Orologico Forum 3.0

Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.

Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #75 il: Settembre 14, 2015, 18:07:36 pm »
Sulla ruggine solo una casa svettava su tutte perché era l'unica che aveva adottato prima di tutte le altre su tutti i suoi modelli una zincatura completa. Una e una sola. Le altre vetture era pargonabili, eccetto, lo ripeto, le Alfa che ebbero dei problemi in più che comportarono tra l'altro alla scomparsa di tantissimi degli esemplari dei modelli migliori. Questi problemi non erano dovuti al caso ma a scelte non felici fatte da chi Alfa gestiva, e che avranno conseguenze durature sulla reputazione della casa. Per il resto anche la Mercedes arrugginiva .....non vi erano macchine immuni dalla ruggine tranne una.....chi sa rispondere quale ?


La gloriosa Trabant perché era in vetro resina?
Al è di bant insegnài al mus: si piàrt timp e si infastidìs la bestie.

Errol

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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #76 il: Settembre 14, 2015, 18:14:17 pm »
Sulla ruggine solo una casa svettava su tutte perché era l'unica che aveva adottato prima di tutte le altre su tutti i suoi modelli una zincatura completa. Una e una sola. Le altre vetture era pargonabili, eccetto, lo ripeto, le Alfa che ebbero dei problemi in più che comportarono tra l'altro alla scomparsa di tantissimi degli esemplari dei modelli migliori. Questi problemi non erano dovuti al caso ma a scelte non felici fatte da chi Alfa gestiva, e che avranno conseguenze durature sulla reputazione della casa. Per il resto anche la Mercedes arrugginiva .....non vi erano macchine immuni dalla ruggine tranne una.....chi sa rispondere quale ?

Matra??
        

mbelt

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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #77 il: Settembre 14, 2015, 18:14:47 pm »
Sulla ruggine solo una casa svettava su tutte perché era l'unica che aveva adottato prima di tutte le altre su tutti i suoi modelli una zincatura completa. Una e una sola. Le altre vetture era pargonabili, eccetto, lo ripeto, le Alfa che ebbero dei problemi in più che comportarono tra l'altro alla scomparsa di tantissimi degli esemplari dei modelli migliori. Questi problemi non erano dovuti al caso ma a scelte non felici fatte da chi Alfa gestiva, e che avranno conseguenze durature sulla reputazione della casa. Per il resto anche la Mercedes arrugginiva .....non vi erano macchine immuni dalla ruggine tranne una.....chi sa rispondere quale ?


La gloriosa Trabant perché era in vetro resina?
No, la risposta esatta è Porsche. Nessun altro. Infatti da un certo momento in poi degli anni 70 la ruggine sulle Porsche spari. Altre case tedesche, naturalmente quelle che potevano vendere a maggior prezzo iniziarono molto lentamente ad usare la zincatura a sempre su più parti delle auto, ma fu un processo che è durato un paio di decenni.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

Errol

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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #78 il: Settembre 14, 2015, 18:27:14 pm »
Sulla ruggine solo una casa svettava su tutte perché era l'unica che aveva adottato prima di tutte le altre su tutti i suoi modelli una zincatura completa. Una e una sola. Le altre vetture era pargonabili, eccetto, lo ripeto, le Alfa che ebbero dei problemi in più che comportarono tra l'altro alla scomparsa di tantissimi degli esemplari dei modelli migliori. Questi problemi non erano dovuti al caso ma a scelte non felici fatte da chi Alfa gestiva, e che avranno conseguenze durature sulla reputazione della casa. Per il resto anche la Mercedes arrugginiva .....non vi erano macchine immuni dalla ruggine tranne una.....chi sa rispondere quale ?


