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Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere

ciaca

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #30 il: Settembre 16, 2015, 14:42:55 pm »
Journe, Dufour, MB&F, Urwerk, Voutilainen... dubito che avranno di che guardarsi dagli SW, perchè chi possiede uno degli elencati può comprarsi, senza paura, un camion di SW, che rimane un gadget elettronico, come il PC o il cell.

E' una differenza di costi, in primis, perchè se un apple watch costa sui 500 euro, magari è facile che la produzione medio bassa di swatch possa soffrirne, non un royal oak o un VC malte

Ci sono già apple watch da 10.000 e passa dollari, con casse e bracciali in oro, messi già ai polsi dei più importanti testimonial sui red carpet di mezzo mondo.
Apple è quella che è riuscita a far costare 1000 euro un oggetto che senza il carico di "cool&trendy" e venduto come commodity dagli asiatici costerebbe già non più di 50 euro.
E che ogni tre anni ti costringe a buttarlo per comprarne un altro, con tanto di file agli Apple store.
Sottovaluti la forza della fuffa, giovane jedi :D
« Ultima modifica: Settembre 16, 2015, 14:45:24 pm da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

tick

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #31 il: Settembre 16, 2015, 14:48:28 pm »
Ci sono già apple watch da 10.000 e passa dollari, con casse e bracciali in oro, messi già ai polsi dei più importanti testimonial sui red carpet di mezzo mondo.

Anche altri tipi di animali...
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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #32 il: Settembre 16, 2015, 15:25:20 pm »
Gli appassionati di cose belle sono troppo pochi per mantenere un mercato da soli. E i polsi usabili rimangono uno solo, anche per la fascia più alta. E con l'orologio Smart ci si fa di tutto, già oggi ci si inizia ad aprire e mettere in moto l'auto.

Stento a crederlo, me se dici così avrai le tue buone ragioni,  ma mi chiedo come convinceranno i nuovi ricchi ad abbandonare i loro Hublot-AP-Rolex diamantati e anche qualche Patek, proponendo un accrocchio digitale senza storia, senza fascino, senza meccanica che chiunque può produrre.......

ciaca

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #33 il: Settembre 16, 2015, 15:28:23 pm »
Gli appassionati di cose belle sono troppo pochi per mantenere un mercato da soli. E i polsi usabili rimangono uno solo, anche per la fascia più alta. E con l'orologio Smart ci si fa di tutto, già oggi ci si inizia ad aprire e mettere in moto l'auto.

Stento a crederlo, me se dici così avrai le tue buone ragioni,  ma mi chiedo come convinceranno i nuovi ricchi ad abbandonare i loro Hublot-AP-Rolex diamantati e anche qualche Patek, proponendo un accrocchio digitale senza storia, senza fascino, senza meccanica che chiunque può produrre.......

Nello stesso modo in cui hanno convinto i nuovi acquirenti che i vecchi orologi classici di piccolo diametro erano demodè e per signore, vendendogli accrocchi sempre più grandi e modesti a prezzi sempre più insensati :D
"Cool&trendy" è il motore della fuffa di lusso, che sia meccanico, al quarzo, digitale, olografico, solare...non frega una mazza a nessuno.
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Istaro

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #34 il: Settembre 16, 2015, 15:59:34 pm »
E io continuo a dire che se non fosse per tutto il carico di fuffa che lo ammanta, status, marchio, rivalutazioni e mercimoni assortiti, l'orologio meccanico non esisterebbe nemmeno più e se le stesse cose ci fossero coi quarzi (e domani con gli sw) nessuno dei tanti "appassionati" si farebbe venire la puzzina sotto al naso per la batteria o il display.
Di questo sono fermamente convinto, dell'orologio in quanto "meccanico" non importa più una fava a nessuno (lo 0,000x per me equivale a 0, non sono un farmacista :D) perché a nessuno importa più nulla di come sono fatti questi oggetti ma solo di ciò che di "immateriale" offrono (e magari di veniale rendono). È su questi fragili presupposti che è risorta l'orologeria meccanica negli anni 80 e sono i medesimi fragili presupposti che la seppelliranno per sempre.

Pienamente condivisibile.

Stando così le cose, però, è meno facile gettare la croce addosso ai “manager” che hanno riposizionato il prodotto nel segmento lusso per rilanciarlo…

Forse possiamo dire che hanno esagerato, che hanno puntato su un’esclusività troppo spinta, guardando troppo a mercati emergenti ma volubili (quelli dei “nuovi ricchi”) e prosciugando il mare – o, almeno, il lago – di mercati consolidati come quelli europei.

Forse possiamo anche dire che hanno puntato troppo sull’esclusività intesa come moda e capacità di spesa, trascurando di associare l’idea di esclusività a quelle di qualità, buon gusto e innovazione tecnica.

