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L'inventario domestico

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L'inventario domestico
« il: Novembre 07, 2019, 18:27:51 pm »
Una pagina da un testo per allievi Carabinieri, a cavallo tra le due guerre. Ci sarebbero da fare molte considerazioni su come veniva inteso lo studio all’epoca, ma tra le varie cose che mi hanno stupito c’è questa pagina (e altre simili)

Tra le cose peculiari della casa, almeno quanto il letto o il tavolo per mangiare, c’è l’orologio a pendolo. Oggi siamo quattro matti che corrono dietro agli orologi meccanici per passare il tempo, ma all’epoca l’orologio in casa era essenziale (non ho trovato riferimenti a quelli da polso, nemmeno nell’equipaggiamento d’ordinanza). E mi ha stupito il suo costo, se lo rapportate alle altre cose indicate.
Non so quanto ci sia da discutere, ma mi sembra un interessante spaccato legato agli orologi.
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fansie

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Re:L'inventario domestico
« Risposta #1 il: Novembre 07, 2019, 21:34:07 pm »
Grazie molto interessante. Costava quanto il letto.
Federico

SoloMeccanico

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Re:L'inventario domestico
« Risposta #2 il: Novembre 08, 2019, 08:52:28 am »

Oggi siamo quattro matti che corrono dietro agli orologi meccanici per passare il tempo...
;D ;D

Patrizio

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Re:L'inventario domestico
« Risposta #3 il: Novembre 08, 2019, 14:35:23 pm »
la contabilità domestica è un tema interessante ma che prescinde spesso dagli orologi.
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ALAN FORD

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Re:L'inventario domestico
« Risposta #4 il: Novembre 08, 2019, 15:55:06 pm »
Ma la "noce greggia" cos'è?

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Re:L'inventario domestico
« Risposta #5 il: Novembre 08, 2019, 18:50:01 pm »
Ma la "noce greggia" cos'è?

Secondo me si intende un tavolo in noce non verniciato (grezza), visto che per altro mobilio indica specificamente la verniciatura.
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Istaro

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Re:L'inventario domestico
« Risposta #6 il: Novembre 09, 2019, 00:11:40 am »
Bel tuffo nel passato, ricco di spunti di riflessione.

Notare le "4 seggiole imbottite, già alquanto logore;D (chissà perché le condizioni di usura sono evidenziate solo per questo elemento d'arredo…).

E poi "12 paia di lenzuola e 20 federe" per la sola camera da letto!
Non c'è che dire: la pulizia e il "profumo di bucato" erano tenuti nella massima considerazione. In una casa che non era certo quella di una famiglia nobile e in un'epoca in cui non c'era ancora la lavatrice...

Senza contare le 30 camicie da uomo in lino… un mito!  :D

Peccato che l'esempio di inventario in questione non prosegua con capi e accessori di abbigliamento: sarebbe stato interessante vedere tipologia e costo dell'orologio da tasca (o già anche di quello da polso?) del capofamiglia immaginato dall'autore del testo.
« Ultima modifica: Novembre 09, 2019, 08:29:21 am da Istaro »
"Non esistono venti favorevoli per il marinaio che non sa dove andare" (Seneca)

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Re:L'inventario domestico
« Risposta #7 il: Novembre 10, 2019, 15:33:18 pm »
Capi ne abbiamo, accessori la vedo un po' più ardua.
Qui tra i debiti si annotano 350 lire per un abito, che dalle altre note sapremo durerà anni e verrà riparato quando opportuno.

Da notare sotto che 12 visite dal medico costavano 60 lire, rapportate al resto sono pochi. Immagino siano paragonabili a 12 visite dal pediatra odierno.
Qui ci sono altri spunti sul costo *mensile* di abbigliamento per la famiglia.

