Nessuna irritazione, ma continuiamo a non capirci.
e non perchè io giudico gli orologi vintage con i criteri degli orologi moderni (per quanto mi riguarda i criteri del pregio sono sempre gli stessi), ma perchè tu stai continuando a paragonare cose che appartengono a livelli di orologeria diversi, oggi come negli anni 50. E questo indipendentemente dai marchi e da chi fa cosa, ma semplicemente per il "come" sono fatte le diverse cose.
Da quello che scrivi mi pare di capire che tu dia molta poca importanza all'habillage dei movimenti, che però per quasi un secolo è stato insieme alle complicazioni ciò che ha distinto l'orologeria industriale prodotta in serie per la massa, dall'alta orologeria di nicchia, frutto del lavoro e dell'abilità di pochi virtuosi artigiani e per questo necessariamente non producibile in grandi volumi e destinata ad una nicchia di facoltosi clienti.
Ora, che i movimenti IWC di quell'epoca fossero "al top della qualità", come tu affermi, è qualcosa che non trova alcun riscontro nei fatti (tantomeno se paragonati a calibri d'alta orologeria di derivazione Le Coultre, Piguet, ecc ecc, che per quanto sopra detto appartengono ad una categoria diversa e superiore per definizione e per come sono fatti) se non altro finchè non ci mettiamo d'accordo sul concetto di "qualità", perchè capisci bene da solo che discutere della "qualità" di calibri di natura e tipologia completamente diversa, come potrebbero essere un el primero e un Victorin Piguet rifinito da PP, non ha alcun costrutto se non fare una bella insalata in cui non si distingue più il sapore degli ingredienti.
E limitatamente alla loro categoria, ossia quella dei trattori industriali prodotti in serie (è bene ribadirlo onde non generare confusione), e assolutamente contestabile che il meccanismo pellaton fosse, nella sua epoca, qualcosa di migliore qualità rispetto a quanto proposto dalla concorrenza. A parte che non comprendo il rilievo sui rotori (che magari avessero continuato a montarli su rubini come fatto da JLC su alcuni calibri passati alla storia come i miglori e più evoluti di ogni epoca, come il 1072, e ancor oggi all'avanguardia come l'1120) il pellaton per quanto all'avanguardia si rivelò presto una soluzione poco efficace e molto usurante rispetto ad altri sistemi di carica automatica messi a punto nel ventennio post bellico, tanto da essere sostanzialmente ignorato e successivamente abbandonato dall'intera industria orologiera.
Anche i calibri cronografici Buren automatici furono all'avangiardia, per un breve periodo. Ma sepre ciofeche rimangono.
Se vogliamo fare confronti sensati, l'automatico iwc con sistema Pellaton dobbiamo confrontarlo con il K1072 su base JLC che VC usava sui suoi automatici (il primo automatico ad ottenere la certificazione di cronometro dal cosc n.d.r.), ed ancora una volta appare evidente che stiamo parlando di prodotti di categoria diversa.
E il (bel) calibro IWC 83 dobbiamo confrontarlo con i 1007 che agli inizi degli anni 50 animarono i rinati 'chronometre Royal" della casa, considerati unanimente i più avanzati, precisi e superbamente rifiniti tra i solo tempo dell'epoca, e che nella metà degli anni 50 dominavano i concorsi di cronometria.
Oppure con un 1003, sempre base JLC, tra i più sottili mai realizzato
Ancora una volta dovrebbe apparire evidente e lapalissiano, per chi ha le basilari nozioni di orologeria e sa quindi riconoscere il pregio, che stiamo parlando di prodotti appartenenti a categorie sostanzialmente differenti.
l'unica differenza è che io,consapevole dei miei limiti,sugli orologi di oggi mi astengo dal pontificare, cosa che tu invece non fai riguardo ai modelli d'epoca
A questa però devo risponderti: non solo pontifichi su ciò che dici di conoscere, ma lo fai scrivendo delle cose assolutamente censurabili.
Che poi tu sappia o voglia solo riconoscere il valore della ferraglia industriale di poco conto e dell'alta orologeria non ti interessi perchè non la collezioni o per non so quale altra ragione, non è buona ragione per pontificazioni a dir poco pressapochiste come appunto quelle lette in questo topic
Se c'è un motivo per cui una casa come VC merita "rispetto" è solo ed esclusivamente per il suo grande passato, passato che ci ha consegnato alcune tra le cose più belle e apprezzabili di questo mondo, e che non puoi ridurre a roba di poco conto mettendola sullo stesso piano di una casa dal passato nulla più che onesto come la vecchia European Watch Company e sperando che nessuno te lo faccia notare, non "pontificando" come dici ma semplicemente restituendo alla storia i suoi valori.