Ciò detto, non possiamo essere sicuri che una strategia diversa avrebbe potuto – potrebbe – evitare del tutto il tracollo imminente.

Dobbiamo infatti domandarci:

- la platea di appassionati europei, anche se fosse stata più vasta (potendo accedere ad orologi dai prezzi meno folli), avrebbe conservato una sua stabilità o sarebbe stata in ogni caso erosa dall’avanzata inarrestabile degli smartwatch?

- una maggiore attenzione alla qualità e al “buon gusto”, alla ricercatezza estetica, avrebbe reso gli orologi meccanici sufficientemente appetibili in un mondo in cui la “qualità” è vuota propaganda e l’idea di “bellezza” suscita sguardi interrogativi, perché la moda impone l’obsolescenza precoce e il mutare continuo del gusto?

- una maggiore capacità di innovazione sarebbe stata apprezzata in un mondo in cui l’idea di “progresso” è associata all’elettronica, all’informatica, alle nanotecnologie, ormai anche alla cibernetica, non certo alla meccanica?
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

mbelt

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #35 il: Settembre 16, 2015, 16:39:50 pm »
E io continuo a dire che se non fosse per tutto il carico di fuffa che lo ammanta, status, marchio, rivalutazioni e mercimoni assortiti, l'orologio meccanico non esisterebbe nemmeno più e se le stesse cose ci fossero coi quarzi (e domani con gli sw) nessuno dei tanti "appassionati" si farebbe venire la puzzina sotto al naso per la batteria o il display.
Di questo sono fermamente convinto, dell'orologio in quanto "meccanico" non importa più una fava a nessuno (lo 0,000x per me equivale a 0, non sono un farmacista :D) perché a nessuno importa più nulla di come sono fatti questi oggetti ma solo di ciò che di "immateriale" offrono (e magari di veniale rendono). È su questi fragili presupposti che è risorta l'orologeria meccanica negli anni 80 e sono i medesimi fragili presupposti che la seppelliranno per sempre.

Pienamente condivisibile.

Stando così le cose, però, è meno facile gettare la croce addosso ai “manager” che hanno riposizionato il prodotto nel segmento lusso per rilanciarlo…

Forse possiamo dire che hanno esagerato, che hanno puntato su un’esclusività troppo spinta, guardando troppo a mercati emergenti ma volubili (quelli dei “nuovi ricchi”) e prosciugando il mare – o, almeno, il lago – di mercati consolidati come quelli europei.

Forse possiamo anche dire che hanno puntato troppo sull’esclusività intesa come moda e capacità di spesa, trascurando di associare l’idea di esclusività a quelle di qualità, buon gusto e innovazione tecnica.

Ciò detto, non possiamo essere sicuri che una strategia diversa avrebbe potuto – potrebbe – evitare del tutto il tracollo imminente.

Dobbiamo infatti domandarci:

- la platea di appassionati europei, anche se fosse stata più vasta (potendo accedere ad orologi dai prezzi meno folli), avrebbe conservato una sua stabilità o sarebbe stata in ogni caso erosa dall’avanzata inarrestabile degli smartwatch?

- una maggiore attenzione alla qualità e al “buon gusto”, alla ricercatezza estetica, avrebbe reso gli orologi meccanici sufficientemente appetibili in un mondo in cui la “qualità” è vuota propaganda e l’idea di “bellezza” suscita sguardi interrogativi, perché la moda impone l’obsolescenza precoce e il mutare continuo del gusto?

- una maggiore capacità di innovazione sarebbe stata apprezzata in un mondo in cui l’idea di “progresso” è associata all’elettronica, all’informatica, alle nanotecnologie, ormai anche alla cibernetica, non certo alla meccanica?
Sono stati fatti tutti i gravi errori che scrivi, ma per me il più grave di tutti è stato la mancanza di innovazione. La storia dice che un settore che non riesce a proporre idee e realizzazioni nuove è condannato. Le uniche novità, diciamocelo francamente, escludendo i piccoli di nicchia, sono state l'aumento smodato delle dimensioni delle casse, l'uso discutibilissimo è discusso dai più grandi orologiai del silicio, e la qualità sempre più scandente delle finiture, e persino della qualità del disegno dei quadranti, oltre a listini sempre più folli. Una arroganza e una cecità senza limiti, meritano di perdere.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

tick

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #36 il: Settembre 16, 2015, 16:44:12 pm »
- una maggiore capacità di innovazione sarebbe stata apprezzata in un mondo in cui l’idea di “progresso” è associata all’elettronica, all’informatica, alle nanotecnologie, ormai anche alla cibernetica, non certo alla meccanica?

