Nel mio scritto ho detto che il Sig. Hayek, anche nel caso dell'acquisizione di Piguet e di Blancpain, si é dimostrato piú pronto e piú sveglio dei suoi competitore. Ad adiuvandum, citavo l'acquisizione di Nivarox, che é stata in vendita per parecchio tempo, ma la ha acquisita ancora una volta il Sig. Hayek, mentre i Suoi competitors discutevano sul suo prezzo, non realizzando compiutamente del valore strategico di tale azienda. Questi, a mio modestissimo avviso, sono fatti.
A scanso di equivoci, tengo a ricordare che non ho nessunissima ragione per sperticarmi in elogi a tale Personaggio, anzi ricordo che ho sostenuto e vinto contro il Suo Gruppo una procedura giudiziaria, tirata in lungo per quasi vent'anni, per ottenere quanto mi era dovuto.
Ció non di meno e pur avendo al riguardo le mie opinioni, non ritengo di esternare le mie eventuali critiche sull'operato del Sig. Hayek, preferendo riconoscergli il grande merito di aver messo in piedi un Gruppo molto solido e capace di lanciare e mettere a frutto un fenomeno come quello di Swatch, al quale tutta l'orologeria elvetica deve riconoscenza. Altra considerazione riguarda il fatto per cui tutti coloro che bazzicano con gli orologi in Svizzera si ritroverebbero impossibilitati a continuare la loro attività qualora, per un non augurabile sortilegio, di punto in bianco, il Gruppo dovesse all'improvviso sparire, e anche questo é un fatto, che piaccia o non piaccia.
A quale altro Gruppo, chiedo ad Angelo e a Marco, si deve riconoscere altrettanta determinante rilevanza?
Poi, se volete, siete liberi evidentemente di criticare quanto e come volete l'operato del Sig. Hayek e/o del management del Gruppo, mentre il sottoscritto é altrettanto libero di ritenere vitale, per tutta l'orologeria elvetica, e per l'affetto che porto a coloro che vi operano, che il Gruppo continui ad esistere ed a prosperare. Se solo provaste ad immaginare che cosa puó voler dire per un microbo come il sottoscritto tener testa per vent'anni e vincere una causa contro un colosso come il Gruppo, dovrebbe bastare per non passare per qualcuno che la racconta come vuole. Il mio topic riguardava La Blancpain del periodo maggio 1988 - settembre 1993, null'altro.
Sulla mia posizione riguardo ai Monopoli, sia Angelo che Marco mi hanno giá sentito in altre circostanze ed in altra sede, laddove affermavo che uno dei punti cardine della mia strategia per la rifondazione della Minerva di Villeret, consisteva proprio nell'affrancarsi dalla sudditanza da Bienne per alcuni indispensabili componenti per fabbricare i nostri movimenti, un altro fatto, di cui resto legittimamente fiero, e che lascerebbe trasparire, mi sembra, che cosa penso dei Monopoli. Con un'ultima piccola considerazione, i monopoli non nascono da un momento all'altro come i funghi,
Lamentarsene quando sono giá ben consolidati é almeno velleitario, si deve muoversi prima, ma é faticoso e anche costoso, de quo si dovrebbe ammettere che se il Sig. Hayek é stato capace di realizzare una realtà imprenditoriale talmente importante da venir considerato monopolista, questa é la ragione per cui lo considero molto capace, mentre non ho la stessa opinione di tutti gli altri, i quali o non erano capaci oppure dormivano.
Ma sia Angelo che Marco possono legittimamente attribuire a Monsieur Hayek tutti gli errori che vogliono, indipendentemente dal mio pensiero.
Un saluto da Beppe.