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Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....

ciaca

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Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #120 il: Settembre 09, 2016, 16:10:13 pm »
A scanso di equivoci pubblicare dati di prezzi che dimostrano che quelli di Patek non sono né i più alti né più alti della concorrenza non è essere "tifosi" ma limitarsi a riportare dati di fatto.
Sempre nel 2009 un chronometre souverain in oro rosa costava oltre 20k euro, ossia circa quanto il saxonia automatico di L&S e 4k euro in più del Calatrava già indicato.
Per cui ribadisco che se parliamo di listini (e non di rapporto qualità/prezzo) é assolutamente FALSO scrivere che quelli di Patek siano più alti
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #121 il: Settembre 09, 2016, 16:13:33 pm »
Marco, io nel 2009 quando ho pagato 11k un 6000G, con quella cifra di un indipendente al massimo compravo una corona.
E per trovarne uno non so a quale santo avrei dovuto rivolgerni.
A volte comprare un orologio è solo uno sfizio, non può essere ogni volta un lavoro o l'impresa della vita. Ne vedi uno che ti piace in una vetrina, entri, tratti, paghi e hai il giocattolo nuovo al polso. Amen.

Angelo il Chronometre Bleu esce nel 2011 a 11k, considera il piccolo sconto del 10%, veniva via a 10K....
1k di differenza in più il Patek....la differenza però a favore di Journe, tu sai bene, è sotto ogni punto di vista, abissale

Claudio io te vojo bene però famo a capisse: sarà pure come dici però il Patek è automatico, ha la data ed è d'oro.
e su questo chiedo a tutti un po' di equilibrio: se Vacheron mette il rotore in tungsteno invece che in oro è una scelta da pulciari, se Journe mette il tantalio al posto dell'oro è pure meglio??

per me non è così, il CB è un gran bell'orologio (per me non il massimo tra i Journe ma bello resta) ma ridicolizzare il Patek come fosse il top dei cessi mi sembra troppo

Da Wikipedia:
Il tantalio è molto resistente alla corrosione: per temperature al di sotto dei 150 °C lo si può considerare del tutto immune agli attacchi chimici, perfino a sostanze estremamente aggressive come l'acqua regia, e può essere intaccato soltanto dall'acido fluoridrico, da soluzioni acide contenenti lo ione fluoruro e da triossido di zolfo libero. Il tantalio ha un punto di fusione molto alto, superato soltanto dal tungsteno e dal renio (punto di fusione 3 290 K, punto di ebollizione 5 731 K).
Il tantalio è anche utilizzato in una grande varietà di leghe con alto punto di fusione, forte resistenza e buona duttilità. In lega con altri metalli è utilizzato anche per la fabbricazione di utensili al carburo per la lavorazione dei metalli e nella produzione di superleghe per motori a reazione, strumentazione per laboratori chimici e reattori nucleari e parti di missili.

Guerra del coltan
Il coltan, abbreviazione della columbite-tantalite o columbo-tantalite, miscela di due ossidi ad alto tenore di tantalio, è presente in gran quantità nella zona orientale del Congo. La gestione dell'estrazione e del traffico di questo ed altri minerali (oro, cassiterite ecc.) da parte di organizzazioni paramilitari e guerriglieri africani, con relativo sfruttamento della manodopera locale, contribuisce all'instabilità decennale della zona e alla guerra civile. Le stesse Nazioni Unite sono impegnate in loco, prima nella missione MONUC e poi dal 2010 nella missione MONUSCO.[4] Nelle fonti giornalistiche tale conflitto viene spesso definito "guerra del Coltan", a partire da rapporti ONU che nel 2001 portarono alla luce la questione.[5]

Negli anni diverse aziende multinazionali sono state accusate di contribuire a tale traffico,[6] fino ad arrivare a forme di certificazione della provenienza.[7] Malgrado i milioni di morti causati dai conflitti, le ampie violazioni dei diritti umani riscontrate e il coinvolgimento del settore delle nuove tecnologie, la questione trova peraltro scarso spazio sui media.