La gloriosa Trabant perché era in vetro resina?
No, la risposta esatta è Porsche. Nessun altro. Infatti da un certo momento in poi degli anni 70 la ruggine sulle Porsche spari. Altre case tedesche, naturalmente quelle che potevano vendere a maggior prezzo iniziarono molto lentamente ad usare la zincatura a sempre su più parti delle auto, ma fu un processo che è durato un paio di decenni.

sei sicuro? io ricordavo la Matra Murena ma forse è solo la prima per la quale è stato dichiarato e magari Porsche già lo faceva da qualche anno
        

mbelt

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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #79 il: Settembre 14, 2015, 18:36:15 pm »
Sulla ruggine solo una casa svettava su tutte perché era l'unica che aveva adottato prima di tutte le altre su tutti i suoi modelli una zincatura completa. Una e una sola. Le altre vetture era pargonabili, eccetto, lo ripeto, le Alfa che ebbero dei problemi in più che comportarono tra l'altro alla scomparsa di tantissimi degli esemplari dei modelli migliori. Questi problemi non erano dovuti al caso ma a scelte non felici fatte da chi Alfa gestiva, e che avranno conseguenze durature sulla reputazione della casa. Per il resto anche la Mercedes arrugginiva .....non vi erano macchine immuni dalla ruggine tranne una.....chi sa rispondere quale ?


La gloriosa Trabant perché era in vetro resina?
No, la risposta esatta è Porsche. Nessun altro. Infatti da un certo momento in poi degli anni 70 la ruggine sulle Porsche spari. Altre case tedesche, naturalmente quelle che potevano vendere a maggior prezzo iniziarono molto lentamente ad usare la zincatura a sempre su più parti delle auto, ma fu un processo che è durato un paio di decenni.

sei sicuro? io ricordavo la Matra Murena ma forse è solo la prima per la quale è stato dichiarato e magari Porsche già lo faceva da qualche anno
Sicurissimo. Peraltro la Murena aveva la vetro resina come elemento della carrozzeria, mentre il telaio era in acciaio. Si, a far auto con un trattamento zincato dell'acciaio veramente definitivo fu Porsche, le atre seguirono con esasperante lentezza.
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mbelt

