Famolo strano diceva Verdone!
Io ho gusti abbastanza tradizionali, non mi piacciono i "famolo strano", gli orologi - così come qualsiasi altro oggetto - concepiti in maniera forzatamente anticonformista, seguendo l'unico fine di distinguersi, stupire, provocare.
Qui però è diverso: si tratta di un'originalità che ha una sua precisa ragion d'essere, un significato non fittizio (come quello che tutti i sedicenti artisti e designers attribuiscono alle loro stranezze..), ma reale e profondo.
E' un orologio "colto", insomma, capace di stupire e far pensare. Ma anche di assecondare l'occhio, se in questo caso non si bada solo all'armonia (che indubbiamente è precaria), ma anche alla cura realizzativa.
Insomma, un orologio che non indosserei certo in ufficio, ma che può essere adatto per serate rilassate, se si è in compagnia di intenditori o di amanti della buona conversazione (persone che non superino i... limiti di velocità ; e quindi abbiano la pazienza di fermarsi per ammirare e apprezzare).
P.S.: beninteso, è un orologio adatto alle serate rilassate di chi... se lo può permettere!
Ma che stai a di' !?!....
Orologio colto capace di stupire ?
Si come no...fa stupire chi lo guarda certo... Per la sua schifezza...
Serate rilassate ...a piangere per aver buttato quei soldi ....
Per stupirsi e restare affascinati da qualcosa bisogna innanzitutto fermarsi ad osservarla...
Per questo parlavo di "limiti di velocità": se corriamo troppo e ci fermiamo alla prima impressione continueremo per sempre a pestare l'acqua nel mortaio delle stesse convinzioni e degli stessi gusti!
Ad esempio, io conoscevo e non ho mai apprezzato i Cartier Crash.
Invece questi Falcone deformati mi hanno colpito maggiormente sin da subito.
Forse perché il profilo dell'orologio - benché deformato - è più o meno inscritto in un cerchio, e questo mi restituisce un senso di minore disarmonia.
Anche il quadrante mi sembra lavorato con maggiore accuratezza e fantasia.
Ma soprattutto, cercando informazioni in rete, mi ha folgorato scoprire l'ispirazione all'opera di Dalì: allora impari ad apprezzare meglio la cultura dell'artigiano che lo ha creato, ma anche la cultura che l'orologio stesso può stimolare, nel senso di riflessione e confronto tra persone che amano conversare di questi temi, oltre che... di calcio (tema sul quale, peraltro, sono ferratissimo...
).
Il prezzo è un altro discorso, e l'ho anche specificato: non ho ovviamente i soldi per acquistarlo, e se anche li avessi non sarebbe il primo orologio della mia collezione, poiché gli orologi mi piace indossarli e questo non è segnatempo da tutti i giorni.
Ma se ragioniamo di una
raccolta ideale, penso sia fondamentale la
varietà (intendo la "raccolta" di un appassionato che acquista orologi che apprezza e che vuole indossare; altro discorso è la "collezione" in senso stretto, intesa come raccolta ragionata).
Se invece qualcuno avesse una raccolta fatta solo di varianti dello stesso pezzo (che sia un Rolex, un Patek o un IWC), non sarebbe un appassionato, ma un... feticista!
E i suoi soldi sarebbero ugualmente sprecati (se un orologio non deve far sognare e far riflettere, basta un quarzo da 50 euro o la replica di un orologio famoso).