Il caso | bufala all'acqua
Mozzarella, commissariato il Consorzio
Zaia: presidente annacquava il latte
Il ministro: ho nominato 4 uomini che controlleranno
con la lente di ingrandimento i casi di contraffazione
CASERTA - Latte di bufala annacquato dal presidente in persona, lo stesso che, nel programma operativo, aveva annunciato misure per «consolidare ancora di più la qualità e l'eccellenza della mozzarella nelle aree Dop (Caserta, Salerno, Napoli, Benevento e province di Roma, Latina, Frosinone e Foggia). E il ministro Zaia commissaria il consorzio di tutela.
IL COMMISSARIAMENTO - «Ho appena commissariato il Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala». Lo ha rivelato dai microfoni dell’Alfonso Signorini Show in onda su Radio Monte Carlo il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Luca Zaia. «Ho commissariato il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala, perché - ha spiegato il ministro - durante i controlli lo stesso presidente del Consorzio (Luigi Chianese ndr) è stato sorpreso mentre annacquava il latte. Ho già firmato un decreto in cui ho nominato quattro uomini di mia fiducia, che controlleranno, con la lente di ingrandimento, anche questo grave caso di contraffazione».
AL CONSORZIO NESSUNO SA NIENTE - Eppure al Consorzio di tutela di Caserta è una mattinata tranquilla, nessuno sa niente e il presidente non c'è. Quando il corrieredelmezzogiorno.it telefona la risposta è questa: «Cosa? L'ex presidente? No, lei cerca il presidente. Non c'è nessun commissariamento, almeno non ci hanno avvisato...». Il consiglio di amministrazione del Consorzio per la tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop aveva nominato Luigi Chianese, già consigliere, presidente del Consorzio all'unanimità. Il nuovo presidente, titolare delle Fattorie del Massico di Piedimonte di Sessa Aurunca, era il successore di Francesco Serra, dimessosi per motivi personali. Chianese, 46 anni, imprenditore conosciuto nel settore lattiero-caseario, aveva già ricoperto il ruolo di presidente nel 2007 all'indomani della scadenza dei primi mandati dello stesso Serra.
IL 25% MOZZARELLE FALSE - «Da due anni a oggi - ha proseguito il ministro - la mia politica di tolleranza zero ha portato alla scoperta di molti casi di contraffazione di prodotti alimentari. A novembre i numerosi controlli nella grande distribuzione hanno rivelato che nel 25% dei campioni analizzati, le mozzarelle non erano vere mozzarelle di bufala poiché contenevano almeno il 30% di latte di vacca».
COLDIRETTI: AVEVAMO CHIESTO UN CAMBIAMENTO - «Da tempo ritenevamo che sia la compagine che il modus operandi del consorzio doveva avvalersi di un maggior contributo delle imprese agricole e in particolare degli allevatori. Questa situazione, più volte denunciata, anche alla luce dei problemi di carattere sanitario attraversati negli ultimi anni, ci aveva portato a chiedere a una modifica della composizione del consorzio per rilanciare un comparto che usciva da un tunnel maledetto». Lo dice Vito Amendolara, direttore regionale della Coldiretti campana in merito al commissariamento del consorzio di tutela della mozzarella di bufala. «Anche se sul piano dell’immagine questa iniziativa crea problemi, comunque circoscritti e sui quali attendiamo documentazioni ufficiali, l’auspicio è che nella terra dei commissariamenti - conclude Amendolara - si riesca a risalire la china in maniera definitiva per un comparto che dà lustro alla Campania sul piano economico consegnando risposte concrete alle aziende zootecniche».
NAPPI (REGIONE): NOI, PARTE LESA - «Siamo lieti dell’intervento del ministro Zaia, che ha annunciato il commissariamento del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala. Come Regione ci sentiamo parte lesa di fronte alle violazioni riscontrate durante i controlli nelle aziende, perchè è inconcepibile che per le inaccortezze e le frodi di alcuni un’intera filiera, altamente strategica per la Campania, rischi di essere fortemente penalizzata». L’assessore all’agricoltura della Regione Campania, Gianfranco Nappi, commenta così la notizia del commissariamento del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala da parte del Governo. «È venuto il momento di rafforzare il sistema dei controlli sui Consorzi, che ad oggi risulta ancora centralizzato - aggiunge Nappi - la Regione a tale proposito rivendica un ruolo più attivo, non contrapposto ma complementare a quello dei livelli nazionali. E fin dalle prossime ore incontrerò tutti gli attori della filiera bufalina per sviluppare un programma di promozione della mozzarella campana, su cui la giunta regionale ha già individuato le risorse economiche, che si fondi irrinunciabilmente su qualità e rintracciabilità dei prodotti».