Indubbiamente un Maestro nella sua arte. Ebbi modo di tenere in mano l'El Primero Squelette, il n. 19 se non ricordo male.
Il rotore era da svenimento, la totale inusabilità dell'oggetto per via della assenza di tutte le scale graduate dei contatori fastidiosissima ed intollerabile. tuttavia e pur comprendendo che quello è un oggetto da avere "in più", se dovessi fare un ragionamento più generale direi che non prenderei in considerazione il possedere uno squelette per i seguenti motivi:
- come detto, anche per me, dopo un iniziale effetto wow, diventano "pesanti" da vedere
- come per le incisioni sui Sassoni, dopo anni passati a sbavare su paginoni di cataloghi con calibri formato cerchi di automobile, dal vero ed a dimensioni reali, o li guardi sempre con un lentino o quelle incisioni ad occhio nudo sembrano poco più che graffi. Fu una vera delusione.
- di certo gli scheletratori sono maestri nelle incisioni e nelle decorazioni... Ma di meccanica strutturale quanto ne capiscono? Oltretutto lavorando a mano e quindi facendo lavori eterogenei.
Per la realizzazione del calibro Open, al fine di togliete tutto il materiale possibile nella zona scappamento, Zenith ha dovuto riprogettare e ricalcolare tutta la platina ed i ponti, compensando l'asportazione di materiale sul piano orizzontale con l'aumento di spessore su quello verticale.
Chi mi garantisce che un calibro scheletrato a mano, nel tempo non vada incontro a rotture, cricche, ecc a causa di un eccesso di asportazione?