Orologico Forum 3.0

Patek Philippe 5110J, benvenuto!!

ALAN FORD

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Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #135 il: Luglio 27, 2015, 08:38:15 am »
Buongiorno a tutti.  :)
Vi leggo da un po' e vedo che,mutatis mutandis, gli argomenti e sopratutto le argomentazioni sono le medesime.
Continuate a parlare di orologi " un tanto al chilo", piu o meno come le zucchine al mercato..
Come se gli orologi fossero solo un tot di metallo+ un tot di ingegnerizzazione+un tot di disegno industriale applicato= prezzo di vendita.
O come i francobolli che siccome sono realizzati con pochissima carta+ pochissimo inchiostro devono costare solo il prezzo del materiale con cui sono prodotti.
Quindi niente storia e niente passione ma solo mero calcolo utilitaristico di quanto dovrebbe costare un orologio, quanto costa in realtà, quanto sono ladri quelli che vendono orologi a certi prezzi e quanto ci faccio o quanto ci perdo se vendo o compro.
Che dire?
Buona prosecuzione ma sopratutto buon divertimento.
P.S. A dispetto del contenuto assicuro che il mio intervento non vuole avere nulla di polemico ma anzi vuol suggerire ulteriori considerazioni sul valore intrinseco dei materiali con cui sono fatti gli orologi e , magari, qualche similitudine con zucchine e/o francobolli.
Grazie.

Ahahhha, ti sei voluto presentare....il tuo primo post......memorabile!
....ma...chi sei??!!  Anche se, non sono mica certo di volerlo sapere...

Attento che fa la guardia alle pecore e se ti avvicini ti azzanna! :)

PESSOA67

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Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #136 il: Luglio 27, 2015, 09:36:38 am »
Che poi parliamoci chiaro, la fuffa ognuno vede quella che vuole, per me ad esempio non esperto ne amante del vintage vedo fuffa i seriali bassi ed i quadranti originali rispetto a quelli sempre originali ma cosiddetti di fornitura.
La fuffa la fa il mercato, Patek può permettersi di fare i prezzi che fa perché c'è chi li compra a quel prezzo e checchè se ne dica qui dentro, vi inviterei a frequentare Facebook nei gruppi di orologi dove c'è una utenza sterminata per capire cosa pensano gli appassionati comuni di Patek.
Marco dice che si stanno mangiando la dote ed io invece dico che se la stanno accrescendo, punti di vista ovviamente sostenuti dal nulla sia la mia opinione che la sua.
Di certo è che per comprare un orologio ci vuole passione, io ho preso il 5110 ed a detta di tutti è caro carissimo, con un terzo ci avrei preso lo Sved Andersen che fa le stesse cose.
C'è un piccolo problema però, a me lo Sved Andersen non piaceva.
Sarò condizionato da quanto scritto sul quadrante e dai sogni che in quarant'anni di orologeria quel nome mi ha suscitato?
Può darrsi e se lo è non è che mi freghi molto, lo ho comprato perché mi piaceva come fanno tutti gli appassionati senza mettersi a pesare i grammi d'oro.

E' un po' di tempo che trovo affinità con i pensieri di Alessandro, trovo che ultimamente ci siano diversi, forse troppi giudizi perentori e tranchant.
In fin dei conti non siamo tutti uguali e diciamo le consuetudini devono riflettere il maggiuor numero di opinioni possibili, opinioni con solide basi sia chiaro, però lasciando aperte diverse possibilità.
Io mi sono sempre battuto contro gli inutili diametri esagerati ed ancora lo faccio, ma cerco di non valutare in un orologio "solo questo".
Patek ha fatto parte della storia dell'orologeria, alti e bassi li abbiamo visti in ogni Casa, Rolex ha fatto la sua parte di buono etc etc etc...
Allora perchè essere perentori sempre e comunque?
Di certo sono in accordo con chi sostiene che la migliore orologeria fino ad ora sia stata quella degli anni '50...che però arrivava dai geni degli anni '20...i vari Breguet, Audemars, Coultre sono nati nell'ottocento...poi però un Genta crea il Royal Oak...e siamo negli anni '70...poi arrivano Roth e Dufour e Calabrese e Muller e Papi....oggi ci sono Journe e Voutilainen etc etc...
Però leggo che il peccato più grande rimane fare una cassa da 38mm perchè 100 anni fa la medesima complicazione la mettevano in un 34mm.
Secondo me senza assolutamente un millimetro di polemica si dovrebbe avere un po' più di tolleranza e cercare semplicemente il bello.
Senza cadere come dice Erm ovviamente nel ridicolo.
Il prezzo secondo me non significa assolutamente nulla: posso strapagare una cosa bellissima felice di farlo potendomelo permettere così come trovare il bello a poche centinaia di euro.
Un caro saluto

