capo, e potremmo discuterne per ore!
Proviamo ad aggiungere qualche "piccolo" elemento.
Perrelet, dopo aver messo a punto e brevettato la sua invenzione per primo al mondo, (il fatto, non è in discussione) provò a proporla a diverse maison, che però non dimostrarono interesse alla cosa, a questo punto è necessaria una disgressione: l'utilità di una carica automatica, su di un dispositivo da tasca, non presenta vantaggi evidenti, dal momento che un orologio, normalmente posizionato all'interno della tasca di un panciotto, non subisce sollecitazioni tali da azionare una massa oscillante; il fortunato possessore di un simile gioiello tecnologico, avrebbe dovuto prendersi la briga di "saltellare" di tanto, in tanto, per dare la carica al suo orologio. Oppure, alla sera, prima di coricarsi e depositare l'orologio sul comò, sarebbe stato necessario agitarlo per un pò, al fine di assicurargli una carica sufficente. E perchè mai, un gentiluomo dei tempi avrebbe dovuto sottoporsi a simile disagio, oltretutto lesivo del suo aplomb; molto meglio estrarre dal taschino l'orologio e lentamente, dignitosamente, con stile; dare la carica manualmente alla sua cipolla. Non dimentichiamo, che a quei tempi, possedere un orologio era privilegio di pochi e segno di distinzione sociale.
Ben altra fortuna potè avere "l'invenzione" di Harwood, dal momento che l'orologio da polso meno "statico", meglio si prestava a quel tipo di carica cinetica.
In sostanza; l'invenzione di Harwood trovò seguito, quella di Perrelet,no.
Non sono pratico di brevetti, ma se Harwood riuscì a depositare il suo, probabilmente ciò è dovuto ad una sostanziale diversità rispetto a quello di Perrelet.
Rimane la diatriba su chi, per primo realizzò "industrialmente" il primo orologio automatico, ma quella, come già detto è materia abbastanza fumosa. [:D][:D]


Andrea80

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Fortis
« Risposta #55 il: Novembre 13, 2008, 12:05:05 pm »
infatti... ognuno rivendicherà un primato... anche a me questa cosa sembra un pò assurda... ma d'altronde a qualcosa si devono pure aggrappare per usarla come marchetta nelle vendite... [:D][:D][:D][:D][;)]

L'onore dipende spesso dall'ora che segna l'orologio - Guillaume Apollinaire

Fortis
« Risposta #56 il: Novembre 13, 2008, 13:03:40 pm »
Andrea80 ha scritto:

infatti... ognuno rivendicherà un primato... anche a me questa cosa sembra un pò assurda... ma d'altronde a qualcosa si devono pure aggrappare per usarla come marchetta nelle vendite... [:D][:D][:D][:D][;)]

Esattooo! [:D][:D]

cicci

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Fortis
« Risposta #57 il: Novembre 13, 2008, 14:41:32 pm »
mariol4749 ha scritto:

I brevetti contano i brevetti, il resto è acqua fresca.
SE Perrelet ha brevettato una massa oscillante su un orologio da tasca, il brevetto è suo
l'invenzione è sua.
".......
        ......."
Rimane la diatriba su chi, per primo realizzò "industrialmente" il primo orologio automatico, ma quella, come già detto è materia abbastanza fumosa. [:D][:D]




In questa discussione si viene mai nominato Breguet, quello che per prima è riuscito a far funzionare veramente un automatico.[;)]

Nel 1775, Abraham-Louis Breguet (Neuchâtel 1747-Parigi 1823) fonda la società "Breguet"  a Parigi, non lontano dai laboratori di Pierre Le-Roy, Jean Romilly, Ferdinand Berthoud e il suo nipote Louis, e Jean-Antoine Lepine.
Breguet era artefice di molti progressi significativi in orologeria e in meccanismi d'avanguardia.[8D]

Un esempio di "Perpétuelle" (automatico come si diceva una volta, cioè: "perpetuo") lo abbiamo nel 1780 con il lancio del Perpétuelle il cui meccanismo era più adatto all'uso in tasca rispetto a meccanismo di Perrelet con il sistema  del rotore[8)].







Il sistema di Breguet ha una massa che oscilla come un contapassi, sfruttando il movimento del bacino durante i nostri spostamenti[8D]:



Questo sistema si è rivelato funzionale[^] a differenza di quello sfortunato di Perrelet[:I].

Cicci
[;)]
La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)



Airangel

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Fortis
« Risposta #58 il: Novembre 13, 2008, 14:43:34 pm »
Breguet era un genio....[:0], cmq stiamo parlando di geni dell'orologeria....come perrelet...come harwood....
IMHO

Fortis
« Risposta #59 il: Novembre 13, 2008, 21:06:00 pm »
Caro cicci, non farmi dire cose che non ho detto; la prima parte dell'intervento che citi, non è mia, ma di "alanford", anche se in linea di massima, sono daccordo con lui. Il brevetto di Breguet, ha caratteristiche tecniche diverse da quelli di Perrelet e Harwood, non essendo basato su una massa oscillante o rotore di carica che dir si voglia che agisce secondo gli stessi principi e modalità degli altri due, Breguet, aveva capito, ben prima di Perrelet che il meccanismo avrebbe dovuto funzionare, semplicemente basandosi sul normale deambulare della persona. L'invenzione di Perrelet, fu in sostanza il rotore di carica, che però mal si conciliava con il semplice deambulare, per questo motivo non ebbe fortuna. Harwood, riprese il concetto di Perrelet, intuendo che sarebbe stato più confacente applicarlo ad un orologio da polso e secondo me, con una buona dose di cinismo Anglosassone, "reinventò" brevettandolo il rotore di carica, questa volta applicato ad un orologio da polso. Quest'ultima deduzione sul "cinismo Anglosassone" è una mia congettura, ma penso di non essere lontano dalla realtà storica, che non è fatta di comportamenti sempre limpidi e corretti. Harwood era un semplice orologiaio inglese, che non mi sembra avesse precedentemente brillato per essere stato artefice di altre soluzioni innovative; Breguet e Perrelet, erano tutt'altra cosa. Anche se, ripeto, è soltanto una mia ipotesi.      
Riguardo alla seconda, anche se non l'ho precisato, il riferimento era in merito agli  orologi automatici "da polso", è lì, che la materia è fumosa e che ognuno dice la sua, intorbidendo le acque. Poniamo il quesito in modo assoluto: chi per primo ha prodotto e messo in commercio un orologio da polso, solotempo a carica automatica? Vedrai che salterà fuori che uno l'ha fatto su un solotempo con secondiera a ore 6 e magari un altro, con secondiera centrale e siamo sempre lì. [B)][;)][:D]
« Ultima modifica: Novembre 13, 2008, 21:53:28 pm da mariol4749 »