Orologico Forum 3.0

Non è più l'ora dell'oro

ciaca

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Re:Non è più l'ora dell'oro
« Risposta #60 il: Aprile 10, 2016, 14:54:21 pm »
Non solo va, ma ha anche ritrovato interesse rispetto al bianco.
Fino a qualche anno fa sembrava quasi che un orologio in oro giallo fosse invendibile, oggi non è più così perchè la moda lo ha nuovamente sdoganato.
E il gregge, come sempre, si accoda.
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

guagua72

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Re:Non è più l'ora dell'oro
« Risposta #61 il: Aprile 13, 2016, 08:50:05 am »
Alle volte accodarsi lascia in chi lo fa quel senso di sicurezza e di appartenenza che è proprio di chi inconsapevolmente crede di scegliere e invece è scelto. Diciamo che anche nel nostro Forum siamo tutti "scevri" da pregiudizi e assolutamente slegati  nelle nostre scelte dalle decisioni del mercato, ma poi alla fine anche questo essere contro diventa irrimediabilmente un'accodarsi al pensiero dei più. In un certo senso credo di essere nel gregge belante anche io dello sportivo braccialoso AP, io credo di essere inconsapevole ed invece no. Per me non è più l'ora dell'esagerazione, l'età dell'oro dell'ostentazione e del tempestato di pietre preziose. Tutto questo era già chiaro agli uomini del Marketing delle grandi maison qualche anno fa ma dovevano smaltire tutto il ciarpame prodotto per l'esimio popolo di arbitri di turno.

ciaca

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Re:Non è più l'ora dell'oro
« Risposta #62 il: Aprile 13, 2016, 11:24:09 am »
Giorgio, esprimere apprezzamento per un orologio assai popolare non significa accodarsi al gregge. È accodarsi al gregge comprare un orologio solo nel momento in cui è assai popolare e costa il doppio di quanto lo si poteva pagare 4 anni fa.
Il Royal oak esiste da 44 anni, e chiunque si interessa un minimo di orologi lo conosce. Ma se lo apprezza "solo" oggi che le sue quotazioni sono in forte crescita per effetto di un'improvvisa esplosione di interesse allora si, è una pecora (forse interessata più al valore in crescita che non all'orologio in sé).
Chi lo ha sempre apprezzato anche quando non se lo filava nessuno neanche di striscio non ha nulla a che vedere con questa improvvisa "transumanza del gusto".

Essere fuori dagli schemi mainstream, ossia "contro", non è altro che essere legati solo ed esclusivamente al proprio giudizio e al proprio gusto, ed in questo non può esserci alcun accodamento se non a sé stessi.

Ed è ciò che ti fa scegliere ciò che ti garba, non quando è perché lo dice il mercato ma quando e perché lo dice la tua testa. E che ti permette di comprare un perpetuo ultra piatto in oro ad un prezzo inferiore a quello di un submariner in acciaio, o un Royal Oak quando costava la metà (e la metà di un 5711), o un orologio in oro giallo alla metà dello stesso orologio in platino, o un orologio con propozioni più misurate ad 1/3 del prezzo dello stesso orologio rifatto in scala 1:1,5 ecc ecc.
« Ultima modifica: Aprile 13, 2016, 11:31:33 am da ciaca »
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

PESSOA67

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Re:Non è più l'ora dell'oro
« Risposta #63 il: Aprile 13, 2016, 14:47:35 pm »
Pensa che io lo amavo da anni ma era troppo cmq costoso per me e aspettavo scendessero i prezzi...poi ho trovato il mio 36mm...per fortuna... ;)

Istaro

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Re:Non è più l'ora dell'oro
« Risposta #64 il: Aprile 13, 2016, 17:45:12 pm »
Chi lo ha sempre apprezzato anche quando non se lo filava nessuno neanche di striscio non ha nulla a che vedere con questa improvvisa "transumanza del gusto".

La "transumanza del gusto" del gregge... perfetto!  :D
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

tick

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Re:Non è più l'ora dell'oro
« Risposta #65 il: Aprile 16, 2016, 19:13:17 pm »
Io arrivo tardi e mi ricollego al discorso dello scooter e le reflex per i ragazzi. Alla mia epoca lo scooter non andava ancora di moda, li ho visti arrivare e poi sparire, c'erano mille forme di motorini prima e le moto poi. Però ho più volte ragionato sul cambiamento nel modo di vivere dei ragazzi. Adesso quando sei a cena con gli amici c'è sempre qualcuno col telefono sul tavolo perchè poi chiama il figlio da andare a prendere qui o portare là, e nel percorso scarrozzare da/per qualche posto il Giangi il Tatti il Puppi e la Sissi.
Alla mia età era tutto più semplice, se volevi andare da qualche parte ti arrangiavi ed il motorino era lo strumento alla base dell'emancipazione. Lavoravi per guadagnare le tue 5mila di miscela e via. Per chi poi non viveva in città ma nella provincia in cui non c'era nulla, non avere il motorino voleva dire restare nell'isolamento del paesello. Oggi i genitori, forse giustamente non dico di no, più apprensivi si occupano dei trasporti come non avevo mai visto fare o finanziano il taxi se cittadini. Nella peggiore delle ipotesi ci sono anche i mezzi pubblici forse. I costi dei mezzi e delle assicurazioni hanno fatto il resto.
A titolo puramente (non) statistico invece, non conosco nessuno che abbia regalato al figlio una reflex, ma ho visto che tutti hanno sempre in mano l'ultimo cellulare e lo tengono cambiato, magari passando ai genitori il penultimo.
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