Roberto
« Ultima modifica: Luglio 27, 2015, 09:51:04 am da PESSOA67 »

mbelt

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Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #137 il: Luglio 27, 2015, 11:23:13 am »
Che poi parliamoci chiaro, la fuffa ognuno vede quella che vuole, per me ad esempio non esperto ne amante del vintage vedo fuffa i seriali bassi ed i quadranti originali rispetto a quelli sempre originali ma cosiddetti di fornitura.
La fuffa la fa il mercato, Patek può permettersi di fare i prezzi che fa perché c'è chi li compra a quel prezzo e checchè se ne dica qui dentro, vi inviterei a frequentare Facebook nei gruppi di orologi dove c'è una utenza sterminata per capire cosa pensano gli appassionati comuni di Patek.
Marco dice che si stanno mangiando la dote ed io invece dico che se la stanno accrescendo, punti di vista ovviamente sostenuti dal nulla sia la mia opinione che la sua.
Di certo è che per comprare un orologio ci vuole passione, io ho preso il 5110 ed a detta di tutti è caro carissimo, con un terzo ci avrei preso lo Sved Andersen che fa le stesse cose.
C'è un piccolo problema però, a me lo Sved Andersen non piaceva.
Sarò condizionato da quanto scritto sul quadrante e dai sogni che in quarant'anni di orologeria quel nome mi ha suscitato?
Può darrsi e se lo è non è che mi freghi molto, lo ho comprato perché mi piaceva come fanno tutti gli appassionati senza mettersi a pesare i grammi d'oro.

E' un po' di tempo che trovo affinità con i pensieri di Alessandro, trovo che ultimamente ci siano diversi, forse troppi giudizi perentori e tranchant.
In fin dei conti non siamo tutti uguali e diciamo le consuetudini devono riflettere il maggiuor numero di opinioni possibili, opinioni con solide basi sia chiaro, però lasciando aperte diverse possibilità.
Io mi sono sempre battuto contro gli inutili diametri esagerati ed ancora lo faccio, ma cerco di non valutare in un orologio "solo questo".
Patek ha fatto parte della storia dell'orologeria, alti e bassi li abbiamo visti in ogni Casa, Rolex ha fatto la sua parte di buono etc etc etc...
Allora perchè essere perentori sempre e comunque?
Di certo sono in accordo con chi sostiene che la migliore orologeria fino ad ora sia stata quella degli anni '50...che però arrivava dai geni degli anni '20...i vari Breguet, Audemars, Coultre sono nati nell'ottocento...poi però un Genta crea il Royal Oak...e siamo negli anni '70...poi arrivano Roth e Dufour e Calabrese e Muller e Papi....oggi ci sono Journe e Voutilainen etc etc...
Però leggo che il peccato più grande rimane fare una cassa da 38mm perchè 100 anni fa la medesima complicazione la mettevano in un 34mm.
Secondo me senza assolutamente un millimetro di polemica si dovrebbe avere un po' più di tolleranza e cercare semplicemente il bello.
Senza cadere come dice Erm ovviamente nel ridicolo.
Il prezzo secondo me non significa assolutamente nulla: posso strapagare una cosa bellissima felice di farlo potendomelo permettere così come trovare il bello a poche centinaia di euro.
Un caro saluto

Roberto
D'accordo con questo intervento, ed aggiungo: se c'è un fatto positivo di questo forum è che non leggo nessuno che abbia una concezione economica dell'orologeria, e mi auguro che così rimanga, perché è una delle derive più negative che si possono avere in questo tipo di forum. E spero proprio che nuovi arrivi non comincino questa discesa agli inferi.
Certo che gli orlogi non si scelgono solo rispetto ai contenuti, ma questo non ci vieta di parlare e di valutare anche i contenuti, e pure di smascherare operazioni volte solo a gonfiare continuamente la valutazione di certi orologi a scapito di altri. E anche di scrivere che certi prezzi sono semplicemente folli ed ingiustificati. Liberissimo ciascuno di spenderli per i propri desideri, basta che non P retenda di convincerci che ha così i migliori orologi in termini di contenuti, perché così proprio non è. Basta con le schiavitù dei marchi, di cui non ci frega niente.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Istaro

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Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #138 il: Luglio 27, 2015, 12:08:35 pm »
Qualche considerazione qua e là...

