Jackson, l'autopsia: scheletro senza capelli Il mistero del corpo martoriato da ferite
Nello stomaco di Michael Jackson non è stata trovata alcuna traccia di cibo. Il re del pop aveva ingerito solo una grande quantità di pillole che saranno sottoposte agli esami tossicologici. Sono le prime indiscrezioni, anticipate dal quotidiano britannico "Sun", sui risultati dell'autopsia effettuata sul corpo del cantante. Jacko era ridotto a uno scheletro, con fianchi, cosce e spalle martoriati dalle ferite degli aghi causate dagli analgesici che si iniettava per tre volte al giorno.
Sul corpo ci sono anche le cicatrici delle 13 operazioni di chirurgia estetica a cui il cantante si è sottoposto negli ultimi anni. Jackson aveva perso quasi tutti i capelli e al momento della morte indossava una parrucca. La parte di cuoio capelluto sopra il suo orecchio sinistro era completamente calva, in seguito ad un incidente avvenuto durante la registrazione di uno spot per la Pepsi, quando i capelli del cantante presero fuoco.
Nel tentativo di salvargli la vita, praticando un massaggio cardiaco, i soccorritori gli hanno rotto alcune costole, ma sono stati riscontrati anche lividi sulle ginocchia e sulle spalle, al momento inspiegabili. Ulteriori lesioni sono state riscontrate a causa dei tubi inseriti nel tentativo di rianimarlo. Vicino al suo cuore sono stati ritrovati anche quattro fori di aghi abbastanza spessi, probabilmente utilizzati per iniettargli l'adrenalina necessaria a far ripartire il battito.
Sabato scorso in una località segreta è stata eseguita una seconda autopsia, chiesta dalla famiglia Jackson.
Le prime indiscrezioni che trapelano dal lungo interrogatorio a cui è stato sottoposto il medico personale del cantante durante il weekend dicono che il cuore di Michael Jackson batteva ancora quando il dottor Conrad Murray ha cercato di rianimarlo in attesa dei soccorsi. Murray, che probabilmente è stato l'ultima persona a vedere vivo Michael Jackson, ha dichiarato agli investigatori di aver trovato il cantante a letto, privo di sensi. Il respiro era assente, ma il cuore di Jackson ha avuto una piccola pulsazione quando il medico ha tentato di rianimarlo prima dell'arrivo dell'ambulanza.
L'avvocato del medico, Edward Chernoff, ha smentito le voci sulle iniezioni di potenti antidolorifici che Murray prescriveva a Jackson. Gli investigatori hanno sequestrato l'auto del medico, parcheggiata sotto la casa affittata dal cantante, perché potrebbe contenere alcune prove relative alla sua morte, tra cui le prescrizioni dei farmaci che assumeva in grandi quantità. Per ora, la polizia non ha rilasciato dichiarazioni sulle indagini. Murray, ascoltato dalla polizia come testimone e non da indagato, ha negato di aver mai somministrato al paziente "alcun potente farmaco" come l'oppiaceo Demerol il giorno in cui il cantante morto. Lo ha detto al Los Angeles Times il legale del medico, Edward Chernoff. Il dottor Murray "non ha iniettato del Demerol o dell' OxyContin", ha riferito il legale smentendo categoricamente le voci circolate.
Intanto, si annuncia una battaglia legale per la custodia dei tre figli di Michael Jackson. La madre del cantante, Katherine, vuole chiedere l'affidamento di Prince Michael, 12 anni, Paris, 11, e Prince Michael II, 7. La madre dei due figli maggiori è l'ex moglie di Jackson, Debbie Rowe, mentre il più piccolo è nato nel 2002 da una madre surrogata, la cui identità non è mai stata resa pubblica. Secondo gli esperti di diritto di famiglia, la Rowe avrebbe molte possibilità di ottenere la custodia dei suoi figli, essendo l'unico parente biologico ancora in vita. "I tribunali tendono a favorire i legami biologici", ha spiegato l'avvocato Fed Silberberg, che rappresentò O.J Simpson nella causa di affidamento contro i genitori dell'ex moglie Nicole, dopo che venne accusato e poi assolto per l'omicidio della donna avvenuto nel 1994.
Dal divorzio con Jackson, Debbie Rowe ha sempre tenuto un basso profilo e, dal giorno della sua morte, non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale. Il quotidiano britannico News of the World ha riportato l'indiscrezione secondo cui i bambini non sarebbero stati concepiti da Jackson. Secondo il tabloid, la Rowe avrebbe ammesso in passato di aver praticato l'inseminazione artificiale con il seme di un donatore anonimo. Michael Jackson era molto protettivo con i bambini e li costringeva ad uscire in pubblico sempre con il viso coperto. Il suo comportamento scandalizzò l'opinione pubblica nel 2002 a Berlino, quando mostrò ai fan in attesa sotto il suo albergo il piccolo Prince Michael II, sempre col volto coperto da un fazzoletto, lasciandolo penzolare al di là della finestra. Dalla morte del cantante, i bambini sono accuditi dalla nonna Katherine nella sua casa di Encino, nei dintorni di Los Angeles. Il padre di Mickael, Joe, criticato dai fan del cantante per il suo comportamento dopo la morte del figlio, ha detto che i bambini sono in buone condizioni.