Caro Gianluca, te vojo bene pure io, ma scrivendo che la scelta del tantalio rispetto all'oro è una scelta a risparmio, cadi in errore. Può non piacerti, puoi preferire la cassa del Patek, ma non puoi dire che la scelta del tantalium sia una scelta furba per economizzare.
Il tantalium è raro e costa molto e l'uso di questo materiale ha creato a Journe non pochi grattacapi d'immagine proprio per ciò che ha significato la guerra del coltan.
Detto ciò, Journe ha avuto una bella idea e poi come di consueto è andato dritto per la sua strada. Journe ha voluto realizzare il Chronometre -Bleu-, certo avrebbe potuto fare come avrebbe probabilmente fatto Patek e cioè prendere la una cassa in oro, metterci dentro un normale dial blu e con il solito movimento che monta da 50 anni, miiii....che straordinaria fantasia!!
Invece che ti fa (che ti piaccia o no ma sarai d'accordo con me che sono costi di ricerca) ti studia il primo dial con polvere specchiante, originalissimo che regala mille sfumature di blu ad ogni minima inclinazione, con una cassa in tantalio che, nonostante l'enormi difficoltà di lavorazione (ecco perchè giustamente Marco sottolinea il particolare che anche la corona è in tantalio) gli ha permesso di donare anche alla cassa sfumature di blu, con un cinturino blu...in più monta un movimento originale in oro massiccio ottimamente rifinito (alla faccia del risparmio) di qualità cronometrica altissima, tale che per 3 anni di seguito si è piazzata sul podio come cronometro più preciso del mondo, e per finire lo stesso movimento ha un'architettura bellissima a vedersi in cui il doppio bariletto e il bilanciere sembrano galleggiare mentre tutti gli altri ruotismi scompaiono, ripeto, tutto in oro.

Ora io capisco che nel fervore della polemica si voglia far prevalere la propria tesi ma se per te un movimento vecchio di 50 anni, con alcun particolare pregio, batte tutti per il rotore in oro....
però io so, Gianluca, che tu ne sai troppo di orologeria, molto più di quanto io possa imparare.... è solo che quest'indipendenti, non ti sono proprio simpatici.....  ;D
 strano perchè oggi come oggi, Breguet avrebbe venduto l'azienda con il suo nome per chiudersi nel suo laboratorio e aver la possibilità di creare delle meraviglie non dettate dai manager...sarebbe il Principe degli indipendenti  :D :D :P

Ora prima di rispondermi, al di la del TUO gusto personale insindacabile, ridimmi ti prego che oggettivamente il Patek è superiore in qualità e costi al Journe  ;D




« Ultima modifica: Settembre 09, 2016, 17:11:07 pm da claudio969 »

Errol

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Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #122 il: Settembre 09, 2016, 16:29:11 pm »
ma che metti la foto di un Patek Falso??

e comunque, da ricerca facile su internet:

"Il coltan, materia prima da cui deriva il tantalio è una specie di sabbia nera leggermente radioattiva formata dai minerali di colombite e tantalite dalla cui contrazione deriva il nome "coltan".
In seguito all’improvviso aumento della sua richiesta seguito al boom dei telefonini, il suo prezzo è aumentato da 65 dollari al chilogrammo nel 1998 a 550 dollari nel 2000 e 375 dollari oggi che a casa mia fa 0,375 dollari al grammo ossia, al cambio attuale 0,33 € al grammo contro l'oro che viene scambiato (24kt) a € al grammo 38.21.

fate voi la proporzione.
« Ultima modifica: Settembre 09, 2016, 16:37:02 pm da Errol »
        

mbelt

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Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #123 il: Settembre 09, 2016, 16:38:37 pm »
A scanso di equivoci pubblicare dati di prezzi che dimostrano che quelli di Patek non sono né i più alti né più alti della concorrenza non è essere "tifosi" ma limitarsi a riportare dati di fatto.
Sempre nel 2009 un chronometre souverain in oro rosa costava oltre 20k euro, ossia circa quanto il saxonia automatico di L&S e 4k euro in più del Calatrava già indicato.
Per cui ribadisco che se parliamo di listini (e non di rapporto qualità/prezzo) é assolutamente FALSO scrivere che quelli di Patek siano più alti
Solo che il Lange te lo scontano, il Patek  meno. E questo per parlare dei solo tempo. Perché se andiamo poi sulle complicazioni a listino Patek come prezzi batte tutti, negarlo è inutile, sarebbe  una presa in giro. Quale altra casa vende perpetui vecchi di quaranta anni a 80K di listino? Nessuno. Chi ti vende un rattrapante a oltre 400K? Nessuno. Chi altri vende un semplice tourbillon con 10 gg di riserva di carica a 280K? Nessuno. Chi vende calendari annuali spessi come panini a oltre 40K? Nessuno. Chi si fa pagare tanto una ripetizione minuti? Nessuno. Per cui ribadisco: gli orologi Patek sono quelli con i listini più cari, salvo rarissime eccezioni motivate peraltro abbondantemente. Le eccezioni confermano la regola. Non riconoscerlo è essere tifosi. Perché poi anche sui solo tempo considerare ad uno stesso livello o concorrenti un Lange solotempo, un Patek o un Journe è un grosso errore viste le macroscopiche differenze di qualità fra questi orologi. E di contenuti.
« Ultima modifica: Settembre 09, 2016, 16:41:16 pm da mbelt »
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« Risposta #124 il: Settembre 09, 2016, 16:41:24 pm »

