il problema non sono i reseller ma i clienti.
Le due cose si tengono assieme.
I reseller non fanno il mercato ma entro certi limiti lo condizionano, e i clienti che fanno il mercato per molti aspetti si fanno condizionare (da reseller, astanti e consulenti vari).
Sullo sfondo, per gli uni come per gli altri, la ricerca di una utilità economica.
Che è il vero problema di questo settore, si commerciano orologi ma nella realtà si cercano quasi esclusivamente opportunità economiche.
Che lo facciano i commercianti è assolutamente normale e legittimo, che lo facciano gli acquirenti del tutto singolare e vizioso.
Degli orologi in quanto tali alla quasi totalità dei clienti non importa nulla e il fatto che questo settore sia rinato e abbia proliferato per decenni facendo leva solo sull'ingordogia, l'avidità e il gusto per la speculazione dei clienti è alla base della sua decadenza.