Sulla "perentorietà" dei giudizi: in generale, è bene auspicare che i giudizi non siano perentori, perché ogni valutazione - al di là degli aspetti soggettivi - ha tante sfumature ed eccezioni.

Però bisogna tener conto del contesto in cui scriviamo, per il quale è più adatto uno stile asciutto e diretto (e lo dice uno che sarebbe incline a sottilizzare...  ;) ).

E, soprattutto, bisogna fare molta attenzione a non pensare che la prudenza nei giudizi significhi... non dare giudizi!
Dare giudizi (beninteso: sulle cose, sulle situazioni, non sulle persone) è importante: è un elemento di crescita e di chiarezza. La tranquillità di poter dare giudizi schietti ed aperti - purché argomentati ed educati! - ci evita di incartarci nei giudizi ipocriti mascherati da "opinioni" (ogni opinione è un giudizio!), magari accompagnati da quelle precisazioni un po' stucchevoli - mi perdoni chi le usa - del tipo "imho", "i miei 2 cents", ecc.

A me qualche giudizio "scappa"...  :P (anche se cerco di trattenermi quando non ho sufficiente cognizione di causa).
Però tengo in particolare ai giudizi degli altri (!), che reputo fondamentali per la mia crescita.


Su fuffa e contenuti, la verità forse è un po' a metà strada...

Nei settori merceologici in cui alla scelta del bene è collegato un fattore emotivo, anche se si tratta di prodotti "tecnologici", questo fattore emotivo comporta un sovrapprezzo.
Non trattandosi di beni di prima necessità, fa bene il venditore a farsi pagare questo sovrapprezzo, e fa altrettanto bene l'acquirente a pagarlo se ha la disponibilità economica e riesce a rispettare le sue priorità di spesa.
Nel settore degli orologi meccanici ciò vale per alcune marche più di altre, ma vale per quasi tutti gli orologi (tutti hanno un prezzo superiore al costo di produzione, che gli acquirenti sono disposti a pagare perché hanno una "passione" - più o meno accentuata - per questo bene).

Però non possiamo ridurre tutto alla logica di mercato: “Chi può spendere lo faccia, amen!”
Perché l'acquirente può avere il desiderio (se non il "diritto") di fare una scelta consapevole. E quindi di sapere, in un orologio, qual è la percentuale di "fuffa" e quella di "contenuti" (sto schematizzando, ovviamente); o sapere se il produttore (il distributore, il commerciante) sta utilizzando tecniche commerciali scorrette o fraudolente.

Altrimenti i forum che ci stanno a fare?  :D
Anzi, questo tipo di analisi è a mio avviso quella che individua un forum di livello.


(...) leggo che il peccato più grande rimane fare una cassa da 38mm perchè 100 anni fa la medesima complicazione la mettevano in un 34mm.
Secondo me senza assolutamente un millimetro di polemica si dovrebbe avere un po' più di tolleranza e cercare semplicemente il bello.

Beh, magari il bello può dipendere anche dal diametro...  ;)

Non può essere il solo elemento di valutazione; ma può essere uno degli elementi da prendere in considerazione (per alcuni importante).
« Ultima modifica: Luglio 27, 2015, 12:11:53 pm da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

PESSOA67

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Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #139 il: Luglio 27, 2015, 12:50:03 pm »

Beh, magari il bello può dipendere anche dal diametro...  ;)

Non può essere il solo elemento di valutazione; ma può essere uno degli elementi da prendere in considerazione (per alcuni importante).

