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Indipendente: analizziamo questo termine

ALAN FORD

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #45 il: Aprile 24, 2015, 16:11:38 pm »
Comunque giusto per avere un riferimento addetti/pezzi prodotti, nel 1993, Daniel Roth dichiarava 15 orologiai selezionatissimi ed una produzione di 500 pezzi anno.
Fonte verdone 93-94

ciaca

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #46 il: Aprile 24, 2015, 16:42:24 pm »
Comunque giusto per avere un riferimento addetti/pezzi prodotti, nel 1993, Daniel Roth dichiarava 15 orologiai selezionatissimi ed una produzione di 500 pezzi anno.
Fonte verdone 93-94

E considera che DR non "produceva" in proprio praticamente nulla se non il Tourbillon e forse neanche quello visto che il suo progetto era già stato industrializzato dalla stessa Nouvelle Lemania ai tempi della sua permanenza in Breguet; il resto erano ebauche Lemania e Frederic Piguet già rifinite, i quadranti arrivavano da fornitori specializzati così come le casse, credo che le sfere fossero produzione propria. Il grosso del lavoro, sostanzialmente, era di assemblaggio e regolazione.
I "selezionatissimi" orologiai che io sappia erano i tirocinanti dell'ETVJ (ecóle tecnique de la vallée de Joux)  ;D
« Ultima modifica: Aprile 24, 2015, 16:46:16 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #47 il: Aprile 24, 2015, 22:30:51 pm »
L'indipendenza, di suo, è necessaria ma non sufficiente: diversamente, anche meri assemblatori potrebbero fregiarsi del titolo cui, comunque, attribuiamo qualità e prestigio al limite del mistico.

Direi l'essere svincolati dalla necessità dei grandi numeri e, per tanto, produrre per soddisfare i "bisogni" dei cultori e non della massa (non che questa abbia un chè di deteriore, solo è necessario un investimento inferiore per soddisfarla).

Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #48 il: Aprile 26, 2015, 13:02:16 pm »
La prima distinzione da fare è tra orologiai indipendenti, case indipendenti e colossi che possono appartenere o meno a conglomerati: Seiko e Rolex sono i colossi dell'orologeria mondiale e sono indipendenti, cioè tutto fatto da loro senza subire il controllo di nessuno.
Perciò coniare una definizione da dizionario mi sembra improbabile, tuttavia sono certo che si possa parlare di orologiai indipendenti quando come nel caso di Smith, Roth, Dufour, Gauthier, Klings, Prescher, abbiamo un artigiano che progetta integralmente e realizza personalmente nel proprio laboratorio la maggior parte dei componenti del proprio manufatto.
Poi abbiamo meravigliose case indipendenti il cui lavoro rasenta l'artigianalità succitata: Habring, Journe, MB&F, Urwerk, De Bethune ecc, qui perdiamo un po' del fascino rudimentale che troviamo nell'artefatto umano puro, ma godendo in parte dei benefici dell'economia di scala, abbiamo maggiori risorse e possibilità pressoché infinite di sviluppo col paracadute di un vero sistema di assistenza..
Poi le sfumature sono infinite in una gamma che va dal bianco al nero degradando lentamente dalla purezza di Klings alla torre di Mordor dove Rolex produce più di un milione di pezzi l'anno...
Tutti indipendenti...

S.M.

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #49 il: Novembre 01, 2017, 12:26:22 pm »
Questa è una interessante discussione che meriterebbe di essere ripresa......
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ilcommesso

Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #50 il: Novembre 01, 2017, 16:39:04 pm »
indipendènte agg. [comp. di in-2 e dipendente, part. pres. di dipendere]. – In generale, che non dipende, che non è soggetto o subordinato ad altre persone o ad altre cose.





Penso che ognuno di noi abbia una propria concezione di orologiaio indipendente, tutte probabilmente corrette.
Per me è indipendente quell'orologiaio che progetti e costruisca il suo calibro ex-novo, interamente a mano o con l'uso di macchine CNC e laser è marginale.
Mi riferisco alla creazione di ponti, platine e altri elementi che devono in seguito essere rifiniti in maniera consona.

S.M.

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #51 il: Novembre 01, 2017, 17:07:32 pm »
Per me è indipendente qualunque azienda, anche industriale, che progetti e realizzi tutto in casa, cioè che non abbisogni di forniture esterne (neanche da altre aziende della stessa eventuale hoding) che non siano la materia prima.
Rolex e Seiko sono indipendenti per intenderci.
V.Calabrese o MB&F non sono indipendenti (fosse anche per i soli rubini, le spirali, le casse od i vetri)

Noi invece usiamo il temine con una accezione diversa. Confondiamo artiginalità con indipendenza.
Rolex e Seiko non sono artigiani.
V.Calabrese o MB&F si.

