Orologico Forum 3.0

Dal Titanio al Silicio

Airangel

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Dal Titanio al Silicio
« il: Maggio 25, 2010, 13:10:23 pm »
dal corriere.it

Dal titanio al silicio è la sfida hi-tech
Il nuovo chiodo fisso: resistenza e leggerezza

Dal titanio al silicio, alle nuove leghe in ceramica e metallo, al tantalio, alla ricerca di soluzioni per ottenere acciai colorati. Obiettivo: resistenza, leggerezza, durabilità, attenzione al design. L’industria dell’orologeria d’alta gamma è sempre più impegnata nella ricerca di materiali hi-tech. In realtà lo è da quando l’orologio uscì dal panciotto dei pochi benestanti, nei primi decenni del secolo scorso, per salire al polso. Da allora la ricerca ha migliorato il movimento meccanico, proteggendolo da urti, sbalzi di temperatura e campi magnetici.

«I nuovi materiali hanno seguito le esigenze evolutesi nel corso degli anni — spiega Carlo Ceppi, direttore di IWC Italia, che dal 2000 appartiene alla divisione orologiera di Richemont International SA —. La svolta arriva fra le due guerre mondiali, con il diffondersi graduale della cultura delle vacanze. E per realizzare segnatempo più leggeri e robusti, noi lanciammo nel 1982 il primo cronografo (Porsche) in titanio al mondo». IWC vanta una storia di primati nell’antimagnetismo. Dopo il successo dei primi orologi prodotti per i piloti dell’aviazione militare nel 1939 e, in seguito, soprattutto nel 1948, sfruttando il concetto della Gabbia di Faraday, l’azienda di Sciaffusa creò un movimento racchiuso in una cassa di ferro dolce, metallo morbido, che respingeva i campi magnetici. Nacque così l’orologio antimagnetico Mark XII, fabbricato con identiche caratteristiche fino al 1984 (il suo erede è Mark XVI, con diametro maggiore e motore più preciso). Ma il modello emblematico del passaggio dalla carica manuale a quella automatica è Ingenieur, prodotto nel 1955, in doppia cassa di ferro dolce e con una serie di protezioni che ne assorbono urti di alta intensità e rendono meno vulnerabile il rotore di ricarica. «Col tempo è diventato un orologio così resistente da essere adottato da molti sportivi estremi», aggiunge Ceppi.

C’è chi invece ha segnato un passo storico nella lunga marcia d’avvicinamento all’isocronismo negli orologi meccanici, come Patek Philippe, che dopo il lancio della prima ruota d’ancora in silicio per scappamento, presentò la spirale Spiromax in Silinvar. Materiale brevettato, ottenuto dall’ossidazione sotto vuoto tramite una modifica molecolare della superficie degli elementi in silicio allo stato puro. «Che conferisce le proprietà essenziali per la regolarità di marcia dell’orologio meccanico — chiarisce Paolo Trevisi, responsabile assistenza tecnica della Patek Philippe Italia — e compensa le variazioni termiche». Sul mercato l’azienda, annoverata dagli specialisti tra i produttori dei migliori orologi al mondo, ha inserito tali componenti su tre serie limitate di orologi con Calendario Annuale: la Ref. 5250, nel 2005, la Ref. 5350, nel 2006 e la Ref. 5450 nel 2008. I componenti in silicio sono già presenti dunque in questi tre orologi e la spirale in silicio è stata introdotta progressivamente in alcuni modelli della collezione Nautilus. Non solo silicio, però. «Lo zirconio derivato dalla ceramica, al posto di piccole biglie di acciaio (che si possono invece usurare e ovalizzare), permette un migliore movimento delle masse oscillanti, che rende più veloce la ricarica automatica». Quali le nuove frontiere dei materiali hi-tech? Chiosa Trevisi: «Il famoso orologiaio svizzero Abraham-Louis Breguet (1747- 1823) disse che con un ottimo lubrificante avrebbe potuto creare un orologio perfetto; ma la soluzione ideale non è stata ancora trovata. Dunque, in futuro alcune parti dell’orologio non avranno bisogno di lubrificazione, ma la manutenzione generale sarà necessaria, anche se si sposterà sempre più in là nel tempo

fabri5.5

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #1 il: Maggio 25, 2010, 21:57:29 pm »
no,il silicio proprio no.

