Sarebbe sempre bene tenere presente che un orologio meccanico, essendo costituito da organi metallici in movimento, è inevitabilmente soggetto a fattori di modifica dell'andamento, sia interni che esterni, che sono: lo stesso movimento del polso che può causare modifiche temporanee negli attriti fra i vari componenti in movimento, grado di lubrificazione o meno dei componenti, condizioni atmosferiche, (umidità, temperatura e pressione atm.) la temperatura influisce sulla dilatazione dei metalli, ad esempio, mentre l'umidità e la pressione atmosferica, hanno minima rilevanza, ma ce l'hanno.
L'usura è anchessa determinante, in modo assoluto.
Forse dimentico qualcosa, ma in sostanza, una cosa è certa; ognuno dei fattori citati, è una variabile in costante evoluzione, quindi è facile dedurre, che un orologio oggi preciso, potrebbe non esserlo in futuro.
La qualità costruttiva di un buon meccanismo nel suo complesso, si deduce dalla bontà dei materiali adottati, dall'ingenieristica costruttiva e da tutte quelle attenzioni, che dettate dalla tecnologia ed esperienza costruttive; riescono ad attenuare, se non proprio a risolvere, il maggior numero di inconvenienti "fisici" variabili, sopra citati.
Detto ciò, risulta abbastanza ovvio che, tutte o quasi le soluzioni tecniche, che tendono ad "abbellire" con lappature, rettifiche abbaglianti ecc., senza influire in modo determinante, sui fattori che sono stati citati, hanno come da me già detto in altre occasioni, la funzione di "specchietti per le allodole", soddisfando un'esigenza estetica, che rende l'oggetto maggiormente appetibile, ma non per questo più funzionale. [
][
]