Orologico Forum 3.0

Un italiano al vertice

Un italiano al vertice
« il: Novembre 08, 2009, 21:22:37 pm »
Questa mattina facendo zapping col telecomando del televisore, sono incappato in un sevizio su Class News, emittente un pò snob, che tratta argomenti legati al lusso ed all'esclusività. L'intervista era a Luca Dondi, nuovo brand Manager per l'Italia ed il Sud Europa di A. Lange & Sohne. Sono rimasto abbastanza stupito dalla giovane età del manager, che comunque sembra aver avuto altre significative esperienze con altri brand esclusivi. Inutile dire che mi sono beato delle immagini trasmesse a corollario dell'intervista, che raffiguravano realizzazioni della grande maison. Allego link della notizia reperito in rete: http://www.luxgallery.it/articolo/intervista-a-luca-dondi/14116/  e vorrei chiedervi cosa ne pensate dell'accoppiata orologeria sassone/management italiano. A me sembra un'accoppiata felice e a voi?[:D][;)]

Sir C

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Un italiano al vertice
« Risposta #1 il: Novembre 08, 2009, 22:01:28 pm »
Assolutamente no. Il management
deve essere inserito nella realtà locale
del brand che rappresenta in modo da esserne
veramente partecipe.Non è una stupigaggine,
i migliori risultatiè dimostrato, si ottengono
con manager capaci di "parlare" la stessa lingua dell'azienda
che rappresentano. Affidarsi ad un esterno è un rischio.
Se poi si tratta di un bocconiano marketing oriented
allora si ottengono solo guai.
Cavaliere Vostro
Sir Citrone

Un italiano al vertice
« Risposta #2 il: Novembre 08, 2009, 22:25:45 pm »
Beh, se l'hanno fatto, avranno avuto le loro buone ragioni. Certe scelte non possono essere soltanto frutto di simpatie personali o quant'altro, c'è sempre una valutazione ben ponderata di fronte a soluzioni che in apparenza possono sembrare poco idonee. Penso che non avrebbero avuto nessun problema a nominare una persona del loro staff sassone, così, tanto per rimarcare le loro origini. consideriamo che il signor Dondi è lì per parlare ad una clientela Sud europea, l'Italia e gli italiani sono universalmente conosciuti come cultori del bello un pò a tutti i livelli e secondo me, siamo davanti ad una scelta politicamente corretta. Riporto la dichiarazione di un pezzo grosso della maison in merito: "Abbiamo orientato la nostra scelta su Luca Dondi perché siamo certi che la sua esperienza e le sue capacità porteranno nuova linfa in termini di idee ed entusiasmo", ha dichiarato Fabian Krone, Ceo di A. Lange & Söhne.[:D]
« Ultima modifica: Novembre 08, 2009, 22:31:55 pm da mariol4749 »

cicci

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« Risposta #3 il: Novembre 09, 2009, 00:34:58 am »
mariol4749 ha scritto:

..................


 "Abbiamo orientato la nostra scelta su Luca Dondi perché siamo certi che la sua esperienza e le sue capacità porteranno nuova linfa in termini di idee ed entusiasmo", ha dichiarato Fabian Krone, Ceo di A. Lange & Söhne.[:D]


Direi ex CEO di A. Lange & Söhne[:(], ha dato le dimissioni a settembre[:(].

Cicci
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fabri5.5

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« Risposta #4 il: Novembre 09, 2009, 00:57:56 am »
dal mio punto di vista gli ultimi due Lange sono due flop.
riguardo i manager tutti in una nuova Treblinka li spedirei!!!!!
pagliacci che non capiscono la qualità ma solo il fatturato.

belloriccoefamoso

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« Risposta #5 il: Novembre 09, 2009, 01:58:56 am »
Luca Dondi?
braccia rubate all'agricoltura...

uno che passa dall'automobile all'orologio...qualcosa non mi torna....
« Ultima modifica: Novembre 09, 2009, 01:59:40 am da belloriccoefamoso »

Airangel

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« Risposta #6 il: Novembre 09, 2009, 08:19:31 am »
cicci ha scritto:

mariol4749 ha scritto:

..................


 "Abbiamo orientato la nostra scelta su Luca Dondi perché siamo certi che la sua esperienza e le sue capacità porteranno nuova linfa in termini di idee ed entusiasmo", ha dichiarato Fabian Krone, Ceo di A. Lange & Söhne.[:D]


Direi ex CEO di A. Lange & Söhne[:(], ha dato le dimissioni a settembre[:(].

Cicci
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meno male....anche io sono convinto che debba essere uno di quella realtà....

cicci

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« Risposta #7 il: Novembre 09, 2009, 08:20:39 am »
belloriccoefamoso ha scritto:

Luca Dondi?
braccia rubate all'agricoltura...

uno che passa dall'automobile all'orologio...qualcosa non mi torna....




Anche Fabian Krone prima di essere CEO di Lange & Söhne era alla Alfa Romeo a Torino![:D][:D] Eppure la sua gestione secondo esperti del settore non era male.