Airangel

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #2 il: Maggio 26, 2010, 07:12:16 am »
perchè?

aratro

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #3 il: Maggio 26, 2010, 09:09:05 am »
« Ultima modifica: Maggio 26, 2010, 09:10:39 am da aratro »
aratro
ho cercato di annegare i miei problemi bevendo, ma ho scoperto che sanno nuotare

Teo

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #4 il: Maggio 26, 2010, 10:41:29 am »
Comunque la ricerca dei materiali rimane un settore in continua crescita in tutti i settori. E la ritengo anche molto affascinante come materia di studio.


Matteo

Bertroo

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #5 il: Maggio 26, 2010, 10:55:49 am »
Comunque la ricerca dei materiali rimane un settore in continua crescita in tutti i settori. E la ritengo anche molto affascinante come materia di studio.


Matteo

 
Concordo...lo sviluppo di nuovi materiali è sempre una cosa buona, sarebbe bello saperne di più dai "più esperti in materia"!!!!

fabri5.5

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #6 il: Maggio 26, 2010, 14:49:26 pm »
perchè?
perchè tecnologia presa dall'elettronica
e per mantenere la meccanica legata ai materiali ferrosi.

Airangel

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #7 il: Maggio 26, 2010, 14:50:15 pm »
purista!
 ;) :D

fabri5.5

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #8 il: Maggio 26, 2010, 15:23:33 pm »
purista!
 ;) :D

no,è che il silicio mi sembra anche la scappatoia comoda
al coassiale di Omega.

Bertroo

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #9 il: Maggio 26, 2010, 17:39:28 pm »
Partendo dal presupposto che il silicio non è un metallo...ma non è anche un "non metallo", credo che tutto sommato la sua introduzione non sia poi così negativa...comunque c'è una ricerca ed un'avanguardia del materiale...non so se possa essere l'alternativa al coassiale di omaega, certo è che comunque si prefigge di riuscire a risolvere gli stessi problemi e se ci dovesse riuscire rendendo l'orologio ed il suo scappamento meno delicato........

Patrizio

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #10 il: Maggio 27, 2010, 12:30:46 pm »
se migliora le prestazioni why not?
sempre meglio che le casse fatte di marmo o in minchionio142...
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Teo

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #11 il: Maggio 27, 2010, 13:05:20 pm »

no,è che il silicio mi sembra anche la scappatoia comoda
al coassiale di Omega.


intendi per raggiungere le sue stesse prestazioni?

aratro

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #12 il: Maggio 27, 2010, 15:15:18 pm »
tutto quello che serve a migliorare le prestazioni ben venga
l'importante è che non facciano simulazioni al computer
per poi venderli a noi e  scoprire che non funzionano >:(
succede tutti i giorni nelle case automobilistiche prima ti vendono la macchina poi ti richiamano per la sostituzione di un pezzo mal funzionante
in realta  tu paghi e fai i test gratis per loro
è successo anche a mia sorella che dopo aver speso €60.000 per una M....... dopo pochi mesi dall'acquisto a dovuto lasciare la macchina in officina 20 giorni


vedi post di airangel BMW moto
« Ultima modifica: Maggio 27, 2010, 15:21:45 pm da aratro »
aratro
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Bertroo

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #13 il: Maggio 27, 2010, 20:47:07 pm »
C'è da dire una cosa però...molte maison si sono avvicinate e hanno usato il silicio: Patek nel 5450 con la ruota di scappamento in silicio, l'ancora e la spirale, Breguet inserendo leve dell'ancora, ruota di scappamento e spirale nel calib.591A, Omega nel suo 8611 che pulsa nel DeVille ha la spirale in silicio, Chopard nel L.U.C. che ha àncora e ruota di scappamento....forse nel campo la più famosa...Ulysse Nardin....voglio dire se tutto ciò è stato fatto un motivo ci sarà......è vero che sono stati riscontrati problemi riguardo alle variazioni di temperatura ma credo che questo problema ormai sia stato superato....è comunque vero che da sempre il silicio ha sempre schierato 2 scuole di pensiero...i pro e i contro! ;D
 
 
« Ultima modifica: Maggio 28, 2010, 00:29:05 am da Roberto »

fabri5.5

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Re:Dal Titanio al Silicio
« Risposta #14 il: Maggio 27, 2010, 22:49:21 pm »

no,è che il silicio mi sembra anche la scappatoia comoda
al coassiale di Omega.


intendi per raggiungere le sue stesse prestazioni?
esatto,diminuire l'attrito e non lubrificare la ruota di scappamento.
poi ci fanno anche le spirali,
magari funzionano meglio,ma rimango ancorato al sistema classico di laminazione e tempra.