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Orologi e Co... / Re:Orologi interessanti fascia 1000/2000
« il: Dicembre 04, 2020, 19:45:27 pm »
Io andrei di Ebel!
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Questo calibro Union, peraltro molto interessante...
Per 26 K cosa volete che vi venda Patek???
Accontentatevi!
Della serie “e che per un caffè voleva tutta la m*****a!?”
CHI MI PUO' DARE INFORMAZIONI SULL' OROLOGIO RENE' MARCHAL. IN ALLEGATO.E' SUBACQUEO? QUALE PUO' ESSERE IL SUO VALORE?
Marc Brogsitter...Per farmi perdonare, ti cavo dal cilindro un David Lowinger...
Questo è un Turbo!
FDMN (Fabrication de Montre Normandes) per Marc Brogsitter.
Stupendo!
Potrebbe anche trattarsi di un DPW, erano orologi venduti negli spacci delle caserme Italiane, personalizzati con simboli delle varie armi e reparti di esercito, polizia ecc.
Non so se esista ancora quella marca.
Due esempi presi dalla rete:
Buongiorno Mauro, è un piacere leggerti. Ricordavo la tua dialettica.
Volevo solo fare un inciso che se vogliamo potrebbe essere anche una domanda (aperta a tutti naturalmente).
Ma perchè si parla sempre di dover competere con colossi economici quando si ipotizza di uscire dall'Europa?
Secondo: in che modo il restare in Europa ci proteggerebbe da questa competizione?
Lo dico perchè penso che l'Italia ha delle peculiarità ed è un paese così piccolo, in ottica planetaria, che potrebbe vivere senza "competere" con alcun colosso.
Fuori o comunque ai margini del mercato, un pò come, nella nostra comune passione, sono gli indipendenti a confronto dei grandi gruppi dell'orologeria.
Ipotizziamo di essere fuori da tutto.
Il nostro è un paese di "trasformatori" avendo ben poche materie prime, quindi per acquistarle dovremmo sottostare alle leggi del mercato, ed ok, qui perdiamo se siamo piccoli......
Però se riusciamo a mantenere o creare produzioni di qualità/esclusive come solo noi con la nostra fantasia siamo capaci, potremmo vendere a prezzi elevati tanto nella vastità del mondo e con l'abbondanza di nuovi ricchi/benestanti, non avremmo problemi a trovare acquirenti.
Un esempio: La Ferrari, il vino, l'alta moda, il cibo, alcune tecnologie, ecc.
Pensate ci siano difficoltà a vendere quantità limitate (in ottica mondiale) di "pasta di grano duro xxxxx" che costa il quadruplo di quella prodotta in corea?
Oppure di avere invendute 10.000 Maserati?
Per non parlare del patrimonio culturale e del turismo.
Pagare signori stranieri se volete venire a vedere le opere d'arte che sono a Firenze, Roma, Venezia o se volete trascorrere vacanze eno-gastronomiche in Toscana, Umbria, Puglia.
L'Italia deve essere una meta esclusiva.
Suvvia, siamo "solo" 58 milioni su un territorio dove è concentrato il 70% dei beni artistici mondiali, abbiamo una fantasia ed una duttilità mentale sconosciuta a qualunque "mangiacrauti", "musogiallo" o "bevitore di vodka".
Possibile che non sarebbe possibile ricavarci la nostra nicchia di mercato?
Secondo me è un grandissimo bluff che da decenni stanno raccontandoci.
Se non sei grande o non ti aggreghi sei morto........ ma de che?