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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #80 il: Settembre 14, 2015, 23:44:43 pm »
Dopo aver difeso gli onori dell'industria dell'auto italiana, di quello che è stato, ora però voglio raccontarvi che in casa mia le auto italiane avevano pessima fama....infatti era tutto tedesco da sempre, solo che mia madre, nel 1989, si innamora dellaAutobianchi y10. Era appena uscito un restyling del modello e in casa mia in quel momento vi erano diverse vetture a trazione integrale. Mia madre scelse quindi la 4wd, era appena stata presentata con il 1100 FIRE a iniezione elettronica. Fu fatto un ordina perché mia mare ci voleva tutti gli accessori possibili o quasi, c'era persino un climatizzatore elettronico. Il conto per questa macchina era caro, credo che all'epoca fossimo sui 21 milioni di lire. La macchina arrivò e forse per un presentimento stranamente non andai con mio padre per ritirarla ( l'arrivo di una vettura era per me motivo di festa). Quindi ricordo che ero in giardino con mia madre su una panchina, quadro ad un certo punto sentiamo che sta arrivando una automobile, dal suono io dissi: non può essere il babbo, sembra sia arrivata una cinquecento ( cioè un bicilindrico ad aria di piccola cilindrata). Andammo a vedere e con un certo sconcerto era proprio mio padre con la nuova y10. Posso dirvi questo: quella macchina era una autentica "lemon car" ,spero conosciate il significato di questa espressione. Cerco di descrivervi i problemi che aveva, e che già scoprimmo la prima sera:  1) già detto il 4 cilindri ad iniEzione faceva un rumore da bicilindrico, ma cosa più al grave al primo giro di prova fatto con la famiglia il motore perdeva colpi in accelerazione in un certo range di giri;2) provammo ad accendere il climatizzatore automatico e scoprimmo con raccapriccio che sparava solo aria calda alla massima temperatura, cioè alla impostazione di massima temperatura e non c'era modo di interrompere questa follia bollente, cioè la regolazione non funzionava, quindi dovemmo spegnere tutto. Io sedevo dietro e mi accorsi che da una boccetta dell'aria si veda l'esterno dell'auto, lo considerai un dettaglio "curioso" . Intanto però erano già emersi piccoli tragicomici ulteriori problemi:3) avevamo richiesto l'optionale dei fari supplementari  che noi pensavamo fossero antinebbia, ed invece no, erano abbaglianti supplementari. Ma c'era un dettaglio: non si trovava l'interruttore per accenderli, perché.....-avevano dimenticato di montarlo. 4) uno dei due sedili anteriori era bloccato, non si poteva regolare. 5) un fascione in plastica della carrozzeria era storto e mio padre intervenne a raddrizzarlo e la cosa ebbe incredibilmente buon esito. Ma non è finita qui, ovviamente. Questa era la prima sera è già di questa macchina ridavamo a crepapelle. Il giorno dopo mi metto io alla guida curioso di vedere come andava. Arrivo ad un incrocio e devo girare a sinistra , do la precedenza a quelli che vengono dalla mia destra come di consueto, metto la prima, lascio la frizione parto. Mi ritrovo in mezzo all'incrocio quasi fermo con il motore imballato su di giri. Costretto per togliermi di impiccio a buttare dentro la seconda per poter sgombrare la sede stradale. Roba da matti: la prima marcia su questa versione era talmente corta che era di fatto non usabile se non per affrontare chissà quali pendii, bisognava partire in seconda ma sfrizionando un po'. Mia madre la mattina accompagnava me ed un mio caro amico a scuola, e questa Y10 ci faceva veramente sbellicare dal ridere: le sospensioni erano durissime, e cigolavano, parte del quadro strumenti non funzionava......dopo circa una settimana dopo aver constatato che la concessionaria Lancia aveva tentato di riparare qualche guaio, ma uno dei più gravi, cioè l'irregolare accensione del motore loro non sapevano cosa farci perché era la prima vettura venduta così, e la casa non aveva ancora dato il software alla loro apparecchiature per verificare cosa non andasse nell'impianto. L'attesa si protrasse per due settimane poi ci restituirono la macchina senza più perdite di colpi, peccato che però per farlo avevano tagliato la sonda Lambda del catalizzatore. Che così non poteva che danneggiarsi. A quel punto avevamo già deciso che di questa supercar volevamo sbarazzarci, perché ci sembra un esemplare molto sfigato, e pertanto avevamo già ordinato una nuova y10 GT ie cioè la versione sportiva della gamma ( mia madre voleva ancora la y10). Dopo aver fatto il contratto in attesa della GT continuavamo ad usare questo capolavoro. È una mattina mentre venivamo accompagnati a scuola si sente dopo una curva un soffio molto forte come di una gomma che si sgonfia. Ci fermiamo, giriamo attorno alla macchina, non si vedeva niente. A me venne un sospetto : ma non sarà il sistema elettro pneumatico per inserire la trazione integrale?  Dai proviamo ad inserirla ( altra cosa ridicola: per inserirla bisogna essere fermi a ruote dritte e premere il tasto, allegria) e si sente effettivamente lo stesso rumore. Mah, ripartimmo con accresciute perplessità, consigliai a mia madre di non toccare più quel comando. Finché di ritorno da scuola il mio amico seduto davanti osserva: signora che cosa è quel rumore che proviene dallo sterzo? Si sentiva come degli scatti di scintille o contatti elettrici che venivano al piantone dello sterzo. Dopo tre mesi avevamo l'altra che per fortuna era meglio su tutto, e non aveva nessuno dei guai della precedente se non una frenata piuttosto debole. La cosa divertente è che il concessionario ci disse che la nostra ex y10 era stata comprata da una ragazza abituata a guidare una Passat, ed in effetti lo choc deve essere stato grande.
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ciaca

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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #81 il: Settembre 14, 2015, 23:59:50 pm »
Una vera super cacc :D
La y10 per altro è la prova provata che si può vendere bene qualunque abominio, perchè quella coda tagliata con l'accetta io la ricordo ancora con ribrezzo, peró è anche la prova di come certe scelte stilistiche una volta sdoganate dal successo commerciale e digerite dall'assuefazione a vederne tante per la strada possano anche fare scuola se è vero che la medesima soluzione è ormai comune a buona parte delle city car moderne.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Patrizio

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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #82 il: Settembre 15, 2015, 07:46:25 am »
io ho imparato su una y10....ottima per posteggiare...
1000 per non farsi male - ma tenuta di strada pessima
cmq
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mbelt