Caro Gianluca, te vojo bene pure io, ma scrivendo che la scelta del tantalio rispetto all'oro è una scelta a risparmio, cadi in errore. Può non piacerti, puoi preferire la cassa del Patek, ma non puoi dire che la scelta del tantalium sia una scelta furba per economizzare.
Il tantalium è raro e costa molto e l'uso di questo materiale ha creato a Journe non pochi grattacapi d'immagine proprio per ciò che ha significato la guerra del coltan.
Detto ciò, Journe ha avuto una bella idea e poi come di consueto è andato dritto per la sua strada. Journe ha voluto realizzare il Chronometre -Bleu-, certo avrebbe potuto fare come avrebbe probabilmente fatto Patek e cioè prendere la una cassa in oro, metterci dentro un normale dial blu e con il solito movimento che monta da 50 anni, miiii....che straordinaria fantasia!!
Invece che ti fa (che ti piaccia o no ma sarai d'accordo con me che sono costi di ricerca) ti studia il primo dial con polvere specchiante, originalissimo che regala mille sfumature di blu ad ogni minima inclinazione, con una cassa in tantalio che, nonostante l'enormi difficoltà di lavorazione (ecco perchè giustamente Marco sottolinea il particolare che anche la corona è in tantalio) gli ha permesso di donare anche alla cassa sfumature di blu, con un cinturino blu...in più monta un movimento originale in oro massiccio ottimamente rifinito (alla faccia del risparmio) di qualità cronometrica altissima, tale che per 3 anni di seguito si è piazzata sul podio come cronometro più preciso del mondo, e per finire lo stesso movimento ha un'architettura bellissima a vedersi in cui il doppio bariletto e il bilanciere sembrano galleggiare mentre tutti gli altri ruotismi scompaiono, ripeto, tutto in oro.

Ora io capisco che nel fervore della polemica si voglia far prevalere la propria tesi ma se per te un movimento vecchio di 50 anni, con alcun particolare pregio, batte tutti per il rotore in oro....
però io so, Gianluca, che tu ne sai troppo di orologeria, molto più di quanto io possa imparare.... è solo che quest'indipendenti, non ti sono proprio simpatici.....  ;D
 strano perchè oggi come oggi, Breguet avrebbe venduto l'azienda con il suo nome per chiudersi nel suo laboratorio e aver la possibilità di creare delle meraviglie non dettate dai manager...sarebbe il Principe degli indipendenti  :D :D :P



avevo dimenticato una cosa.
comunque Journe non si è inventato un bel niente perchè negli anni 80 (prima non so) la tanto criticata AP produceva più di qualche orologio in tantalio (compresi i RO), poi ci è arrivato Panerai (ma qui le tempistiche non le ricordo) e magari pure qualche altro
        

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« Risposta #125 il: Settembre 09, 2016, 16:43:42 pm »
e concludo, io non ho nulla contro indipendenti e contro Journe in particolare che produce alcuni degli orologi che più apprezzo, però non fatemelo passare come un Dio, perchè quello è uno e trino e le tre posizioni sono già occupate, e a me basta così
        

mbelt

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« Risposta #126 il: Settembre 09, 2016, 16:47:57 pm »

Caro Gianluca, te vojo bene pure io, ma scrivendo che la scelta del tantalio rispetto all'oro è una scelta a risparmio, cadi in errore. Può non piacerti, puoi preferire la cassa del Patek, ma non puoi dire che la scelta del tantalium sia una scelta furba per economizzare.
Il tantalium è raro e costa molto e l'uso di questo materiale ha creato a Journe non pochi grattacapi d'immagine proprio per ciò che ha significato la guerra del coltan.
Detto ciò, Journe ha avuto una bella idea e poi come di consueto è andato dritto per la sua strada. Journe ha voluto realizzare il Chronometre -Bleu-, certo avrebbe potuto fare come avrebbe probabilmente fatto Patek e cioè prendere la una cassa in oro, metterci dentro un normale dial blu e con il solito movimento che monta da 50 anni, miiii....che straordinaria fantasia!!
Invece che ti fa (che ti piaccia o no ma sarai d'accordo con me che sono costi di ricerca) ti studia il primo dial con polvere specchiante, originalissimo che regala mille sfumature di blu ad ogni minima inclinazione, con una cassa in tantalio che, nonostante l'enormi difficoltà di lavorazione (ecco perchè giustamente Marco sottolinea il particolare che anche la corona è in tantalio) gli ha permesso di donare anche alla cassa sfumature di blu, con un cinturino blu...in più monta un movimento originale in oro massiccio ottimamente rifinito (alla faccia del risparmio) di qualità cronometrica altissima, tale che per 3 anni di seguito si è piazzata sul podio come cronometro più preciso del mondo, e per finire lo stesso movimento ha un'architettura bellissima a vedersi in cui il doppio bariletto e il bilanciere sembrano galleggiare mentre tutti gli altri ruotismi scompaiono, ripeto, tutto in oro.

