secondo me a Nataf, malgrado abbia esagerato (e dico poco), va riconosciuto di aver ridato a modo suo una grande visibilità a Zenith che prima di lui, malgrado facesse comunque alcuni orologi discreti come il Chronomaster oppure belli come le serie limitate del 125 anni e dei 700 della confederazione elvetica, era ridotta al vecchio ricordo dell'orologio della comunione, alla pari, nell'immaginario collettivo, di Baume, Longines, e Omega.