Esatto Michele, questo sarebbe l'ordine naturale delle cose in un settore che avesse ancora un capo e una coda. I grandi orologi, da sempre, li hanno fatti i grandi orologiai con i mezzi delle grande case. Se separi le risorse mettendo i grandi orologiai nelle condizioni di non avere più i mezzi per fare i grandi orologi, e le case nelle condizioni di essere solo contenitori vuoti di fuffa e paccottiglia industriale, uccidi la ragion d'essere di un intero settore che resta in balia di qualunque vaccata modaiola venga in mente a qualche venditore di creme.
Quanto alla questione del prezzo sollevata da mass8, è relativa; i prezzi dell'orologeria indipendente sono allineati e in molti casi inferiori a quelli della presunta alta orologeria di marca, grandi marchi come Patek per intenderci.
Chi ha soldi da spendere in questo tipo di orologi ce li ha per l'uno come per l'altro, non stiamo parlando del salariato che compra il moonwatch a rate, sono prodotti per altri mercati, fatti da altre tipologie di clienti.
Che possono scegliere se spendere 100k in un crono perpetuo Patek o in un tourbillon de bethune, perchè è a questo tipo di orologeria "commerciale" che Antonio Croix de Malte faceva riferimento, non certo all'assemblato valjoux 7750 da 1000 euro.
Poi ci sono i casi estremi come quello di Pascal Coyon che ti da un oggetto con un livello di pregio semi-artiginale al prezzo di un submariner usato, a dimostrazione che si può fare buona orologeria di livello anche tenendo bassa la produzione e usando una cura del dettaglio propria di un laboratorio artigiano più che di una catena di montaggio. E che dimostra che certamente, anche nel campo dell'alta orologeria indipendente, i livello dei prezzi medio è esagerato oltremodo, ma sempre meno di quanto non lo sia nel campo dell'alta orologeria commerciale dove le tirature sono più elevate e i sistemi di produzione a basso contenuto artigianale (quindi costi unitari molto minori) e buona parte del prezzo pagato (molto più che non per gli indipendenti) è un tributo al marchio e al marketing necessario a sostenerlo.
E infine c'è la galassia del secondo polso dove questo tipo di orologeria (quella indipendente) svaluta in moltissimi casi tantissimo, e si puó acquistare a prezzi decisamente più bassi al punto che il confronto si sposta non sui prezzi dei pluricomplicati delle grande case ma su quelli dei solo tempo, quelli di un Nautilus per intenderci.
I motivi per i quali una parte della potenziale utenza di questo tipo di orologeria ne rimane comunque lontana dall'acquisto sono altri che c'entrano poco o nulla con il prezzo; sono la distribuzione assai limitata specie in mercati depressi come il nostro, al punto che l'acquisto o anche solo la visione dell'oggetto diventano "un lavoro" a se, le incognite legate alla possibile assistenza futura quasi certamente non alla portata di un qualsiasi orologiaio e in alcuni casi alla portata solo di pochissimi, ed in generale tutto quel carico di "incoscienza" che ci vuole per avventurarsi in un acquisto che per cifre comunque molto importanti non è un fatto scontato senza quella rete di "sicurezze" che offre la grande casa commerciale.