Evidentemente si è perso il filo della questione, che non era stabilire se la presenza dei secondi (e della data digitale) fosse utile a bollare o meno qualcosa, ma a stabilire se un dato orologio fosse o meno coerente con il lavoro che un certo team di persone aveva svolto per quella casa in un dato momento.
Ora a volte per spiegare ciò che dovrebbe essere evidente si tende ad usare troppe parole, a rischio di essere ridondanti e anche imprecisi, quando basterebbe il minimo sindacale di buonsenso per riconoscere le affinità, dove ci sono.
Nell'orologio di che trattasi non v'è alcuna particolare affinità con alcun orologio da tasca Breguet, come è invece per tutte le referenze più note (non a caso anche le più apprezzate) concepite in un certo periodo.
Io stesso nel mio primo post di questo 3d ho scritto che è un Breguet
Fedele alla tradizione ad eccezione di due elementi che non riesco ad apprezzare
, qualcuno vuole farlo a tutti i costi passare per ciò che non è, ossia un orologio ispirato ad un analogo tasca d'epoca e concepito in un'epoca in cui la casa produceva e concepiva solo orologi ispirati a tasca d'epoca.
Ebbene, non esiste alcun tasca d'epoca a cui questo o il suo predecessore 3320 possano essersi in alcun modo ispirati, é solo un
classico Breguet (solo tempo con cassa a moneta, Dial guilloché, indici romani disegnati su fascia ore e minuti satinata con sfere breguet azzurrate), al quale hanno aggiunto la sfera dei secondi centrali e la data per fare numero e ampliare la gamma in un periodo in cui la casa avendo perso la sua mission d'origine per le disavventure dei suoi proprietari iniziava ad inseguire altre strategie. E come questo tanti altri come il crono perpetuo e altri complicati che fecero il loro esordio tra la fine degli anni 80 e i primi anni 90.