Grazie Alfredo.
Trovo del controsenso nel marketing di tag, dovuto al fatto che se tu mi vendi un turbillon a poco più di 10k, io sicuramente non mi aspetto un cronografo piazzato a oltre 6k.
Detto questo il cronografo è bellino, pur non avendo un’estetica molto particolare. Diciamolo pure, è la solita linea che accomuna cronografi sportivi da 50 anni a questa parte.
Sul discorso manifattura, ormai ho ampiamente espresso il mio punto di vista. Tutti i concetti che ho espresso vengono ancora una volta rafforzati quando si parla di grandi gruppi del lusso. È assolutamente impensabile, che abbiano stabilimenti divisi, con personale specifico per ogni marca.
La stessa Bulgari Parla di quattro stabilimenti sulla propria pagina ufficiale, uno che fa movimenti, uno che fa casse, uno che fa quadranti, eccetera.
https://www.lvmh.it/notizie-documenti/notizie/bulgari-una-manifattura-orologiera-di-lusso-allinsegna-della-precisione/#:~:text=La+manifattura+Bulgari,+suddivisa+in,orologi+sono+prodotti+in+manifattura.
Se gli stabilimenti sono quelli e i dipendenti che lavorano per Zenith, lavorano per Bulgari, per Hublot, per Tag, per Vuitton (fa anche orologi) se Tag avesse incassato un El Primero, sarebbe stata manifattura lo stesso. Così come quando un Omega incassa Eta, eccetera.
Tra noi appassionati, raccontarci che ci sia uno stabilimento per i quadranti di bulgari, uno stabilimento per i quadranti di tag, ognuno con 100 dipendenti e situati in luoghi diversi che non comunicano con gli altri stabilimenti, uno stabilimento per i movimenti di Zenith separato da quello per i movimenti di Tag, con altri dipendenti e così via… Per un discorso di contenimento dei costi e di know e di know how a disposizione, è assolutamente impensabile.
E dimostrerò con questa foto, che ho ragione. Ripetizione minuti di bulgari, dichiarata di manifattura e ripetizione Roth. Quando uno know how entra a disposizione di un marchio del lusso, poi viene utilizzato sempre, anche dalle altre marche e sempre (e sottolineo sempre) si parla di manifattura.