Nel 1500 gli orologi meccanici avevano uno scarto di circa due ore, arrivando circa ad un'ora al giorno grazie a modifiche sul bilanciere e sul ruotismo;
nel 1675 Huyghens accoppia la spirale al bilanciere, si passa a 10 minuti giornalieri e da quel momento compare la lancetta dei minuti.
Nel 18oo s'inizia a costruire gli scappamenti a cilindro che portano la precisione da 5 a 1-2 minuti alla fine del secolo.
Tra gli anni 181o-182o la precisione degli orologi, anziché migliorare, decade a causa della diffusione dell'orologio da polso con notevoli problematiche in più da risolvere rispetto all'orologio da tasca che veniva usato fino all'epoca. Oltre ad avere il bilanciere più piccolo, la vita al polso non era certo quella nel taschino ad una temperatura costante, sempre nella solita posizione, protetto dall'umidità e dagli urti, ecc.
Lo scarto si aggirava attorno ai due - tre minuti al di.
Pian piano la precisione aumenta fino agli anni 4o-5o in cui si torna al minuto, due di scarto, grazie ai miglioramenti tecnologici.
Negli anni 6o, con l'orologio automatico e l'aumento della frequenza vengono raggiunti i 2-5 secondi al giorno.
Quindi sicuramente influisce lo scappamento, tutti i materiali utilizzati per il movimento, ma anche la temperatura e in piccola parte anche tutte le condizioni climatiche. [xx(][xx(][xx(]