Sono assolutamente d'accordo, ho sempre difeso i famosi per me "36mm", ma rivendico pari onestà nel non lasciar viziare una visione critica ad es perchè un solotempo è 38-39mm...che rispetto ad un 34mm puro stilema di perfetta orologeria anni 50-80 è diventato oggi un diametro da denigrare.
Secondo me va visto e provato, lontano da me il plauso alle famose padelle, ma neanche voglio pensare che il bello e giusto dimori solo tra i 32 e i 36mm sempre e comunque.
Sul prezzo ovvio Marco che la speculazione è sempre e troppo in agguato, sono in accordo che certe cifre sono figlie solo di mera attività lucrativa da parte di qualche furbo commerciante o insieme di essi.
Però quando vedo che anche tra privati il gioco è diventato il medesimo (leggi: se compero compero sempre orologi super e quando devo vendere sembra che tutti ti facciano un favore ad offrire due lire, anche qui ad eccezione di Daytona Sub Nautilus e AP15300...forse dimentico qualcosa) allora non mi stupisco di nulla. 
« Ultima modifica: Luglio 27, 2015, 14:09:37 pm da PESSOA67 »

ciaca

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Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #140 il: Luglio 27, 2015, 14:54:57 pm »
Citazione
La fuffa la fa il mercato

O é la fuffa che fa "il mercato"? :)
comunque sia é un dato di fatto che esiste, si paga carissima, e salvo rare eccezioni non é vero che si rivende bene.

 
Citazione
A dispetto del contenuto assicuro che il mio intervento non vuole avere nulla di polemico

E se volevi essere polemico, senza dispetto per il contenuto si intende, non oso immaginare cosa avresti scritto :D
« Ultima modifica: Luglio 27, 2015, 15:00:21 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #141 il: Luglio 27, 2015, 17:36:36 pm »
Qualche considerazione qua e là...

Sulla "perentorietà" dei giudizi: in generale, è bene auspicare che i giudizi non siano perentori, perché ogni valutazione - al di là degli aspetti soggettivi - ha tante sfumature ed eccezioni.

Però bisogna tener conto del contesto in cui scriviamo, per il quale è più adatto uno stile asciutto e diretto (e lo dice uno che sarebbe incline a sottilizzare...  ;) ).

E, soprattutto, bisogna fare molta attenzione a non pensare che la prudenza nei giudizi significhi... non dare giudizi!
Dare giudizi (beninteso: sulle cose, sulle situazioni, non sulle persone) è importante: è un elemento di crescita e di chiarezza. La tranquillità di poter dare giudizi schietti ed aperti - purché argomentati ed educati! - ci evita di incartarci nei giudizi ipocriti mascherati da "opinioni" (ogni opinione è un giudizio!), magari accompagnati da quelle precisazioni un po' stucchevoli - mi perdoni chi le usa - del tipo "imho", "i miei 2 cents", ecc.

A me qualche giudizio "scappa"...  :P (anche se cerco di trattenermi quando non ho sufficiente cognizione di causa).
Però tengo in particolare ai giudizi degli altri (!), che reputo fondamentali per la mia crescita.


Su fuffa e contenuti, la verità forse è un po' a metà strada...

Nei settori merceologici in cui alla scelta del bene è collegato un fattore emotivo, anche se si tratta di prodotti "tecnologici", questo fattore emotivo comporta un sovrapprezzo.
Non trattandosi di beni di prima necessità, fa bene il venditore a farsi pagare questo sovrapprezzo, e fa altrettanto bene l'acquirente a pagarlo se ha la disponibilità economica e riesce a rispettare le sue priorità di spesa.
Nel settore degli orologi meccanici ciò vale per alcune marche più di altre, ma vale per quasi tutti gli orologi (tutti hanno un prezzo superiore al costo di produzione, che gli acquirenti sono disposti a pagare perché hanno una "passione" - più o meno accentuata - per questo bene).

Però non possiamo ridurre tutto alla logica di mercato: “Chi può spendere lo faccia, amen!”
Perché l'acquirente può avere il desiderio (se non il "diritto") di fare una scelta consapevole. E quindi di sapere, in un orologio, qual è la percentuale di "fuffa" e quella di "contenuti" (sto schematizzando, ovviamente); o sapere se il produttore (il distributore, il commerciante) sta utilizzando tecniche commerciali scorrette o fraudolente.

Altrimenti i forum che ci stanno a fare?  :D
Anzi, questo tipo di analisi è a mio avviso quella che individua un forum di livello.


(...) leggo che il peccato più grande rimane fare una cassa da 38mm perchè 100 anni fa la medesima complicazione la mettevano in un 34mm.
Secondo me senza assolutamente un millimetro di polemica si dovrebbe avere un po' più di tolleranza e cercare semplicemente il bello.

