Orologico Forum 3.0

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Bertroo

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« il: Maggio 19, 2011, 16:08:47 pm »
Da Luxury 24......
 
 
 
«È stata una delle migliori Baselworld di tutti i tempi», ha dichiarato Sylvie Richter, Direttore del Salone mondiale dell'orologeria e della gioielleria di Basilea, tirando le somme della 39a edizione che si è svolta dal 24 al 31 marzo. E i numeri le danno ragione: 103.200 visitatori (2,5 % in più rispetto allo scorso anno), 1.892 espositori, e il record di 3.055 giornalisti accreditati. Un successo tale da definire Baselworld, sempre secondo la Richter, «l'evento più importante e prestigioso per l'industria degli orologi e dei gioielli a livello internazionale».
Ancora più significativo il parere delle aziende espositrici, che hanno espresso grande soddisfazione per i risultati, superiori alle aspettative, e hanno parlato di «annata eccellente» riguardo agli affari conclusi e ai fatturati raggiunti. Il che conferma l'andamento positivo del mercato - nel 2010 le esportazioni orologiere svizzere hanno registrato un aumento del 22 %, e il trend al rialzo è proseguito anche nei primi due mesi di quest'anno - e fa guardare al futuro con un certo ottimismo.

Tuttavia il Salone di Basilea ha confermato che la crisi c'è stata: se appare ormai superata dal punto di vista economico, ha lasciato tracce evidenti in un diffuso tradizionalismo, non solo estetico, inteso come ritorno ai valori più autentici dell'orologeria. In poche parole è come se, con la crisi, si fosse tornati con i piedi per terra. Abbandonati i tecnicismi fini a se stessi, le stranezze e gli effetti speciali creati solo per stupire, si afferma una decisa voglia di concretezza: forme essenziali, semplici, a volte espressamente rétro, e meccaniche di qualità, in cui sono privilegiate le complicazioni utili e la ricerca della vera eccellenza tecnica.
Emblematico il caso di Patek Philippe, che ha presentato un inedito orologio pluricomplicato: un cronografo monopulsante che è anche ripetizione minuti e calendario perpetuo, animato da un esclusivo movimento automatico, la cui difficoltà esecutiva ha richiesto due anni e mezzo di studi.
Un divertissement che spinge ai limiti la sfida tecnica è invece l'Opus Eleven di Harry Winston, sviluppato in collaborazione con Denis Giguet. Il giovane maître horologer ha ideato un inedito sistema di lettura digitale: l'indicazione delle ore è riportata con 24 palette che ogni 60 minuti "esplodono" letteralmente, girano su se stesse e velocemente si ricompongono per segnare il nuovo orario; mentre i minuti sono visualizzati tramite due dischi, uno ad andamento retrogrado e l'altro saltante.

Mentre il Breguet Classique Hora Mundi permette ai grandi viaggiatori di avere sott'occhio l'orario di due diverse città preselezionate e di passare da uno all'altro con il semplice clic su un pulsante: cambiando fuso orario si modifica simultaneamente anche la data e l'indicazione giorno/notte. Alla facilità d'uso corrisponde però un'estrema complessità meccanica: il movimento automatico è frutto di tre anni di lavoro e di quattro brevetti. In più esiste in tre varianti: con il quadrante che raffigura le Americhe, oppure Europa e Africa, o Asia e Oceania.
Certo, orologi simili sono destinati a un pubblico di happy few. Ma tra le innumerevoli novità esposte a Baselworld vale la pena di segnalare altri esemplari, notevoli per costruzione o prestazioni, e decisamente più accessibili. Grandi "classici" rivisitati come l'Explorer II di Rolex, un modello di culto per i globetrotter, o il Golden Bridge di Corum, per la prima volta in versione automatica, mentre tra i subacquei emerge la tecnologia innovativa del Planet Ocean di Omega. Numerosissimi, come sempre, i cronografi: dal L.U.C Chrono One di Chopard, emblema del savoir-faire della Casa, al Bulgari All Blacks, dedicato alla squadra di rugby neozelandese; da El Primero Stratos Flyback Striking 10th, in grado di misurare il decimo di secondo, al Chronomat GMT di Breitling, funzionale come pochi, fino al Tambour Voyagez di Louis Vuitton, lanciato anche in una "capsule collection". Che segna l'esordio a Basilea del marchio: con un'esposizione privata, allestita non all'interno dei padiglioni della fiera, ma in un proprio salone, su una barca ormeggiata sul Reno.

cicci

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Re:Interessante articolo...
« Risposta #1 il: Novembre 11, 2011, 16:02:14 pm »
La felicità è avere la propria passione per lavoro.  (Alain Silberstein)



Bertroo

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Re:Interessante articolo...
« Risposta #2 il: Novembre 11, 2011, 17:56:09 pm »
Molto carino! Mi hai fatto tornare ai tempi in cui ho studiato la Bauhaus... ;D Lo Zeno Bauhaus è ancor più essenziale dei Nomos e degli Jhunghans....

Airangel

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Re:Interessante articolo...
« Risposta #3 il: Novembre 12, 2011, 07:51:54 am »
thanks cicci....