Ora io capisco che nel fervore della polemica si voglia far prevalere la propria tesi ma se per te un movimento vecchio di 50 anni, con alcun particolare pregio, batte tutti per il rotore in oro....
però io so, Gianluca, che tu ne sai troppo di orologeria, molto più di quanto io possa imparare.... è solo che quest'indipendenti, non ti sono proprio simpatici.....  ;D
 strano perchè oggi come oggi, Breguet avrebbe venduto l'azienda con il suo nome per chiudersi nel suo laboratorio e aver la possibilità di creare delle meraviglie non dettate dai manager...sarebbe il Principe degli indipendenti  :D :D :P



avevo dimenticato una cosa.
comunque Journe non si è inventato un bel niente perchè negli anni 80 (prima non so) la tanto criticata AP produceva più di qualche orologio in tantalio (compresi i RO), poi ci è arrivato Panerai (ma qui le tempistiche non le ricordo) e magari pure qualche altro
E invece no. Perché un conto è fare una lunetta, come fece AP, un conto è non solo fare tutta una cassa, ma anche la fibbia, o la corona. Insisto sulla corona perché solo Journe avrebbe potuto spendere tanti soldi per fare una corona in tantalio ultrasottile: chiunque, anche Lange, quando usa per esempio il platino, non fa la corona in platino, ma in oro bianco, come Patek pure. Invece Journe no. Journe ti fa una corona in tantalio, in platino, ultrasottile dello stesso identico materiale della cassa. Poi ci sono mille raffinatezze su Journe che altri orologi non hanno. Ma non c'è problema. Ci sono modi superficiali di guardare gli orologi che sono ugualmente legittimi, il peggiore dei quali è affidarsi ad un marchio stampato sul quadrante.
Journe non è un dio, ma la dimostrazione che anche oggi si possono fare splendidi orologi a prezzi inferiori di case che producono sessanta volte tanto orologi di qualità inferiore.
« Ultima modifica: Settembre 09, 2016, 16:49:56 pm da mbelt »
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« Risposta #127 il: Settembre 09, 2016, 16:54:30 pm »

Caro Gianluca, te vojo bene pure io, ma scrivendo che la scelta del tantalio rispetto all'oro è una scelta a risparmio, cadi in errore. Può non piacerti, puoi preferire la cassa del Patek, ma non puoi dire che la scelta del tantalium sia una scelta furba per economizzare.
Il tantalium è raro e costa molto e l'uso di questo materiale ha creato a Journe non pochi grattacapi d'immagine proprio per ciò che ha significato la guerra del coltan.
Detto ciò, Journe ha avuto una bella idea e poi come di consueto è andato dritto per la sua strada. Journe ha voluto realizzare il Chronometre -Bleu-, certo avrebbe potuto fare come avrebbe probabilmente fatto Patek e cioè prendere la una cassa in oro, metterci dentro un normale dial blu e con il solito movimento che monta da 50 anni, miiii....che straordinaria fantasia!!
Invece che ti fa (che ti piaccia o no ma sarai d'accordo con me che sono costi di ricerca) ti studia il primo dial con polvere specchiante, originalissimo che regala mille sfumature di blu ad ogni minima inclinazione, con una cassa in tantalio che, nonostante l'enormi difficoltà di lavorazione (ecco perchè giustamente Marco sottolinea il particolare che anche la corona è in tantalio) gli ha permesso di donare anche alla cassa sfumature di blu, con un cinturino blu...in più monta un movimento originale in oro massiccio ottimamente rifinito (alla faccia del risparmio) di qualità cronometrica altissima, tale che per 3 anni di seguito si è piazzata sul podio come cronometro più preciso del mondo, e per finire lo stesso movimento ha un'architettura bellissima a vedersi in cui il doppio bariletto e il bilanciere sembrano galleggiare mentre tutti gli altri ruotismi scompaiono, ripeto, tutto in oro.