Beh, magari il bello può dipendere anche dal diametro...  ;)

Non può essere il solo elemento di valutazione; ma può essere uno degli elementi da prendere in considerazione (per alcuni importante).
La libertà comporta sempre responsabilità, mentre non sempre chi la esercita mostra questa responsabilità. Io do' molti giudizi piuttosto netti, non ho paura di essi e non amo l'ipocrisia. Ma poiché poi so di essere responsabile di tali giudizi non solo cerco di documentarmi, ma ci rifletto bene, è certo di evitare che - ad esempio - alcuni giudizi entrino in contraddizione con altri miei giudizi. A volte il rischio lo si corre, ma nell'ambito di un discorso serio va evitato per quanto possibile. Ma la vera differenza la fa essere aperti ai giudizi degli altri, essere attenti a ciò che scrivono quelli più bravi ( che ci sono sempre). E anche capire che un orologio è sempre il risultato di compromessi, per cui se si guadagna da un punto di vista spesso si perde dall'altro. Nessuno è perfetto, è tutto complesso e va valutato nella sua complessità. Quindi il giudizio lapidario può andare bene ma solo se poi si dimostra di essere aperti e concentrati sulle cose importanti. Forse ciò che fa il fascino di questo settore è proprio la sua complessità e la varietà, se quando si riesce ad apprezzare un super classico da 34 mm o meno e al tempo stesso un immenso orologio anticonvenzionale, si prova un gusto molto intenso e piacevole....pendere il buono che c'è da ogni pezzo, avere desidero di assaporare è davvero apprezzare gusti diversi....là c'è una vera competenza e amore.
« Ultima modifica: Luglio 27, 2015, 17:39:53 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

S.M.

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Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #142 il: Luglio 27, 2015, 21:08:00 pm »
Buongiorno a tutti.  :)
Vi leggo da un po' e vedo che,mutatis mutandis, gli argomenti e sopratutto le argomentazioni sono le medesime.
Continuate a parlare di orologi " un tanto al chilo", piu o meno come le zucchine al mercato..
Come se gli orologi fossero solo un tot di metallo+ un tot di ingegnerizzazione+un tot di disegno industriale applicato= prezzo di vendita.
O come i francobolli che siccome sono realizzati con pochissima carta+ pochissimo inchiostro devono costare solo il prezzo del materiale con cui sono prodotti.
Quindi niente storia e niente passione ma solo mero calcolo utilitaristico di quanto dovrebbe costare un orologio, quanto costa in realtà, quanto sono ladri quelli che vendono orologi a certi prezzi e quanto ci faccio o quanto ci perdo se vendo o compro.
Che dire?
Buona prosecuzione ma sopratutto buon divertimento.
P.S. A dispetto del contenuto assicuro che il mio intervento non vuole avere nulla di polemico ma anzi vuol suggerire ulteriori considerazioni sul valore intrinseco dei materiali con cui sono fatti gli orologi e , magari, qualche similitudine con zucchine e/o francobolli.
Grazie.
Sono d'accordo sul metodo ma non nel merito.... (come va tanto di moda dire oggi :D).

Cioè, è vero che non bisogna valutare gli orologi solo come somma delle loro parti ma anche per altro (storia, innovazione, passione realizzativa, design, pezzi prodotti, rappresentatività, ecc.), però mi sfugge cosa di questi "beni immateriali" possa essere applicato al 5110 ........

