Sono anche convinto che l'usato ha margine per salire. Almeno fino a 14-15 reali, se non più, quando (e semmai) Journe cesserà di produrli o cambierà radicalmente modello.
Non ne sono convinto,Stefano.
Non è detto che aumenti di valore. Quanti ne fa Journe non si sa purtroppo, nel senso che credo sia un caso patologico con un listino di modelli che ha smesso di fare da tempo. L'ultima volta che sono stato da Journe tutta la manifattura era all'opera suila Linesport in alluminio....poi abbiamo visto come è andata a finire. Essendo un modello piuttosto richiesto alla base della gamma immagino che dei 900 orologi l'anno forse qualche centinaio è di chrono blue ci saranno. Non sarà mai un orologio raro, di nicchia certamente, con caratteristiche esclusive anche, ma Stefano non lo comprare se non apprezzi quel quadrante blu, è qualcosa di meraviglioso, realizzato come nessun altro, e con una profondità di colore come nessun altro. Quello è il vero capolavoro dell'orologio, su cui so che lavorò tantissimo sino alla pazzia dei suoi collaboratori.
Non è che non lo apprezzi. E' che blu è un colore obbiettivamente difficile. Immagina una Ferrari blu......
Anche i numeri arabi di grandezze differenti esulano un pò dal mio gusto estetico che preferisce cifre tagliate od assenti in corrispondenza di quadrantini supplementari.
Però conosco la particolarità di quel quadrante e la difficoltà nel rivestirlo di quel sottilissimo strato di zaffiro che lo rende così profondo e brillante. Posso tranquillamente accettarlo.
E' la densità e la pesantezza del materiale che mi ha rapito (a me, che piace il leggero titanio.....). Un metallo che mi piacerebbe avere.
Un altro orologio che vidi in tantalio e oro fu un RO al quarzo (credo in edizione limitata) per il quale, forse per colpa di quel cuore elettrico, non scattò la scintilla.
Visto che non potrò mai permettermi il nuovo perpetuo istantaneo, od il ripetizione con i martelli sovrapposti visibili dal quadrante, credo che invece questo sia proprio l'unico Journe a cui possa puntare.