Scrivere wrx di fatto non vuol dire nulla.
Le uniche certificazioni che hanno un qualche significato sono quelle fatte a norma ISO perché sono determinati i criteri e le condizioni di prova, viceversa è solo una generica dichiarazione qualitativa rilasciata senza alcun rilevo tecnico. Come sono testati gli orologi? Con quali strumenti? In quali condizioni? Con quale metodologia, per quanto tempo e da chi? Se non si specificano e standardizzano tutte queste variabili restano solo genetiche qualità dichiarate e nulla di più, come il punzone Patek o la certificazione master control rilasciata da JLC.
La stessa classificazione di utilizzo fatta da Assorologi in base al dato di impermeabilità e che spesso gira sui forum quando si parla di questo argomento è una classificazione del tutto generica e indicativa.
Le stesse prove di tenuta che fanno molti orologiai lasciano tutte il tempo che trovano. Caricare ad una pressione idrostatica un recipiente contenente l'orologio e verificare che per qualche secondo la pressione nel recipiente non cambia non vuole dire nulla se non che in quelle specifiche condizioni e in quel poco tempo l'orologio ha tenuto. È facile anche per chi non è un ingegnere idraulico capire che i 5 bar di pressione idrostatica non sono uguali ai 5bar del getto di una manichetta dei vigili del fuoco, per esempio, e che il tempo, il transitorio e le condizioni al contorno della prova possono fare tutta la differenza del mondo.
Quando ad Agosto stai un'ora sotto al sole e poi ti butti in acqua a che sbalzo termico, per esempio, è assoggettato l'orologio con annesse dilatazioni?! Quali sovrapressioni dinamiche si generano nei piccoli interstizi quando con i propri 80 kg ci si tuffa in acqua?! A quali pressioni sono soggetti i suddetti sotto al getto di una doccia?!
Sono tutte situazioni reali che una prova di tenuta di una qualche significatività dovrebbe in qualche modo simulare, alcune case ci provano (con risultati più o meno attendibili) altre si limitano a mettere l'orologio in una contenitore a pressione.
E poi c'è la ridondanza, più barriere interponi all'acqua e più riduci il rischio che se viene meno l'efficacia di una o più di esse l'acqua arrivi a penetrare. Il principio della ridondanza è alla base, per esempio, delle corone triplock di Rolex.
Per fare ridondanza di vuole spazio, spessori, ingombri, che orologi disegnati in un certo modo e incentrati su proporzioni esili, spessori ridotti, design d'avanguardia, non possono permettersi. Se non altro perché se anche si riuscisse a fare una triplock su una corona piccola e sottile come quella di un Nautius l'efficacia delle sue guarnizioni sottili come capelli sarebbe minima e durevole meno di niente. Come poco o nulla durano gli o-ring posti nei tubi a unica garanzia di impermeabilità di molte corone, anellini che in poco tempo si sfaldano già solo dando carica o regolando gli orologi.
Secondo me è fatto bene per poter resistere tranquillamente alle atmosfere dichiarate
Per nulla, basta guardare a come è fatta la tenuta della corona di carica, da quanto ampia è la discontinuità delle diverse parti della cassa e come è sigillata, da come sono fatte alcune guarnizioni e quanta poca pressione ne dovrebbe garantire la tenuta.
Se smonti un Submariner, a cominciare dalla corona di carica, lo capisci subito perché non imbarca mai acqua, se smonti un Royal Oak o un Nautilus ti chiedi come faccia a non imbarcarla; parla con chi ne capisce perché è chiaro che la mia opinione su questo forum vale meno di nulla. Un cassaio saprà spiegarti puntualmente a che servono molti accorgimenti che su certi orologi per come sono fatti non possono esserci.
Una volta non c'erano nemmeno ste spurcazzole e si indicava genericamente sul fondello che l'orologio era
water resistent per indicare che poteva essere
bagnato. Quanto, come, fino a che punto ci si chiedeva? E hanno iniziato a spuntare i numeri, 50, 100, 300 metro....e tutti contenti perché l'equivoco era servito: se può scendere fino a 50 metri, profondità che nessun essere umano normalmente frequenta, figurati se non ci si può fare la doccia. E così molti hanno sperimentato sulla loro pelle che quel numero non solo non dice nulla ma spesso trae in inganno.
Qui c'è chi ha buttato quadranti solo perché gli si è allagata la cassaforte o sguazzava in 30 cm d'acqua, altro che 100 metri....Aquanaut, Royal Oak (offshore inclusi), Nautilus, Hublot, Overseas e decine di altri modelli concettualmente ispirati a certe capriole e inadatti all'acqua già per come sono concepiti, non basta certo un cinturino o una lunetta in gomma per farne un orologio impermeabile.