Ora io capisco che nel fervore della polemica si voglia far prevalere la propria tesi ma se per te un movimento vecchio di 50 anni, con alcun particolare pregio, batte tutti per il rotore in oro....
però io so, Gianluca, che tu ne sai troppo di orologeria, molto più di quanto io possa imparare.... è solo che quest'indipendenti, non ti sono proprio simpatici.....  ;D
 strano perchè oggi come oggi, Breguet avrebbe venduto l'azienda con il suo nome per chiudersi nel suo laboratorio e aver la possibilità di creare delle meraviglie non dettate dai manager...sarebbe il Principe degli indipendenti  :D :D :P



avevo dimenticato una cosa.
comunque Journe non si è inventato un bel niente perchè negli anni 80 (prima non so) la tanto criticata AP produceva più di qualche orologio in tantalio (compresi i RO), poi ci è arrivato Panerai (ma qui le tempistiche non le ricordo) e magari pure qualche altro
E invece no. Perché un conto è fare una lunetta, come fece AP, un conto è non solo fare tutta una cassa, ma anche la fibbia, o la corona. Insisto sulla corona perché solo Journe avrebbe potuto spendere tanti soldi per fare una corona in tantalio ultrasottile: chiunque, anche Lange, quando usa per esempio il platino, non fa la corona in platino, ma in oro bianco, come Patek pure. Invece Journe no. Journe ti fa una corona in tantalio, in platino, ultrasottile dello stesso identico materiale della cassa. Poi ci sono mille raffinatezze su Journe che altri orologi non hanno. Ma non c'è problema. Ci sono modi superficiali di guardare gli orologi che sono ugualmente legittimi, il peggiore dei quali è affidarsi ad un marchio stampato sul quadrante.
Journe non è un dio, ma la dimostrazione che anche oggi si possono fare splendidi orologi a prezzi inferiori di case che producono sessanta volte tanto orologi di qualità inferiore.

ma che stai a di?
forse ancora non ti interessavi di orologi all'epoca ma AP faceva il crono classico con cassa in tantalio, il Royal Oak con cassa e bracciale in tantalio (lunetta e maglie centrali in acciaio)
ecco il royal oak
        

Errol

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« Risposta #128 il: Settembre 09, 2016, 16:57:31 pm »
ed ecco il crono classico
        

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« Risposta #129 il: Settembre 09, 2016, 17:01:44 pm »

Caro Gianluca, te vojo bene pure io, ma scrivendo che la scelta del tantalio rispetto all'oro è una scelta a risparmio, cadi in errore. Può non piacerti, puoi preferire la cassa del Patek, ma non puoi dire che la scelta del tantalium sia una scelta furba per economizzare.
Il tantalium è raro e costa molto e l'uso di questo materiale ha creato a Journe non pochi grattacapi d'immagine proprio per ciò che ha significato la guerra del coltan.
Detto ciò, Journe ha avuto una bella idea e poi come di consueto è andato dritto per la sua strada. Journe ha voluto realizzare il Chronometre -Bleu-, certo avrebbe potuto fare come avrebbe probabilmente fatto Patek e cioè prendere la una cassa in oro, metterci dentro un normale dial blu e con il solito movimento che monta da 50 anni, miiii....che straordinaria fantasia!!
Invece che ti fa (che ti piaccia o no ma sarai d'accordo con me che sono costi di ricerca) ti studia il primo dial con polvere specchiante, originalissimo che regala mille sfumature di blu ad ogni minima inclinazione, con una cassa in tantalio che, nonostante l'enormi difficoltà di lavorazione (ecco perchè giustamente Marco sottolinea il particolare che anche la corona è in tantalio) gli ha permesso di donare anche alla cassa sfumature di blu, con un cinturino blu...in più monta un movimento originale in oro massiccio ottimamente rifinito (alla faccia del risparmio) di qualità cronometrica altissima, tale che per 3 anni di seguito si è piazzata sul podio come cronometro più preciso del mondo, e per finire lo stesso movimento ha un'architettura bellissima a vedersi in cui il doppio bariletto e il bilanciere sembrano galleggiare mentre tutti gli altri ruotismi scompaiono, ripeto, tutto in oro.