Secondo me si. Non esiste solo l'elettronica, ma esistono i materiali (non intendo ghiere in ceramica e casse incarbonio, ma scappamenti in silicio) su cui ragionare, paradigmi di scappamento nuovi, soluzioni ibride ma, soprattutto vorrei innovazione legata alle idee. Per stare tra le nostre chiacchierate, torniamo all'Ochs dell'altro thread: li sopra al design e ai materiali c'è un carico da 90 in idee, un modulo calendario tanto semplice quanto elegante, unito ad altri elementi non prettamente legati al manufatto.
Il problema è che le buone idee non vengono a tutti, e che il rischio è di trovare più gente che apprezza l'innovazione in tre iconcine nuove piuttosto che di uno scappamento a risonanza. Ma la possibilità di innovare c'è, certo bisogna un po' crederci.
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PESSOA67

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #37 il: Settembre 16, 2015, 16:52:46 pm »
- una maggiore capacità di innovazione sarebbe stata apprezzata in un mondo in cui l’idea di “progresso” è associata all’elettronica, all’informatica, alle nanotecnologie, ormai anche alla cibernetica, non certo alla meccanica?

Secondo me si. Non esiste solo l'elettronica, ma esistono i materiali (non intendo ghiere in ceramica e casse incarbonio, ma scappamenti in silicio) su cui ragionare, paradigmi di scappamento nuovi, soluzioni ibride ma, soprattutto vorrei innovazione legata alle idee. Per stare tra le nostre chiacchierate, torniamo all'Ochs dell'altro thread: li sopra al design e ai materiali c'è un carico da 90 in idee, un modulo calendario tanto semplice quanto elegante, unito ad altri elementi non prettamente legati al manufatto.
Il problema è che le buone idee non vengono a tutti, e che il rischio è di trovare più gente che apprezza l'innovazione in tre iconcine nuove piuttosto che di uno scappamento a risonanza. Ma la possibilità di innovare c'è, certo bisogna un po' crederci.
Però anche in questo punto per te basilare risuona la domanda: a quanti interessa cosa c'è dentro ad un orologio?

tick

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #38 il: Settembre 16, 2015, 17:00:23 pm »
- una maggiore capacità di innovazione sarebbe stata apprezzata in un mondo in cui l’idea di “progresso” è associata all’elettronica, all’informatica, alle nanotecnologie, ormai anche alla cibernetica, non certo alla meccanica?

Secondo me si. Non esiste solo l'elettronica, ma esistono i materiali (non intendo ghiere in ceramica e casse incarbonio, ma scappamenti in silicio) su cui ragionare, paradigmi di scappamento nuovi, soluzioni ibride ma, soprattutto vorrei innovazione legata alle idee. Per stare tra le nostre chiacchierate, torniamo all'Ochs dell'altro thread: li sopra al design e ai materiali c'è un carico da 90 in idee, un modulo calendario tanto semplice quanto elegante, unito ad altri elementi non prettamente legati al manufatto.
Il problema è che le buone idee non vengono a tutti, e che il rischio è di trovare più gente che apprezza l'innovazione in tre iconcine nuove piuttosto che di uno scappamento a risonanza. Ma la possibilità di innovare c'è, certo bisogna un po' crederci.
Però anche in questo punto per te basilare risuona la domanda: a quanti interessa cosa c'è dentro ad un orologio?

L'ho scritto, certamente a pochi, icona batte risonanza 6-0 6-1 6-0. Io avevo inteso la domanda in senso assoluto, se fosse o meno possibile evolvere gli orologi fuori da elettronica et similia. Per me si, altrimenti la domanda va fatta al contrario: perchè mai comprare qualcosa di diverso da Rolex? Mi sembra che qui si sia andati oltre da quel punto di vista fortunatamente.
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guagua72

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #39 il: Settembre 16, 2015, 17:07:52 pm »
Ovviamente i produttori che
- auspicavano il flop per Apple
-  secondo il parere dello stesso Hayek di Swatch Group, apple avrebbe potuto comunque permettersi il fallimento di tale prodotto subendo davvero poche perdite in confronto a quelle che tutto il settore dell’orologeria svizzera potrebbe subire se invece Apple dovesse fare centro anche questa volta;
- hanno dormito sugli allori , costruendo di tutto un pò
- hanno lavorato solo sul marketing e non su qualità
- hanno cercato di spremere all'indescrivibile i tycoon dell'est del mondo
- hanno vissuto su modelli degli anni 70 anabolizzati
ora
 sentono la pressione delle case produttrici come Samsung e sorattutto Apple molto alta. Questo è solo l'inizio.
In ogni caso avere qualcosa al polso che interagisca col telefono che hai in tasca non è necessario come l'aria che si respira , lo stanno facendo diventare necessario. L'orologio è una macchina meccanica che serve per leggere l'ora e misurare il tempo o fornire alcune funzioni e affissioni che liberano il senso estetico del possessore e ne fanno opere d'arte oltre che strumenti per leggere l'ora gli smartwach non devono essere per forza pratici e legati ad un'esigenza che i guru del marketing ci stanno facendo diventare indispensabile.


