sai, quando ho iniziato ad interessarmi agli orologi (a 7 anni più o meno), ebbi gia da allora le idee abbastanza chiare: orologio da polso e basta, nonostante in casa non fosse infrequente vedere ed avere tra le mani orologi da tasca...
Posso dunque, nonostante non accolgano la mia preferenza, parlarne con cognizione di causa.
Prima cosa, qui si parla di orologi da tasca, non dei movimenti al loro interno, che, come gia accade (vedi unitas 64xx, valgrange, minerva....), possono essere utilizzati anche per casse da polso.
A qualcuno possono sembrare questioni di "lana caprina", ma per me non lo sono. E' bene non confondere le due cose per evitare di mettermi "parole in bocca" non mie.
La maggior parte dei tasca vintage economici (Roskopf e affini) valgono quello che costano e spesso anche meno. E con gli stessi soldi prendi vintage da polso economici: è solo una questione di preferenze.
Stessa cosa per le marche blasonate...che invece giovano di un aumento di valore, per il solo nome che portano, quando spesso i contenuti sono pari a quelli di cui sopra.
Quando le cose si iniziano a fare più interessanti (dai semplici ponti decorati, alle complicazioni più particolari) allora addio "prezzo imbattibile".
Questo per la tecnica, quanto alla sapienza perduta, posso solo affermare che tutto ha una sua evoluzione, orologeria meccanica inclusa. Oggi i "grand sonnerie" ad esempio di Jaeger-LeCoultre sono delle vere e proprie opere d'arte e....sono movimenti incassati in orologi da polso.
Questo perchè dal tuo intervento mi è parso che mi stessi dando del superficiale.
Sta di fatto che i miei rimangono gusti personali. Io i tasca non li vorrei neanche regalati...nemmeno se si trattasse di un calibro 89.