Ora io capisco che nel fervore della polemica si voglia far prevalere la propria tesi ma se per te un movimento vecchio di 50 anni, con alcun particolare pregio, batte tutti per il rotore in oro....
però io so, Gianluca, che tu ne sai troppo di orologeria, molto più di quanto io possa imparare.... è solo che quest'indipendenti, non ti sono proprio simpatici.....  ;D
 strano perchè oggi come oggi, Breguet avrebbe venduto l'azienda con il suo nome per chiudersi nel suo laboratorio e aver la possibilità di creare delle meraviglie non dettate dai manager...sarebbe il Principe degli indipendenti  :D :D :P



avevo dimenticato una cosa.
comunque Journe non si è inventato un bel niente perchè negli anni 80 (prima non so) la tanto criticata AP produceva più di qualche orologio in tantalio (compresi i RO), poi ci è arrivato Panerai (ma qui le tempistiche non le ricordo) e magari pure qualche altro
E invece no. Perché un conto è fare una lunetta, come fece AP, un conto è non solo fare tutta una cassa, ma anche la fibbia, o la corona. Insisto sulla corona perché solo Journe avrebbe potuto spendere tanti soldi per fare una corona in tantalio ultrasottile: chiunque, anche Lange, quando usa per esempio il platino, non fa la corona in platino, ma in oro bianco, come Patek pure. Invece Journe no. Journe ti fa una corona in tantalio, in platino, ultrasottile dello stesso identico materiale della cassa. Poi ci sono mille raffinatezze su Journe che altri orologi non hanno. Ma non c'è problema. Ci sono modi superficiali di guardare gli orologi che sono ugualmente legittimi, il peggiore dei quali è affidarsi ad un marchio stampato sul quadrante.
Journe non è un dio, ma la dimostrazione che anche oggi si possono fare splendidi orologi a prezzi inferiori di case che producono sessanta volte tanto orologi di qualità inferiore.

ma che stai a di?
forse ancora non ti interessavi di orologi all'epoca ma AP faceva il crono classico con cassa in tantalio, il Royal Oak con cassa e bracciale in tantalio (lunetta e maglie centrali in acciaio)
ecco il royal oak
Non era tutto l'orologio ma una parte dell'orologio in tantalio. Journe fa tutto l'orologio in tantalio, compresa la minuteria, non è una piccola differenza. Poi quell'AP era una serie limitata il Journe no. E sicuramente quell'AP non era il modello base della gamma come il Journe. Per cui a me sembra che tu non sia obiettivo nella valutazione di Journe e di Patek Philippe pure. Ma è chiaro che a te gli indipendenti non piacciono. Per te conta la marca, per me no.
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Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #130 il: Settembre 09, 2016, 17:03:21 pm »
ed ecco il crono classico
Proprio un orologio così: a te sembra paragonabile come pregio al Journe, considerando anche quello che c'è dentro? A me sembra assolutamente di no...anche senza considerare quello che c'è dentro.
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« Risposta #131 il: Settembre 09, 2016, 17:04:10 pm »

Caro Gianluca, te vojo bene pure io, ma scrivendo che la scelta del tantalio rispetto all'oro è una scelta a risparmio, cadi in errore. Può non piacerti, puoi preferire la cassa del Patek, ma non puoi dire che la scelta del tantalium sia una scelta furba per economizzare.
Il tantalium è raro e costa molto e l'uso di questo materiale ha creato a Journe non pochi grattacapi d'immagine proprio per ciò che ha significato la guerra del coltan.
Detto ciò, Journe ha avuto una bella idea e poi come di consueto è andato dritto per la sua strada. Journe ha voluto realizzare il Chronometre -Bleu-, certo avrebbe potuto fare come avrebbe probabilmente fatto Patek e cioè prendere la una cassa in oro, metterci dentro un normale dial blu e con il solito movimento che monta da 50 anni, miiii....che straordinaria fantasia!!
Invece che ti fa (che ti piaccia o no ma sarai d'accordo con me che sono costi di ricerca) ti studia il primo dial con polvere specchiante, originalissimo che regala mille sfumature di blu ad ogni minima inclinazione, con una cassa in tantalio che, nonostante l'enormi difficoltà di lavorazione (ecco perchè giustamente Marco sottolinea il particolare che anche la corona è in tantalio) gli ha permesso di donare anche alla cassa sfumature di blu, con un cinturino blu...in più monta un movimento originale in oro massiccio ottimamente rifinito (alla faccia del risparmio) di qualità cronometrica altissima, tale che per 3 anni di seguito si è piazzata sul podio come cronometro più preciso del mondo, e per finire lo stesso movimento ha un'architettura bellissima a vedersi in cui il doppio bariletto e il bilanciere sembrano galleggiare mentre tutti gli altri ruotismi scompaiono, ripeto, tutto in oro.