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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #83 il: Settembre 15, 2015, 12:16:06 pm »
La differenza che ho con Angelo dipende dagli anni in cui i problemi di sono manifestato. Premettendo che il riprodotto tedesco è sempre stato superiore per qualità e affidabilità, pure quello giapponese, per mi i problemi hanno cominciato a manifestarsi seriamente lungo gli anni 80. Ricordo ancora un comico ma gravissimo difetto che aveva una Fiat Tipo comprata da un mio amico nuova, appena uscita dal concessionario. Mi disse, prova a salire in macchina e a guardare dal parabrezza.....dovetti guardare più di una volta: praticamente il parabrezza era diventato una sorta di lente di occhiale da vista , che deformava le immagini.....bello eh? Mai avuto esprienze così disastrose con le tedesche. Solo una Audi nuova nuova, che fuse il motore entro i primi frenata km per un difetto congenito dell'impianto di lubrificazione, ma poi con un motore tutto nuovo quel l'auto fece oltre 300k km.
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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #84 il: Settembre 15, 2015, 12:43:43 pm »
Un anno,mi sembra 85,mi lasciai tentare da un amico ingegnere nel gruppo Fiat:macchina nuova che acquistata dalla sua segretaria veniva intestata a me il giorno stesso dell'immatricolazione a prezzo dipendente;scelgo una Regata 100 bialbero S.W..
L'assetto era sbagliato di fabbrica e finche' non trovai un gommista che sapeva del problema...
il disply del cruscotto non funzionava ma ero stato avvertito da un amico che aveva comprato la stessa macchina un anno prima...non ha mai funzionato.

ciaca

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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #85 il: Settembre 15, 2015, 12:57:13 pm »
Ti è già andata di lusso che non ti sia rimasto lo sterzo in mano come accadde a me, a bordo di una regata guidata da un amico una mattina del lontano 1989...
Giusto per capirci, la scatola guida della vecchia 127 è la stessa della Regata e al netto di piccole modifiche la medesima utilizzata su tutta la produzione Ferrari degli anni 70 e buona parte degli anni 80.
Io ho fatto revisionare la scatola guida del mio 308 giusto quest'anno, e non vi dico in che condizioni era ridotto l'anello di Teflon su cui scorre l'asse a cremagliera, già di suo assolutamente sottodimensionato, come sottodimensionato è tutto l'ingranaggio. Di fatto non esisteva più, una poltiglia sbriciolata e mescolata all'olio in cui è immerso l'ingranaggio. Olio per altro inadatto allo scopo.

Nel 1991 feci revisionare il motore dello stesso 308, produzione Fiat.
Una volta rimossi i coperchi delle testate era facile osservare come gli accoppiamenti tra condotti e relativi collettori non erano in alcun modo precisi ne raccordati, c'erano scalini anche di tre mm (!!!) e non c'era alcuna traccia di "lavoro di fino", come uscivano dai calchi delle colate si prendevano e si montavano.

Stendo poi un velo pietoso su finiture interne ed esterne, qualità dei materiali e degli assemblaggi, pure la strumentazione era quella delle fiat di serie. Anche quella era la Fiat degli anni 70...
« Ultima modifica: Settembre 15, 2015, 13:07:36 pm da ciaca »
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Errol

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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #86 il: Settembre 15, 2015, 13:11:46 pm »
Ti è già andata di lusso che non ti sia rimasto lo sterzo in mano come accadde a me, a bordo di una regata guidata da un amico una mattina del lontano 1989...
Giusto per capirci, la scatola guida della vecchia 127 è la stessa della Regata e al netto di piccole modifiche la medesima utilizzata su tutta la produzione Ferrari degli anni 70 e buona parte degli anni 80.
Io ho fatto revisionare la scatola guida del mio 308 giusto quest'anno, e non vi dico in che condizioni era ridotto l'anello di Teflon su cui scorre l'asse a cremagliera, già di suo assolutamente sottodimensionato, come sottodimensionato è tutto l'ingranaggio. Di fatto non esisteva più, una poltiglia sbriciolata e mescolata all'olio in cui è immerso l'ingranaggio. Olio per altro inadatto allo scopo.

Nel 1991 feci revisionare il motore dello stesso 308, produzione Fiat.
Una volta rimossi i coperchi delle testate era facile osservare come gli accoppiamenti tra condotti e relativi collettori non erano in alcun modo precisi ne raccordati, c'erano scalini anche di tre mm (!!!) e non c'era alcuna traccia di "lavoro di fino", come uscivano dai calchi delle colate si prendevano e si montavano.