P.S.: Benvenuto !!!!
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

erm2833

Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #143 il: Luglio 27, 2015, 21:17:08 pm »
Buongiorno a tutti.  :)
Vi leggo da un po' e vedo che,mutatis mutandis, gli argomenti e sopratutto le argomentazioni sono le medesime.
Continuate a parlare di orologi " un tanto al chilo", piu o meno come le zucchine al mercato..
Come se gli orologi fossero solo un tot di metallo+ un tot di ingegnerizzazione+un tot di disegno industriale applicato= prezzo di vendita.
O come i francobolli che siccome sono realizzati con pochissima carta+ pochissimo inchiostro devono costare solo il prezzo del materiale con cui sono prodotti.
Quindi niente storia e niente passione ma solo mero calcolo utilitaristico di quanto dovrebbe costare un orologio, quanto costa in realtà, quanto sono ladri quelli che vendono orologi a certi prezzi e quanto ci faccio o quanto ci perdo se vendo o compro.
Che dire?
Buona prosecuzione ma sopratutto buon divertimento.
P.S. A dispetto del contenuto assicuro che il mio intervento non vuole avere nulla di polemico ma anzi vuol suggerire ulteriori considerazioni sul valore intrinseco dei materiali con cui sono fatti gli orologi e , magari, qualche similitudine con zucchine e/o francobolli.
Grazie.
Non c'e' che dire,esordio illuminante.
Zucchine e francobolli a parte,di cosa vuoi parlarci?
Qui noi parliamo di Orologi ed Orologeria per quelle che sono le nostre esperienze.
Esperienze diverse che ci portano a giudizi diversi.
Non dipendiamo,osserviamo e quello che leggi e' il risultato delle nostre analisi.
Oggettive.
Se un libro scrive che delle sfere Alpha sono lancette Dauphine rimarchiamo l'errore cosi' come la nostra esperienza ci consente di affermare che una corona non e' adatta ad una certa cassa.
Parimenti il valore degli orologi cerchiamo di stabilirlo in base a parametri tangibili e verificabili da tutti.
Variabili cui ognuno di noi da un peso differente,giustamente, ma che alla fine ci consentono di concordare pressoche' unanimemente.
Quali sono i fattori che prendiamo in considerazione?
Importanza storica,qualita' del movimento,rarita',armonia generale,estetica,rapporto qualita'-prezzo.
Come vedi non ho citato la "fuffa",quella la lasciamo ad altri.
Per finire,come esempio,un orologio che vale certamente i soldi che costa,che ha come base un ottimo movimento,che e' stato prodotto nell'epoca d'oro degli scheletrati,che non trovi ad ogni angolo di strada...
il fatto che sia un Patek e' solo casuale.


Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #144 il: Luglio 27, 2015, 22:01:56 pm »
Dio che SPETTACOLO questo orologio, Ermanno!!
una vera opera d'arte: puoi dare al sottoscritto ignorante tutte le info del caso?
anno, ref., esemplari, l'autore delle cesellatura e il prezzo che ritieni giusto se e quando ne dovesse comparire un esemplare?
Giusto per capire di cosa stiamo parlando...
« Ultima modifica: Luglio 27, 2015, 22:10:01 pm da claudio969 »

Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #145 il: Luglio 27, 2015, 22:28:20 pm »
Buongiorno a tutti.  :)
Vi leggo da un po' e vedo che,mutatis mutandis, gli argomenti e sopratutto le argomentazioni sono le medesime.
Continuate a parlare di orologi " un tanto al chilo", piu o meno come le zucchine al mercato..
Come se gli orologi fossero solo un tot di metallo+ un tot di ingegnerizzazione+un tot di disegno industriale applicato= prezzo di vendita.
O come i francobolli che siccome sono realizzati con pochissima carta+ pochissimo inchiostro devono costare solo il prezzo del materiale con cui sono prodotti.
Quindi niente storia e niente passione ma solo mero calcolo utilitaristico di quanto dovrebbe costare un orologio, quanto costa in realtà, quanto sono ladri quelli che vendono orologi a certi prezzi e quanto ci faccio o quanto ci perdo se vendo o compro.
Che dire?
Buona prosecuzione ma sopratutto buon divertimento.
P.S. A dispetto del contenuto assicuro che il mio intervento non vuole avere nulla di polemico ma anzi vuol suggerire ulteriori considerazioni sul valore intrinseco dei materiali con cui sono fatti gli orologi e , magari, qualche similitudine con zucchine e/o francobolli.
Grazie.
Non c'e' che dire,esordio illuminante.
Zucchine e francobolli a parte,di cosa vuoi parlarci?
Qui noi parliamo di Orologi ed Orologeria per quelle che sono le nostre esperienze.
Esperienze diverse che ci portano a giudizi diversi.
Non dipendiamo,osserviamo e quello che leggi e' il risultato delle nostre analisi.
Oggettive.
Se un libro scrive che delle sfere Alpha sono lancette Dauphine rimarchiamo l'errore cosi' come la nostra esperienza ci consente di affermare che una corona non e' adatta ad una certa cassa.
Parimenti il valore degli orologi cerchiamo di stabilirlo in base a parametri tangibili e verificabili da tutti.
Variabili cui ognuno di noi da un peso differente,giustamente, ma che alla fine ci consentono di concordare pressoche' unanimemente.
Quali sono i fattori che prendiamo in considerazione?
Importanza storica,qualita' del movimento,rarita',armonia generale,estetica,rapporto qualita'-prezzo.
Come vedi non ho citato la "fuffa",quella la lasciamo ad altri.
Per finire,come esempio,un orologio che vale certamente i soldi che costa,che ha come base un ottimo movimento,che e' stato prodotto nell'epoca d'oro degli scheletrati,che non trovi ad ogni angolo di strada...
il fatto che sia un Patek e' solo casuale.