Ora io capisco che nel fervore della polemica si voglia far prevalere la propria tesi ma se per te un movimento vecchio di 50 anni, con alcun particolare pregio, batte tutti per il rotore in oro....
però io so, Gianluca, che tu ne sai troppo di orologeria, molto più di quanto io possa imparare.... è solo che quest'indipendenti, non ti sono proprio simpatici.....  ;D
 strano perchè oggi come oggi, Breguet avrebbe venduto l'azienda con il suo nome per chiudersi nel suo laboratorio e aver la possibilità di creare delle meraviglie non dettate dai manager...sarebbe il Principe degli indipendenti  :D :D :P



avevo dimenticato una cosa.
comunque Journe non si è inventato un bel niente perchè negli anni 80 (prima non so) la tanto criticata AP produceva più di qualche orologio in tantalio (compresi i RO), poi ci è arrivato Panerai (ma qui le tempistiche non le ricordo) e magari pure qualche altro
E invece no. Perché un conto è fare una lunetta, come fece AP, un conto è non solo fare tutta una cassa, ma anche la fibbia, o la corona. Insisto sulla corona perché solo Journe avrebbe potuto spendere tanti soldi per fare una corona in tantalio ultrasottile: chiunque, anche Lange, quando usa per esempio il platino, non fa la corona in platino, ma in oro bianco, come Patek pure. Invece Journe no. Journe ti fa una corona in tantalio, in platino, ultrasottile dello stesso identico materiale della cassa. Poi ci sono mille raffinatezze su Journe che altri orologi non hanno. Ma non c'è problema. Ci sono modi superficiali di guardare gli orologi che sono ugualmente legittimi, il peggiore dei quali è affidarsi ad un marchio stampato sul quadrante.
Journe non è un dio, ma la dimostrazione che anche oggi si possono fare splendidi orologi a prezzi inferiori di case che producono sessanta volte tanto orologi di qualità inferiore.

ma che stai a di?
forse ancora non ti interessavi di orologi all'epoca ma AP faceva il crono classico con cassa in tantalio, il Royal Oak con cassa e bracciale in tantalio (lunetta e maglie centrali in acciaio)
ecco il royal oak
Non era tutto l'orologio ma una parte dell'orologio in tantalio. Journe fa tutto l'orologio in tantalio, compresa la minuteria, non è una piccola differenza. Poi quell'AP era una serie limitata il Journe no. E sicuramente quell'AP non era il modello base della gamma come il Journe. Per cui a me sembra che tu non sia obiettivo nella valutazione di Journe e di Patek Philippe pure. Ma è chiaro che a te gli indipendenti non piacciono. Per te conta la marca, per me no.

neghi l'evidenza, inutile perdere tempo, una parte sarebbe cassa e bracciale? ribadisco mi piacciono gli indipendenti
        

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Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #132 il: Settembre 09, 2016, 17:05:17 pm »
ed ecco il crono classico
Proprio un orologio così: a te sembra paragonabile come pregio al Journe, considerando anche quello che c'è dentro? A me sembra assolutamente di no...anche senza considerare quello che c'è dentro.

l'ultima giuro,
ma che cacchio c'entra quello che c'è dentro, ma chi è che ha paragonato il pregio di questo AP con il Journe? ho solo detto che 30 anni prima già esistevano casse in tantalio.
poi fai un po come te pare
« Ultima modifica: Settembre 09, 2016, 17:08:39 pm da Errol »
        

ALAN FORD

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Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #133 il: Settembre 09, 2016, 17:05:31 pm »
Dai dai che oltre che temperare l'alluminio Journè ha pure inventato il tantalio!  :D

mbelt

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Re:Montblanc 1858 small seconds , un'occasione persa.....
« Risposta #134 il: Settembre 09, 2016, 17:09:26 pm »

