(...) un ragazzo alle prime armi che si cimenta nella realizzazione di un prototipo, non credo debba porsi come primo obbiettivo quello di poterlo vendere. O sbaglio?!
L'obiettivo di vendere no, ma quello di essere oggetto di attenzione da parte di addetti ai lavori e appassionati sì...
Per cui mi domando: quanto è ancora diffusa, in questi ambienti, la sensibilità verso l'orologeria classica?
Perché magari succede che, a furia di inseguire il mercato, gli stessi addetti ai lavori iniziano a fare l'abitudine a certi nuovi stilemi, a esserne più o meno consciamente condizionati ("ormai è così, pazienza").
Rispetto a questa "deriva", forse, più che il coraggio di un giovanissimo (Flaiano diceva: "I giovani hanno il coraggio delle idee altrui"), servirebbe il coraggio di un adulto che possegga - in dosi sufficienti - maturità, consapevolezza e voglia di cimentarsi in progetti senza finalità immediatamente economiche.
Specie in estinzione anche questa...