Da notare che acquisti ma anche riparazioni erano la normalità, e la "luce" erano le candele.
Divertimenti sono poco meno del 10% del budget mensile (cita esplicitamente una famiglia d'operai), nonostante il periodo non troppo felice mi sembra che la cifra sia sorprendentemente alta.
Il salario su cui contare è quello degli uomini di casa, ordinati per anzianità: alla donna restano cifre limitate per "piccoli servizi".
Sempre dalle note spese i prezzi per alcuni beni di normale consumo.
Interessanti anche le considerazioni in testa a pagina 314, che nel "mondo a rate" di oggi suonano assolutamente aliene.
Qui altri costi di generi di normale consumo:

Pane e vino non mancano in nessun giorno.
A proposito di alcool, in altra parte si spiega come possa diventare un problema

Su questo tema ho anche dei manifesti sovietici che venivano affissi nei luoghi pubblici e nelle fabbriche.
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Bonimba

Re:L'inventario domestico
« Risposta #8 il: Novembre 21, 2019, 21:12:13 pm »
Però questi stavano bene direi. Entrate per 1140 lire/mese. Mi ricordo una canzone  fine anni 30 che diceva "se potessi avere mille lire al mese..."
Potevano risparmiare un po' sulle mance ed elemosine...
😀
« Ultima modifica: Novembre 21, 2019, 21:19:50 pm da Bonimba »

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Re:L'inventario domestico
« Risposta #9 il: Novembre 21, 2019, 21:19:51 pm »
Però questi stavano bene direi. Entrate per 1140 lire/mese. Mi ricordo una canzone  fine anni 30 che diceva "se potessi avere mille lire al mese..."
😀

1270 euro secondo le tabelle Istat.
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Bonimba

Re:L'inventario domestico
« Risposta #10 il: Novembre 21, 2019, 21:43:35 pm »
1270 euro secondo le tabelle Istat.
Quindi?
Mi fanno impazzire queste attualizzazioni quasi secolari.
Cmq si voleva scherzare un po'. Si vede che gli autori di questa canzone ambientata fine anni 30  avevano una percezione  distorta del costo della vita.
Sempre scherzando un po' eh



Istaro

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Re:L'inventario domestico
« Risposta #11 il: Novembre 21, 2019, 22:04:43 pm »
Il tenore di vita che poteva permettersi quella famiglia era un po' più alto di una famiglia che oggi guadagna 1.270 euro al mese, tenendo conto che allora alcune spese, oggi abbastanza comuni anche nei ceti non benestanti, non erano contemplate (viaggi, cene fuori, tecnologia).

Si trattava in ogni caso di una famiglia piccolo borghese, perché piccolo borghese era il sogno delle "mille lire al mese" ("un modesto impiego, io non ho pretese (…) una casettina in periferia"), in una società che mediamente era molto più povera di quella attuale.
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Bonimba

Re:L'inventario domestico
« Risposta #12 il: Novembre 21, 2019, 22:18:32 pm »
Direi molto ma molto  più alto. In fin dei conti era una famiglia che poteva permettersi 90 lire su 1140 di divertimenti
e 180 lire  tra vestiario e scarpe incluse riparazioni
  :)
« Ultima modifica: Novembre 21, 2019, 22:23:48 pm da Bonimba »

Istaro

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Re:L'inventario domestico
« Risposta #13 il: Novembre 21, 2019, 23:10:16 pm »
Direi molto ma molto  più alto. In fin dei conti era una famiglia che poteva permettersi 90 lire su 1140 di divertimenti
e 180 lire  tra vestiario e scarpe incluse riparazioni
  :)

Era diversa la struttura della spesa: ci si poteva permettere di spendere di più per le voci che indichi, perché erano assenti la voce automobili (ammortamento acquisto, carburante, bollo, assicurazione, riparazioni…), quella elettrodomestici (e relativa corrente elettrica), quella viaggi e quella... delle tasse!  :D (Che incidevano per poche lire)
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Bonimba

Re:L'inventario domestico
« Risposta #14 il: Novembre 22, 2019, 00:02:13 am »

Era diversa la struttura della spesa: ci si poteva permettere di spendere di più per le voci che indichi, perché erano assenti la voce automobili (ammortamento acquisto, carburante, bollo, assicurazione, riparazioni…), quella elettrodomestici (e relativa corrente elettrica), quella viaggi e quella... delle tasse!  :D (Che incidevano per poche lire)
Una famiglia di 3 persone con un reddito di 1270 euro/mese è al di sotto della soglia di povertà. Altro che permettersi circa un quarto delle entrate per vestiti e divertimenti. Già tanto tirare la fine del mese. 1140 lire/mese fine anni 30 non hanno niente a che vedere con 1270 euro/mese di oggi (reddito che tra l'altro verrebbe da due persone che lavorano e una moglie che si arrangia) . Checché ne dica l'ISTAT. Per me era una  famiglia che stava bene. Piccolo /medio borghese appunto.
 :)