Caro Gianluca, te vojo bene pure io, ma scrivendo che la scelta del tantalio rispetto all'oro è una scelta a risparmio, cadi in errore. Può non piacerti, puoi preferire la cassa del Patek, ma non puoi dire che la scelta del tantalium sia una scelta furba per economizzare.
Il tantalium è raro e costa molto e l'uso di questo materiale ha creato a Journe non pochi grattacapi d'immagine proprio per ciò che ha significato la guerra del coltan.
Detto ciò, Journe ha avuto una bella idea e poi come di consueto è andato dritto per la sua strada. Journe ha voluto realizzare il Chronometre -Bleu-, certo avrebbe potuto fare come avrebbe probabilmente fatto Patek e cioè prendere la una cassa in oro, metterci dentro un normale dial blu e con il solito movimento che monta da 50 anni, miiii....che straordinaria fantasia!!
Invece che ti fa (che ti piaccia o no ma sarai d'accordo con me che sono costi di ricerca) ti studia il primo dial con polvere specchiante, originalissimo che regala mille sfumature di blu ad ogni minima inclinazione, con una cassa in tantalio che, nonostante l'enormi difficoltà di lavorazione (ecco perchè giustamente Marco sottolinea il particolare che anche la corona è in tantalio) gli ha permesso di donare anche alla cassa sfumature di blu, con un cinturino blu...in più monta un movimento originale in oro massiccio ottimamente rifinito (alla faccia del risparmio) di qualità cronometrica altissima, tale che per 3 anni di seguito si è piazzata sul podio come cronometro più preciso del mondo, e per finire lo stesso movimento ha un'architettura bellissima a vedersi in cui il doppio bariletto e il bilanciere sembrano galleggiare mentre tutti gli altri ruotismi scompaiono, ripeto, tutto in oro.

Ora io capisco che nel fervore della polemica si voglia far prevalere la propria tesi ma se per te un movimento vecchio di 50 anni, con alcun particolare pregio, batte tutti per il rotore in oro....
però io so, Gianluca, che tu ne sai troppo di orologeria, molto più di quanto io possa imparare.... è solo che quest'indipendenti, non ti sono proprio simpatici.....  ;D
 strano perchè oggi come oggi, Breguet avrebbe venduto l'azienda con il suo nome per chiudersi nel suo laboratorio e aver la possibilità di creare delle meraviglie non dettate dai manager...sarebbe il Principe degli indipendenti  :D :D :P



avevo dimenticato una cosa.
comunque Journe non si è inventato un bel niente perchè negli anni 80 (prima non so) la tanto criticata AP produceva più di qualche orologio in tantalio (compresi i RO), poi ci è arrivato Panerai (ma qui le tempistiche non le ricordo) e magari pure qualche altro
E invece no. Perché un conto è fare una lunetta, come fece AP, un conto è non solo fare tutta una cassa, ma anche la fibbia, o la corona. Insisto sulla corona perché solo Journe avrebbe potuto spendere tanti soldi per fare una corona in tantalio ultrasottile: chiunque, anche Lange, quando usa per esempio il platino, non fa la corona in platino, ma in oro bianco, come Patek pure. Invece Journe no. Journe ti fa una corona in tantalio, in platino, ultrasottile dello stesso identico materiale della cassa. Poi ci sono mille raffinatezze su Journe che altri orologi non hanno. Ma non c'è problema. Ci sono modi superficiali di guardare gli orologi che sono ugualmente legittimi, il peggiore dei quali è affidarsi ad un marchio stampato sul quadrante.
Journe non è un dio, ma la dimostrazione che anche oggi si possono fare splendidi orologi a prezzi inferiori di case che producono sessanta volte tanto orologi di qualità inferiore.

ma che stai a di?
forse ancora non ti interessavi di orologi all'epoca ma AP faceva il crono classico con cassa in tantalio, il Royal Oak con cassa e bracciale in tantalio (lunetta e maglie centrali in acciaio)
ecco il royal oak
Non era tutto l'orologio ma una parte dell'orologio in tantalio. Journe fa tutto l'orologio in tantalio, compresa la minuteria, non è una piccola differenza. Poi quell'AP era una serie limitata il Journe no. E sicuramente quell'AP non era il modello base della gamma come il Journe. Per cui a me sembra che tu non sia obiettivo nella valutazione di Journe e di Patek Philippe pure. Ma è chiaro che a te gli indipendenti non piacciono. Per te conta la marca, per me no.

neghi l'evidenza, inutile perdere tempo, una parte sarebbe cassa e bracciale? ribadisco mi piacciono gli indipendenti
La cassa a casa mia ricomprende....tutta la carrure, lunetta, corona, tutto. Li vedo una mescolanza tra materiali diversi con parti in acciaio. E parti in acciaio non proprio scelte a caso, diciamo. Allora per te è la stessa cosa? Per me no, se permetti. E non lo è proprio. Poi ripeto a te gli indipendenti non piacciono e lo confermi, mai letto parlare bene di un solo indipendente, sempre e solo male, e sempre  e solo a favore delle grandi marche, per me le peggiori oggi.
« Ultima modifica: Settembre 09, 2016, 17:11:03 pm da mbelt »
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