Orologico Forum 3.0

Come corre...il nonno

Come corre...il nonno
« il: Febbraio 02, 2009, 00:56:32 am »
Mi è spesso capitato di notare come orologi "datati", tendano ad anticipare anche di 5-10 minuti al giorno. Pur intervenendo sulla regolazione della molla del bilancere, non si riesce a diminuirne più di tanto il movimento. Una revisione si rende necessaria, dopodichè l'orologio torna a camminare come dovrebbe e la regolazione torna ad essere possibile. Alcuni dei miei orologi, hanno dovuto subire interventi di questo tipo, altri, di magari minor valore, sono in attesa di ricevere il medesimo trattamento, che prima o poi verrà anche per loro. Di un pezzo, mi piace conoscerne la storia, le curiosità legate al costruttore, alla foggia e ai materiali particolari con cui è fatto. Alle volte mi capita di acquisire un oggetto, soltanto perchè lo trovo originale e poco comune. Inevitabilmente, finisco con l'assorbire anche nozioni più "tecniche" legate alla meccanica del movimento, ma assolutamente insufficenti a fornirmi le necessarie conoscenze e la pratica di un orologiaio professionista, nutro uno sconfinato rispetto e molta ammirazione per questa categoria di artigiani. Quando ritiro un orologio che mi è stato rimesso in sesto, mi accontento del risultato e, a parte generiche notizie sull'intervento operato, non indago sui particolari tecnici dell'operazione. Notando però, la particolare ricorrenza di questa "sindrome del nonno iperattivo", mi chiedevo, o meglio chiedo a chi è più esperto di me, quale sia nello specifico, la causa di questa sindrome, che tipo di intervento viene operato e su quali componenti del meccanismo si va ad operare o sono da sostituire. Cicci illuminami, illuminaci![:D][:D][:I]

belloriccoefamoso

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« Risposta #1 il: Febbraio 02, 2009, 01:31:29 am »
forse con il tempo la molla perde elasticita'...
si indurisce...
e diminuisce l'ampiezza delle oscillazione aumentando cosi' la frequenza...

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« Risposta #2 il: Febbraio 02, 2009, 10:59:51 am »
In effetti, mi sembra che la sostituzione della molla di carica, fosse sempre presente nelle precedenti revisioni di orologi che presentavano questo problema. Forse però, ti riferisci alla molla del bilancere?[:D][;)]
« Ultima modifica: Febbraio 02, 2009, 14:00:22 pm da mariol4749 »

lupo

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« Risposta #3 il: Febbraio 02, 2009, 19:27:15 pm »
Su un vecchio orologio revisionato è sempre doveroso cambiare la molla di carica,trovare la sua  è importante ,perchè sostiurla con una che si adatta può influire sulla marcia.Andare a toccare la spirale per sostituirla  è inpensabile non si trova penso,sul bilanciere si possono fare dei lavori se gioca  troppo l'asse si può cambiare e rifare l'eqiulibratura del suddetto.I lavori per regilare ed equilibrare un bilanciere neccesita di attrezzi e un artigiano bravo.Poi  bisogna vedere il gioco delle varie ruote nei rubini e nelle altezze.Una revisione per riportare un vintage alla normalita della marcia passa tra molte fasi come la lubrificazione ed altro,non sono tanto esperto ma la vedo cosi

belloriccoefamoso

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« Risposta #4 il: Febbraio 02, 2009, 19:35:26 pm »
mariol4749 ha scritto:

In effetti, mi sembra che la sostituzione della molla di carica, fosse sempre presente nelle precedenti revisioni di orologi che presentavano questo problema. Forse però, ti riferisci alla molla del bilancere?[:D][;)]


si scusa
molla del bilancere [;)]

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« Risposta #5 il: Febbraio 02, 2009, 20:45:22 pm »
La revisione di un movimento, comporta operazioni che bene o male sono abbastanza note. La sostituzione della molla di carica, è anche essa operazione abbastanza scontata, è noto che col tempo, la molla di carica sottoposta a continua tensione, tenda a "stancarsi". Quello che mi interessava conoscere, è la causa principale dell'accelerazione del movimento, quand'essa è particolarmente accentuata. L'orologiaio riesce, con un'apposita apparecchiatura (cronocomparatore), a misurare l'angolo di oscillazione del bilancere e ad individuare la non sufficente ampiezza del medesimo, oltre alle variazioni del numero di alternanze, in differenti posizioni del meccanismo. Mi sembra di ricordare che sia proprio la molla di carica a determinare il problema, ma come ciò avvenga, non lo so.[:D][;)]

cicci

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« Risposta #6 il: Febbraio 02, 2009, 22:15:00 pm »
mariol4749 ha scritto:

