Domanda per Calendermeto,collezionista che stimo particolarmente.
Ieri sera girovagando sul web mi imbatto in un Datocompax Baume & Mercier in oro rosa,tutto originale,venduto da un commerciante con negozio fisico a 3500 euro.
Come potrei seguire il cosiddetto mercato e comprare l'identico Rolex a 100'000-200'000 euro?
E' questo il mercato al quale dobbiamo fare riferimento o dobbiamo ragionare con il nostro cervello?
solo il movimento è il medesimo Valjoux 72C ,ma certamente più curato e rifinito da Rolex che non da Baume Mercier
la cassa poi è completamente diversa in quanto la cassa oyster di Rolex è unica e brevettata,ma a parte queste differenze che comunque giustificherebbero una certa differenza di prezzo ,è lo status symbol che è troppo diverso
tanto che in casa Rolex il modello ha assunto il nomignolo Jean Claude Chilly celebre sciatore di quegli anni che (forse) portava al polso quel modello
certamente le quotazioni attuali mi paiono piuttosto gonfiate,ma si sa che le aste internazionali contano clienti per i quali il danaro è certamente l'ultimo dei loro problemi, e quindi ,per certi modelli le quotazioni pare non abbiano limite
La finitura del movimento e' simile se non uguale,la cassa no (non come qualita' ma solo per via della chiusura).
Quindi convieni con me che per lo status symbol si passa da 3'500 a 135'000 euro.
Status symbol e menate varie che fanno si che a degli orologi assolutamente normali ed uguali agli altri si affibbino addirittura i soprannomi:Killy,Freccione,Coroncione,Padellone,Verdone,Balottelli,Patrizzi...
tutto cio' che ha a che fare con la vera orologeria?
Ricordo bene il chrono Roth citato da ciaca,come si puo' pagarlo 2,5k quando un PP 5070,che non puo' neanche pulirgli le scarpe,si paga 50 o 60k?
Mi sono permesso di rivolgermi a te in quanto da quello che ho letto dei tuoi orologi sei una persona con grande cultura nel campo vintage;cultura che ti ha portato ai fatti e non ai nomi.
E sono sicuro di non aver preso un abbaglio.