Orologico Forum 3.0

MeisterSinger

Patrizio

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MeisterSinger
« Risposta #60 il: Febbraio 19, 2009, 14:08:15 pm »
lucal ha scritto:

cmq il wyler vetta postato fa parte di quella produzione con cui la casa decise di rinnovare il marchio e salire di livello...a me è sempre piaciuta la maison anche in virtù della sua storia..ma devo dire che forse sul mercato anno perso davvero molti colpi...gli orologi come sono secondo voi??


ha da farne di strada...ma tanta ma tanta
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cicci

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MeisterSinger
« Risposta #61 il: Febbraio 19, 2009, 14:39:44 pm »
lucal ha scritto:

cmq il wyler vetta postato fa parte di quella produzione con cui la casa decise di rinnovare il marchio e salire di livello...a me è sempre piaciuta la maison anche in virtù della sua storia..ma devo dire che forse sul mercato anno perso davvero molti colpi...gli orologi come sono secondo voi??


La Wyler ha avuto il suo momento di gloria anni fà con il bilanciere "Incaflex", dove nella loro pubblicità mostravano un orologio con questo bilanciere che veniva gettato giù dalla torre Effiel. Dopo il volo l'orologio, sebbene malconcio, era ancora marciante (non si sa come e quanto bene, però[}:)]). Il leggendario bilanciere Incaflex: Brevettato nel 1927, risolveva uno dei problemi principali dell'orologio da polso, ovvero la rottura del bilanciere in caso di urto. Semplice ma geniale l'idea che fu alla base della sua costruzione: sostituire i corti bracci dei bilancieri tradizionali, rigidi e molto fragili, con bracci più lunghi e flessibili, caratterizzati da uno sviluppo a spirale, in grado di assorbire anche i colpi più violenti. Grazie alla sua straordinaria resistenza, il bilanciere flessibile Incaflex rappresentò un traguardo importantissimo per l'orologeria dell'epoca, trasformando l'orologio fragile e delicato, da indossare solo nelle occasioni più importanti, nell'orologio resistente e affidabile di tutti i giorni. L'invenzione diede a Wyler un tale prestigio - complici la sponsorizzazione della nazionale di calcio ai mondiali del 1934 e, negli anni '50, gli spettacolari lanci dalla Torre Eiffel e dalla Space Needle di Seattle -, che l'idea della robustezza e dell'affidabilità dell'orologio è entrata a far parte del DNA del marchio, caratterizzandone l'immagine ben oltre l'utilizzazione dell'Incaflex (storicamente superato dal successivo sistema antiurto Incabloc).

Questo è un esemplare che ho avuto in officina:




Wyler Vetta /  cronografo carica manuale, bilanciere Incaflex:






Il calibro è un Valjoux 23, con appunto il bilanciere "Incaflex":






Un manifesto pubblicitario dell'epoca:




Cicci
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Airangel

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MeisterSinger
« Risposta #62 il: Febbraio 19, 2009, 14:43:21 pm »
come sempre preciso e puntuale cicci.....[;)]

cicci

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MeisterSinger
« Risposta #63 il: Febbraio 19, 2009, 14:47:43 pm »
Dimenticavo, la figura del bilanciere[:I]. Nella foto non si vede bene.




[:D]:



Cicci
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MeisterSinger
« Risposta #64 il: Febbraio 19, 2009, 17:39:15 pm »
cicci ha scritto:

Dimenticavo, la figura del bilanciere[:I]. Nella foto non si vede bene.




[:D]:



Cicci
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Semplice e geniale, molto bello e ben tenuto quello da te revisionato; così trovarne![:D][;)]


lucal

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MeisterSinger
« Risposta #65 il: Febbraio 20, 2009, 20:21:08 pm »
..ecco ..per la storia mi riferivo proprio a questo..quindi secondo me una maison da non disprezzare...il mio primo orologio fu un wiler vetta..oggi non lo indosso più (anche perchè è un quarzo[:o)])..e forse la produzione moderna presenta delle belle trovate..