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Apollo13 ha scritto:
Caro Renato, tu parli bene, ma sai c'è qualcuno che sul cuore ha anche il portafogli. Io francamente butto sul tavolo tutto prima di pensare un acquisto. Hai ragione a mettere il cuore in testa (che scemata che mi è venuta!!) perchè è lui che comanda le passioni, ma anche la quantità di "valore" (di virgolette ce ne vorrebbero una trentina) che acquisto con quei soldi determina il successo. Riguardo a Ikepod posso capire che in qualità di architetto ti stimolino molto, ma a livello di creatività meccanica ne hanno poca: acquistano calibri ETA e li rifiniscono, se addirittura non li acquistano già rifiniti. Se c'è un motivo per cui mi interessa l'orologeria meccanica, è... la meccanica. Quindi un calibro così comune venduto a 6000 euro mi fa desistere dall'acquisto, anche se l'orologio è il più bello che c'è.
E poi ognuno valuta ogni aspetto sempre in modo personale. E' da anni che vedo uscire il discorso "qualità" ed è da anni che si arriva al solito discorso: è praticamente impossibile darne una misura oggettiva.
Ciao, Cristiano
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Grazie Cristiano per l'intervento.
Sono assolutamente con te per la impossibilità a stabilire valori oggettivi assoluti.
Permettimi di dissentire... ho letto tra le righe di diveris amici del forum un che di integralista....
Voglio dire che non si tratta di averci il cuore in testa.
Non si tratta di scelte d'amore....
Ma della mediazione ammissibile per trovare il giusto equilibrio per un elaborato dell'uomo che merita rispetto sia certo per la meccanica del movimento ma altrettanto certamente per una sfera infinita di altre argomentazioni (tecniche, ingegneristiche, creative ecc ecc) su cui ragionare, non col cuore chiaramente.
Non pensare che tra i miei orologi non si trovano AP, Breguet, GP, VC ecc. ecc. però ci trovi anche Alain Zilbertain, Carlo Ferrara, BRm, Graham, Chronoswiss ecc ecc.
Non sarà un peccato cosi grande amare le macchine "meccaniche" anche per il kevlar che le racchiude.
Saluti. Renato