Bellissimo!!! :-*


Ma è tuo erm? :o
« Ultima modifica: Luglio 27, 2015, 22:30:24 pm da leolunetta »
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #146 il: Luglio 27, 2015, 22:39:05 pm »
...pensaci bene prima di rispondere Ermanno perché in caso di risposta positiva ti inviamo subito un invito a comparire...al PP!

Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #147 il: Luglio 27, 2015, 22:43:23 pm »
Ma insomma, è il tuo o no? ???
Se Ermanno porta questo PP alla cena, la lente non mi basta mi sa che porto il microscopio! ;D
Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun'altro.
La vera nobiltà è essere superiore a chi eravamo ieri.
-Samuel Johnson-

erm2833

Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #148 il: Luglio 27, 2015, 23:17:14 pm »
Il mio?
Magari!...
Mi accontento di questo;tanto il calibro e' lo stesso... :'(

mbelt

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Re:Patek Philippe 5110J, benvenuto!!
« Risposta #149 il: Luglio 27, 2015, 23:44:36 pm »
Buongiorno a tutti.  :)
Vi leggo da un po' e vedo che,mutatis mutandis, gli argomenti e sopratutto le argomentazioni sono le medesime.
Continuate a parlare di orologi " un tanto al chilo", piu o meno come le zucchine al mercato..
Come se gli orologi fossero solo un tot di metallo+ un tot di ingegnerizzazione+un tot di disegno industriale applicato= prezzo di vendita.
O come i francobolli che siccome sono realizzati con pochissima carta+ pochissimo inchiostro devono costare solo il prezzo del materiale con cui sono prodotti.
Quindi niente storia e niente passione ma solo mero calcolo utilitaristico di quanto dovrebbe costare un orologio, quanto costa in realtà, quanto sono ladri quelli che vendono orologi a certi prezzi e quanto ci faccio o quanto ci perdo se vendo o compro.
Che dire?
Buona prosecuzione ma sopratutto buon divertimento.
P.S. A dispetto del contenuto assicuro che il mio intervento non vuole avere nulla di polemico ma anzi vuol suggerire ulteriori considerazioni sul valore intrinseco dei materiali con cui sono fatti gli orologi e , magari, qualche similitudine con zucchine e/o francobolli.
Grazie.
Non c'e' che dire,esordio illuminante.
Zucchine e francobolli a parte,di cosa vuoi parlarci?
Qui noi parliamo di Orologi ed Orologeria per quelle che sono le nostre esperienze.
Esperienze diverse che ci portano a giudizi diversi.
Non dipendiamo,osserviamo e quello che leggi e' il risultato delle nostre analisi.
Oggettive.
Se un libro scrive che delle sfere Alpha sono lancette Dauphine rimarchiamo l'errore cosi' come la nostra esperienza ci consente di affermare che una corona non e' adatta ad una certa cassa.
Parimenti il valore degli orologi cerchiamo di stabilirlo in base a parametri tangibili e verificabili da tutti.
Variabili cui ognuno di noi da un peso differente,giustamente, ma che alla fine ci consentono di concordare pressoche' unanimemente.
Quali sono i fattori che prendiamo in considerazione?
Importanza storica,qualita' del movimento,rarita',armonia generale,estetica,rapporto qualita'-prezzo.
Come vedi non ho citato la "fuffa",quella la lasciamo ad altri.
Per finire,come esempio,un orologio che vale certamente i soldi che costa,che ha come base un ottimo movimento,che e' stato prodotto nell'epoca d'oro degli scheletrati,che non trovi ad ogni angolo di strada...
il fatto che sia un Patek e' solo casuale.
Proprio bello, confesso che a me piace anche il loro ultimo scheletrato sempre sulla stessa base, non so se sia ancora a listino, qualche anno fa lo era, ed era molto bello,.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre