Sono d'accordo con Angelo: assegnare il premio Nobel a Barack Obama è stata un'azione quanto meno prematura, tutta basata su dichiarazioni di intenti che si dovranno concretizzare nel futuro (vedremo con quali difficoltà). Per adesso la politica del presidene degli USA si è limitata, nella gran parte, ad una sostanziale conferma delle politiche dell'amministrazione precedente. Vedi interventi per la crisi finanziaria-economica, Afghanistan, Iraq, etc. Con minime aperture diplomatiche con l'Iran e riguardo la questione israelo-palestinese subito propagandate come sconvolgenti novità soprattutto dai media europei (in primis ovviamente quelli italiani).
Un'ultima considerazione: a parte quel comitato che lo vorrebbe candidato al premio Nobel per la pace, in questa discussione, cosa c'entra Berlusconi?!
Ciao
Francesco