Anch'io mi associo alle assennate considerazioni del moderatore (
"Il moderatore ha sempre ragione!" ).
Il mio punto di vista, per alcuni versi, coincide con quello di Angelo ed Ermanno.
Innanzitutto, ritengo anch'io che i secondi centrali e il datario digitale siano poco coerenti con uno stile ultraclassico, formale e ricercato come quello dei primi Breguet.
E rimarrei di quest'opinione anche se scoprissimo il 3320 è stato voluto proprio da Roth.
Però non sarei categorico.
L'assenza di secondi centrali e finestrella della data è tassativa in un
dress watch.
Ma si può ben avere un orologio "formale non cerimoniale", in cui questi elementi siano introdotti per conferirgli maggiore fruibilità. L'orologio perde qualcosa in bellezza e coerenza con la sua impostazione stilistica, ma non diventa per ciò solo orribile (questo in linea generale; nel caso di specie, trovo il 3320 sciapo).
In secondo luogo, sotto il profilo della ricostruzione storica, mi sembra
presumibile che nel 3320 non ci sia lo zampino di Roth, perché trovo la tipologia di affissione poco coerente con il suo stile (in Breguet e nella sua produzione autonoma).
Neanche qui, però, sarei categorico.
Anche i "grandi" possono fare qualche compromesso con le loro idee, per allargare la platea dei fruitori dei loro prodotti.
Se Journe ha realizzato un quarzo (
), forse Roth potrebbe essersi lasciato scappare una finestrella...
Inoltre, l'articolo postato da Gianluca introduce un rilevante elemento di dubbio. Non è una "prova" (l'orologio potrebbe essere stato concepito proprio subito dopo la partenza di Roth), ma certo suggerisce ulteriori approfondimenti.
Se Gianluca non si è stancato di ricercare (quelli che ci leggono sono tanti, e penso che quasi tutti abbiano apprezzato), sarebbe anche interessante vedere i Breguet originali da tasca con secondi centrali e datario a finestra...