E' ovvio il maggior pregio dei secondi rispetto ai primi, segno che l'indipendenza non è sinonimo di massima qualità.
Credo che anche Swatch sia indipendente.

Poi magari esistono anche indipendenti ed artigiani.......



« Ultima modifica: Novembre 01, 2017, 17:09:59 pm da S.M. »
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Bertroo

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #52 il: Novembre 01, 2017, 17:36:41 pm »
Io non confonderei indipendente con artigiano o manifattura.

Per me i dipendenti sono:

I membri del AHCI
Rolex
Vacheron
Patek Philippe
Seiko
Journe

Non indipendenti sono tutte le altre maison

Per me la discriminante non è l’avere uno o più fornitori esterni. Bensì non dover dipendere da nessun gruppo. E questo ovviamente poi si trasmette nella scelta estetica, di fornitori, di calibri ecc ecc.
« Ultima modifica: Novembre 01, 2017, 18:16:41 pm da bojwolb »

Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #53 il: Novembre 01, 2017, 17:47:02 pm »
Ribadisco ciò che ho scritto nell'altro topic su Pages:

"Per me indipendente è l'atelier, o piccola impresa, nata dalle idee, movimenti e design di un grande orologiaio, indipendente economicamente dalle grandi Maisons del settore.
Orologi ideati e studiati dal fondatore e proprietario che per questi motivi ricalcano lo stile, l'ingegno e volendo, anche i difetti del suo deus ex machina

Ad esempio, l'ultimo vincitore del GPHG, la Ferdinand Berthoud 1753, è stata presentata come un'indipendente, e il suo Chronomètre FB 1.3, questa straordinaria creazione ha anche molte peculiarità che potrebbero ricondurla all'atelier di un indipendente, se non fosse che la società è stata creata ed è mantenuta con i fondi di Chopard quindi immagino non sia del tutto indipendente, inoltre non c'è un unico orologiaio dietro ma un team e quindi sarà difficile in futuro ritrovare uno stile univoco in tutte le creazioni".

Bertroo

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #54 il: Novembre 01, 2017, 17:59:59 pm »
In poche parole, e’ ciò che ho detto io.

Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #55 il: Novembre 01, 2017, 18:06:35 pm »
Non nella mia idea Roberto, nelle Maison come Rolex, VC ecc.. possiamo dire che sono indipendenti economicamente ma gli orologi non nascono dalla matita e le idee dell'orologiaio fondatore, non hanno un unico stile ecc..
« Ultima modifica: Novembre 01, 2017, 18:13:21 pm da claudio969 »

fansie

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #56 il: Novembre 01, 2017, 18:08:50 pm »
Una casa sempre indipendente dovrebbe essere Oris.

Vacheron non è Richemont dal 96?
Federico

fansie

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #57 il: Novembre 01, 2017, 18:13:01 pm »
Ma poi cosa cambia tra indipendente e non indipendente? L'unica differenza è che alcune societá hanno acquisito altre societá e altre se le sono create. Ma una volta create dovranno (credo) comunque sottostare a direttive di gruppo per non pestarsi i piedi (immagino Rolex/Tudor oppure Seiko/Orient/Credor/Gran Seiko)... non penso proprio che un orologiaio molto estroso che lavora alla Rolex abbia carta bianca per sviluppare propri progetti.
Federico

Bertroo

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Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #58 il: Novembre 01, 2017, 18:16:18 pm »
Non nella mia idea Roberto, nelle Maison come Rolex, VC ecc.. possiamo dire che sono indipendenti economicamente ma gli orologi non nascono dalla matita e le idee dell'orologiaio fondatore, non hanno un unico stile ecc..


Ma indipendente non significa che il proprietario disegnai suoi orologi.
Bensì che non dipende da nessuno.
E’ una realtà a se stante sono loro punto.
Non dipendono economicamente da nessuno, le scelte di marketing sono le loro.
A prescindere che abbia 1-10-100-1000-10000 dipendenti

Re:Indipendente: analizziamo questo termine
« Risposta #59 il: Novembre 01, 2017, 18:25:57 pm »
...ma infatti io ho dato la mia idea di indipendente, Rolex e le altre sono per me grandissime industrie che saranno indipendenti dai grandi gruppi ma non lo sono dai loro tanti azionisti, soci e personaggi interessati soltanto agli utili a fine anno.
Io ricollego l'indipendente all'atellier o piccola azienda dell'orologiaio che ha fondato il suo marchio per poter far la Sua orologeria, con standard artigianali di qualita e poter realizzare liberamente le sue idee.