La revisione di un movimento, comporta operazioni che bene o male sono abbastanza note. La sostituzione della molla di carica, è anche essa operazione abbastanza scontata, è noto che col tempo, la molla di carica sottoposta a continua tensione, tenda a "stancarsi". Quello che mi interessava conoscere, è la causa principale dell'accelerazione del movimento, quand'essa è particolarmente accentuata. L'orologiaio riesce, con un'apposita apparecchiatura (cronocomparatore), a misurare l'angolo di oscillazione del bilancere e ad individuare la non sufficente ampiezza del medesimo, oltre alle variazioni del numero di alternanze, in differenti posizioni del meccanismo. Mi sembra di ricordare che sia proprio la molla di carica a determinare il problema, ma come ciò avvenga, non lo so.[:D][;)]


E' una errata credenza attribuire che la regolarità di marcia e l'ampiezza di oscillazione siano determinate dalla molla di carica[:I]. Indubbiamente la molla è molto importante nel funzionamento di un segnatempo di precisione[8D], ma la sua forza, se eccessiva e/o mal calibrata può creare attriti eccessivi procurando usure precoci e un'isocronismo precario e inaffidabile[:o)]. L'orologiaio deve verificare la molla (possibilmente quella originale, oppure ci sono dei calcoli ben precisi su come ricavarla) sia sì quella giusta  ma, ..[8)].. soprattutto che lo scappamento sia ben aggiustato e regolato in modo da dare la massima efficienza.[8D][8D]

Cicci
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La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)



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« Risposta #7 il: Febbraio 02, 2009, 22:37:08 pm »
Quindi il problema deriva da molla e scappamento, sono questi i due principali componenti che influiscono sull'andamento troppo anticipato di un movimento? niente di imputabile a particolari usure di altri elementi? Oppure un pò tutto fà?[:D][;)]

cicci

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« Risposta #8 il: Febbraio 03, 2009, 00:10:40 am »
La mia precedente risposta riguardava quello che avevi scritto poco prima e che avevo evidenziato in rosso[:I]. Non esiste IMHO una regola generale del perché un orologio "datato" anticipa[:o)]. L'orologio meccanico marcia instancabile ed ininterrottamente per misurare il tempo, le cause possono essere molteplici[:I]. Diversamente dall'automobile, che funziona solo per il tempo in cui viene usata, l'orologio accumula molte più ore di servizio, e come tale necessita anch'esso di manutenzione periodica. Non basta solo pulire e rimettere del lubrificante nuovo. Non è così semplice da spiegare in poche righe, ma generalmente si procede così[:I]:

-L'orologio viene interamente smontato in ogni sua parte, ogni pezzo viene sgrassato e pulito in modo da eliminare ogni traccia di vecchie ed esauste lubrificazioni, e viene nel contempo controllato singolarmente con sistemi di diagnostica ad alta precisione. Ogni ricambio che presenta caratteristiche alterate viene sostituito con il suo pezzo originale e/o restaurato (in caso di ricambi esauriti). Principalmente si osservano, lo stato dei perni di rotazione (bilanciere soprattutto), i rubini (a volta sono crepati, scheggiati e/o usurati[8]). Nel caso di orologi "datati" è bene controllare anche lo stato di salute della spirale (ossidazioni e/o manomissioni[xx(]).

-Durante il rimontaggio vengono eseguiti i controlli accurati di scorrimento e di linearità dei ruotismi, e nel contempo viene eseguita la lubrificazione secondo i parametri del fabbricante. Di primaria importanza è il controllo della spirale che deve essere in piano, centrata rispetto all'asse di rotazione/oscillazione del bilanciere(non aggiungo altro per rendere il tutto troppo complesso[:I]).
In seguito viene effettuato il controllo di marcia (non prima di aver preventivamente smagnetizzato il movimento), fatta la verifica dell'amplitudine del bilanciere, ed eseguito le prove funzionali (nel caso di orologi cronografi, complicati o con funzioni speciali), per la massima precisione.[8)]


Cicci
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« Risposta #9 il: Febbraio 03, 2009, 09:23:07 am »
si grazie della spiegazione ma mario, come io, volevamo sapere PERCHE? in generale, in linea di massima, o se vuoi, nella maggioranza dei casi, un orologio corre di piu' da "vecchio"...
di solito si potrebbe pensare che sporco e usure rallentino i meccanismi e invece qui e' il contrario...
PERCHE'?

lupo

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« Risposta #10 il: Febbraio 03, 2009, 18:20:14 pm »
Che l'orologio corre più da vecchio che da nuovo non credo,se come ha spiegato cicci la revisione e l'osservazione dei vari pezzi è accurata non vi deve esserci problemi.I problemi sussistono quando non esistono ricambi originali.Per esempio  si si trova un bilanciere  nuovo in toto  nessun problema,ma se la spirale di un bilanciere deve essere sostituto se si trova ,ho vi è un orologiaio capace con gli attrezzi adeguati oppure niente.Stesso discorso per eqiulibratura bilanciere.Questi sono lavori molto delicati.Poi da dire che i vecchi orologi ogni qualvolta revisionati e buona norma smagnettizare