Cicci
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Cicuzzo

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« Risposta #8 il: Novembre 09, 2009, 10:31:20 am »
Scusate, ma cosa si intende per Sud Europa, oltre all'Italia?
Immagino Spagna, Portogallo, Grecia, forse le repubbliche ex Jugoslavia, la Bulgaria...
Credo che un brand manager italiano sia stata una scelta più opportuna, direi quasi scontata, nella considerazione che forse nel nostro paese il marchio A. Lange & Sohne abbia una diffusione maggiore che in quelle nazioni.
Anche a me, comunque, lascia molto perplesso che un manager possa, al giorno d'oggi, indifferentemente passare da un prodotto automobile ad un prodotto orologio... [:0]
Dio ci salvi dai manager!

Un italiano al vertice
« Risposta #9 il: Novembre 09, 2009, 18:50:39 pm »
Mi sembra di aver letto che per A. Lange & Söhne, il mercato italiano sia il terzo in rapporto al numero di pezzi venduti, inevitabile che di conseguenza rivesta una certa considerazione presso la dirigenza della maison sassone. Nella logica imprenditoriale, ad un manager di quel livello, non è richiesta nessuna esperienza specifica nel settore trattato; queste persone vengono assunte allo scopo di incrementare la diffusione del prodotto. Precedenti esperienze, supportate da buoni risultati commerciali in settori merceologicamente diversi, ma sempre attinenti al lusso, sono da ritenere importanti nella scelta di un manager; non credo che nessuno abbia mai chiesto e mai chiederà a titolo di referenza al signor Dondi, di smontare e rimontare un orologio, non è per quello che è stato scelto.[:D][;)]

Cicuzzo

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« Risposta #10 il: Novembre 09, 2009, 19:05:26 pm »
Mario, hai ragione.
Però, sarò forse fuori dal mondo e dai tempi, continuo a pensare (anzi... a sperare) che se in una realtà imprenditoriale tutti, a cominciare dal magazziniere fino al capo dei capi, nutrono "passione" per il proprio lavoro e la condividono, il risultato sarà eccellente perchè frutto del massimo impegno di tutti.
Soprattutto poi quando il prodotto si rivolge ad una clientela molto attenta ed esigente.
Mi auguro insomma che il signor Dondi la "passione" per gli orologi l'avesse già da tempo e non se la sia fatta venire solo a causa dei milioni che guadagnerà... [;)]

Bertroo

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« Risposta #11 il: Novembre 09, 2009, 19:09:09 pm »
Bisogna vedere l'azienda cosa vuole....i manager esterni vengono presi per raggiungere gli obiettivi dell'azienda...poi se sono autoctoni o esterni a loro poco importa....l'importante sono gli obiettivi....

Sir C

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« Risposta #12 il: Novembre 09, 2009, 19:26:56 pm »
E il bello è che la generazione di giovani
manager superlaureati appena si insediano tentano
sempre di far fuori maestranze e impiegati "storici"
dell'azienda;gente che ha anni e anni di esperienza
in azienda,solo perchè magari sono poco flessibili
e non piu giovani.
Pensate che una volta ho superato un colloquio
con uno di questi geni solo perchè nell'arco del discorso
gli avevo detto che in precedenza avevo fatto il lavapiatti
in un ristorante perchè ero momentaneamente senza lavoro..
"Accidenti che flessibilità,complimenti,lei mi piace..."
Gli ho risposto solo "grazie" ma se avessi continuato la frase
avrei detto " se non facevo cosi non potevo farmi la spesa e vivere.."
A quello ci voleva un'esperienza del genere,una vera utilissima
scuola di vita.
Per cui, cosa volete che capiscano???? Sono dannosi (a volte geniali)
Cavaliere Vostro
Sir Citrone

Bertroo

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« Risposta #13 il: Novembre 09, 2009, 19:31:34 pm »
Sir C ha scritto:

E il bello è che la generazione di giovani
manager superlaureati appena si insediano tentano
sempre di far fuori maestranze e impiegati "storici"
dell'azienda;gente che ha anni e anni di esperienza
in azienda,solo perchè magari sono poco flessibili
e non piu giovani.
Pensate che una volta ho superato un colloquio
con uno di questi geni solo perchè nell'arco del discorso
gli avevo detto che in precedenza avevo fatto il lavapiatti
in un ristorante perchè ero momentaneamente senza lavoro..
"Accidenti che flessibilità,complimenti,lei mi piace..."
Gli ho risposto solo "grazie" ma se avessi continuato la frase
avrei detto " se non facevo cosi non potevo farmi la spesa e vivere.."
A quello ci voleva un'esperienza del genere,una vera utilissima
scuola di vita.
Per cui, cosa volete che capiscano???? Sono dannosi (a volte geniali)



Le tue parole confermano il fatto che al giorno d'oggi è inutile essere appassionati, amatori ecc....l'importante è essere aziendalisti!

Cicuzzo

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« Risposta #14 il: Novembre 09, 2009, 19:33:17 pm »
Sir C ha scritto:
Per cui, cosa volete che capiscano???? Sono dannosi (a volte geniali)


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