Guardalo bene,oltre agli indici non centrati il quadrante e' completamente fuori centro.
quando si riesce a scrivere 20 pagine sul quadrante del nautilus difficilmente ci si accontenta di una pur buona ristampa
fortunatamente al mondo ci sono tantissime persone ,me compreso, assai meno intransigenti che sanno godere anche di orologi come questo,e che forse vivono con meno stress questa passione
Non ho ben capito neanch'io il senso del paragone con l'esame dei quadranti del Nautilus e del Royal Oak.
In quel caso, l'esame meticoloso (maniacale?
) non è mirato a giudicare la "qualità" di eventuali ristampe, ma semplicemente a individuare se si è in presenza di un quadrante originario oppure di uno di fornitura/ristampato.
Ed è un'analisi importantissima, anche se la qualità della ristampa fosse eccellente (o addirittura se fossimo in presenza di un quadrante di fornitura, la cui qualità è scontata): infatti l'originarietà incide sul valore di esemplari valutati decine di migliaia di euro, tant'è che la presenza di componenti non originari spesso non viene dichiarata…
Il caso del Longines del topic, invece, è del tutto diverso.
L'
opener non lo vuole vendere e ha dichiarato con molta schiettezza che si tratta di quadrante ristampato.
Chiedeva un giudizio sulla qualità della ristampa, che è stata giudicata nell'insieme accurata e godibile.
Accurata non significa priva di imperfezioni.
Alcune le ha segnalate l'
opener stesso. Io aggiungerei, ad esempio, i contorni incerti delle aree verniciate in grigio: il bordo della finestrella e quello della secondina; o alcune lineette dei secondi e delle frazioni di secondo, piuttosto tremolanti.
Altre ancora emergono se si confronta il quadrante con uno originale.
Ma rilevare le imperfezioni è un esercizio tecnico, un "allenamento" a riconoscere un quadrante ristampato.
Non intacca, almeno in questo caso, un giudizio complessivamente positivo sulla qualità della ristampa e sulla meritoria iniziativa di Tessabreton di recuperare un bel pezzo
vintage.