Trovo l'uscita di Giachetti di pessimo gusto.
La "sparata" potrebbe essere comprensibile (per quanto inutile) se proviene dal poveraccio fuori da ogni meccanismo di potere, non da un parlamentare, vicepresidente della Camera dei deputati, che i problemi è chiamato ad affrontarli nel merito...
In questo caso emergono solo i nervi a pezzi di un certo
entourage di Renzi.
(E per scusarsi ci dice pure che
culo è un termine "sdoganato"...
)
Ci sarebbe anche da aggiungere che le aggressioni - seppure verbali - provenienti da una maggioranza (nel partito) verso una minoranza sono ancora più tristi.
(E non è la prima caduta di tono del "democratico" Giachetti, che ha già in passato chiesto l'espulsione dal Pd delle minoranze).
Questo
al di là del merito delle posizioni.
(Se poi dovessimo fare la gara a chi ha più la "faccia di ...", che dovremo dire dei personaggi che avevano annunciato addirittura l'abbandono della politica in caso di sconfitta al referendum istituzionale??!)
Su Giachetti candidato sindaco di un partito che dopo
ventidue anni di governo comunale quasi ininterrotto ha portato Roma in queste condizioni (lo sfascio totale di strade, rifiuti, trasporti, servizi e... 12 miliardi di debito!), arrivando a costruire un sistema di malaffare che lucrava anche sui servizi sociali... evito di pronunciarmi.
L'inadeguatezza della Raggi non deve farci dimenticare chi ci ha condotti fino a questo punto: nel disastro italiano, Roma è uno dei punti più bassi.