 

Istaro

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #40 il: Settembre 16, 2015, 17:35:28 pm »
L'orologio è una macchina meccanica che serve per leggere l'ora e misurare il tempo o fornire alcune funzioni e affissioni che liberano il senso estetico del possessore (...)

... nonché gratificano - aggiungo io - il desiderio di far propria, indossandola, un'espressione dell'ingegno umano... e potremmo continuare.  :)

Ma la domanda resta: quanti hanno oggi questa sensibilità?
Quanti apprezzano e percepiscono come "moderne" le innovazioni nella meccanica (che certo sono possibili)?
Lo 0,000X...
Ci si può costruir su un'intera industria?
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

ciaca

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #41 il: Settembre 16, 2015, 17:54:02 pm »
Aggiungo un paio di cose:
1) io non do la "colpa" ai manager, i manager li scelgono gli azionisti e gli obbiettivi ai manager li fissano gli azionisti. Il pesce puzza dalla testa insomma.

2) secondo me si sottovaluta ancora un aspetto: lo strumento da polso chiamato orologio meccanico é morto nel 70. É rinato negli 80 sotto altre vesti, trasformandosi da fastidio necessario a capriccio voluttuario.
Gli sw oggi restituiscono all'oggetto da polso la loro funzione necessaria, corredarli anche del fascino del capriccio voluttuario é un niente e quando accadrà addio orologio meccanico. Come detto il polso é uno

3) un settore sopravvive se riesce ad alimentare la domanda. Può farlo in vari modi, innovando e proponendo sempre nuove funzioni/necessità, come nel caso di uno sw, o vendendo status, moda e miraggi da investimento come accade nel campo dell'orologeria meccanica di lusso. Lascio a voi comprendere quanto due settori così pensati e messi in competizione abbiano rapporti di forza squilibrati nel momento in cui uno riesce ad entrare nel campo dell'altro.
« Ultima modifica: Settembre 16, 2015, 18:04:48 pm da ciaca »
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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #42 il: Settembre 16, 2015, 18:09:45 pm »
siamo davvero messi così male.....?? ho un brivido...eppure ...ultimamente è proprio stato così..come dici, ciaca, e anche tanti di noi appassionati non ne siamo stati immuni.....

Errol

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Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #43 il: Settembre 16, 2015, 18:13:50 pm »
sotto certi punti di vista la decadenza dell'orologio meccanico potrebbe quasi quasi essere un vantaggio per uno come me.
vabbè, gli orologi che ho perderebbero di valore ma magari con due soldi potrei riuscire ad accaparrarmi orologi che adesso posso solo sognare.......
dato che alla fine li ho sempre comprati solo per mio gusto e non per diventare ricco si aprirebbero modi che finora non ho potuto esplorare
        

ilcommesso

Re:Su vendite orologi, smartwatch: la verità comincia ad emergere
« Risposta #44 il: Settembre 16, 2015, 20:54:10 pm »
................

3) un settore sopravvive se riesce ad alimentare la domanda. Può farlo in vari modi, innovando e proponendo sempre nuove funzioni/necessità, come nel caso di uno sw, o vendendo status, moda e miraggi da investimento come accade nel campo dell'orologeria meccanica di lusso. Lascio a voi comprendere quanto due settori così pensati e messi in competizione abbiano rapporti di forza squilibrati nel momento in cui uno riesce ad entrare nel campo dell'altro.


La domanda c'è e ci sarà perchè un orologio, specie i soliti e arcinoti, è il miglior modo di  far circolare denaro non tracciabile.
In Cina il rallentamento c'è stato quando una norma anti corruzione vietava di accettare orologi (e forse altre regalìe), ma anche qui in italia certi orologi rimangono (rimavevano, oggi penso sia più difficile) un eccellente mezzo per "investire" il nero.

Inoltre chi ha i soldi, in Asia, compra i soliti orologi perchè VUOLE almeno mantenere i soldi spesi, con la speranza del guadagno.
Gli unici che comprano e se ne fregano sono i russi.
(Dettaglio del mio amico che è diventato membro dei collezionisti di alto livello della Thailandia.)

Siamo sempre lì, un apple watch da 10k $ sarà giustamente al polso del milionario che avrà qualche PP complicato, qualche nautilus con brilli per la compagna, qualche rolex, magari PN perchè un investimento, e via discorrendo.

Il polso è sempre e solo uno, sono i milioni in banca che fanno la differenza.
Quello che può rovinare questo settore è la perdita di valore derivante da qualche scandalo, ma ormai tutto il sistema è autoreferenziale  8)