Stendo poi un velo pietoso su finiture interne ed esterne, qualità dei materiali e degli assemblaggi. Anche quella era la Fiat degli anni 70...

e dopo questa......ecco svelata in anteprima la foto di Angelo
        

ciaca

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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #87 il: Settembre 15, 2015, 13:22:23 pm »
Sono più giovane :D
Aggiungo un dettaglio: l'anello di Teflon in questione sulla carta come ricambio esiste, di fatto è virtualmente introvabile e pur essendo un banale ricambio Fiat per il solo fatto di avere sopra un cavallino se reperibile ha prezzi da malati di mente.
Un cilindro di teflon lungo 20cm e diametro adeguato costa al dettaglio 30 euro, al resto ci pensa un tornio e un bravo meccanico.
Altro dettaglio su quanto bene fossero pensate e concepite quelle auto: per smontare la scatola guida, dopo aver smontato mezza sospensione, ci vuole un contorsionista con il braccio in gomma di mr. Fantastic, accedere ai dadi che tengono la scatola all"asse dello sterzo,per dove sono messi e come sono orientati, è a dir poco difficile senza scendere tutto l'avantreno (!!!)
« Ultima modifica: Settembre 15, 2015, 13:26:04 pm da ciaca »
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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #88 il: Settembre 15, 2015, 13:28:14 pm »
Sono più giovane :D
Aggiungo un dettaglio: l'anello di Teflon in questione sulla carta come ricambio esiste, di fatto è virtualmente introvabile e pur essendo un banale ricambio Fiat per il solo fatto di avere sopra un cavallino se reperibile ha prezzi da malati di mente.
Un cilindro di teflon lungo 20cm e diametro adeguato costa al dettaglio 30 euro, al resto ci pensa un tornio e un bravo meccanico.
Altro dettaglio su quanto bene fossero pensate e concepite quelle auto: per smontare la scatola guida, dopo aver smontato mezza sospensione, ci vuole un contorsionista con il braccio in gomma di mr. Fantastic, accedere ai dadi che tengono la scatola all"asse dello sterzo,per dove sono messi e come sono orientati, è a dir poco difficile senza scendere tutto l'avantreno (!!!)
Comunque Angelo il motore della 308 era prodotto dalla Ferrari, questo te lo assicuro. È che in quegli anni non lavoravano bene, questo lo so altrettanto bene. E gli interni fino ai primi anni 90 erano veramente scadenti. Le stesse meccaniche no erano tanto affidabili. Ancora oggi gli interni pure molto molto migliorati non sono il punto forte della Ferrari mentre la meccanica è su un altro pianeta. E non è un caso che il km delle Ferrari degli anni 70, 80, 90 incida moltissimo sulle quotazioni, proprio perché scarsamente affidabili e onerosissime da riparare. Non ovviamente per i modelli da milioni di euro che ci sono e tanti.
« Ultima modifica: Settembre 15, 2015, 13:35:19 pm da mbelt »
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Re:Gianni Agnelli, l'eleganza e la fiat.
« Risposta #89 il: Settembre 15, 2015, 13:58:58 pm »
A me questa cosa del chilometraggio su auto di quell'epoca fa un po' sorridere, perchè vorrei capire (senza smontare un motore pezzo per pezzo per verificarne lo stato) come si possa stabilire il chilometraggio.
Sulle moderne ci sono una serie di controlli fattibili, a cominciare da quelli di lettura sulle centraline elettroniche. Ma su quelle d'epoca l'unico modo per essere certi del chilometraggio è smontarle, e chi lo fa? Atto di fede :)
Il conta chilometri, va da se, dice meno di niente, se non altro perché sovente si blocca da solo :D
Poi un motore che ha macinato chilometri, ma che ha viaggiato periodicamente, per me da più garanzie di uno che è rimasto fermo per 30 anni, e che è da rifare.
È vero che la manutenzione costa, perchè i ricambi hanno prezzi folli. Ma sono motori che un bravo meccanico può curare senza particolari apparecchiature elettroniche, all'antica. E questo permette di limitare i "danni".
Certo, quando ti senti chiedere 700 euro per un kit guarnizioni per il solo cambio un po' girano....
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